L’idea del Bersò nasce a Santa Maria di Licodia, un piccolo paese alle pendici dell’Etna. Lì si trova una struttura storica, l’Hotel Paradise, e al suo interno un giovane Dario Scrivano, figlio del proprietario, si occupava della cucina dell’hotel e della banchettistica. Dario, tuttavia, aveva un’idea che gli frullava in mente da tempo: quella di realizzare un ristorante più informale.
Spesso, infatti, invitava gli amici a provare i suoi Hamburger totalmente artigianali.
La passione che metteva nella lavorazione delle carni e nella realizzazione del pane, con ricette sempre più perfezionate, insieme alle combinazione spesso insolite degli ingredienti, non poteva passare inosservata.
Sempre più persone che assaporavano i suoi Burgers ne restavano estasiate, tanto da consigliare di vendere il prodotto al grande pubblico. Così, insieme alla sua compagna Manuela, l’idea inizia a prendere vita e iniziano a progettare un bistrot all’interno dell’hotel dove poter servire Carni e soprattutto questi ormai famosi Burgers artigianali.
Fondamentale in questa fase è stato il contributo prezioso dell’architetto Ramona Lavenia che riesce a unire le idee e ad inserirle in un contesto totalmente differente, dando vita ad un locale innovativo. Nato inizialmente come ristorante puramente estivo (Bersò infatti sta ad indicare il Gazebo in ferro battuto sotto il quale venivano posizionati i tavoli) il Bersò diventa in fretta un punto di riferimento per i giovani dei paesi limitrofi, diventando uno dei locali più famosi ed apprezzati dell’hinterland.
Lo spazio diventava sempre meno rispetto alla domanda in forte crescita.
Così Dario e Manuela decidono di aprire un secondo Bersò, a Nicolosi, paese con grande vocazione turistica e ristorativa, in una grande location esclusiva progettata anch’essa dall’architetto Ramona Lavenia e dedicata totalmente a questo format che sta riscuotendo un nuovo grande successo.
Foto di Bruno Spagnolo
