Bellini di Catania e Teatro dell’Opera di Tblisi, insieme per regalare emozioni
La festa della musica, dal 1982, grazie alla lodevole iniziativa del critico musicale francese Murice Fleuret, regala grandi emozioni in centinaia di nazioni.
Il consolidato gemellaggio tra il Teatro Massimo Bellini di Catania e il Teatro Georgiano dell’Opera e del Balletto di Tblisi, ha mostrato i suoi frutti. Un pubblico internazionale ha affollato i palchi del prestigioso teatro catanese per godere della Prima assoluta del melodramma Daisi, capolavoro di Zakaria Paliashvili.
Daisi, in lingua italiana tramonto o crepuscolo, è un melodramma romantico- patriottico in tre atti su libretto di Valerian Gunia, adattato in lingua italiana da Sirio Scacchetti, l’opera, da cui è stato preso spunto anche l’inno nazionale della Georgia, è stata scritta a partire dal 1920 dal compositore georgiano, il quale dedicò il suo capolavoro al figlio Irakly morto prematuramente.
Il gemellaggio tra il Teatro Massimo Bellini di Catania e il Teatro Georgiano dell’Opera e del Balletto di Tblisi, ha regalato uno spettacolo che rimarrà nel cuore degli spettatori e sarà il fiore all’occhello del Teatro catanese.
Molto apprezzati sono stati i sottotitoli che si leggevano sul dispay, i quali hanno fatto meglio comprendere un dramma all’insegna dell’amore e della gelosia.
Ottima la regia di Gocha Kapanadze e la direzione dell’Orchestra di Zaza Azmaiparashvili e del Maestro del Coro Luigi Petrozziello.
Molto apprezzate sono state le interpretazioni dei Tenori Matteo Falcier e Roberto Cresca nei panni rispettivamente di Malkhaz, la guardia, e di Tito, Il giovane contadino. Bravissimi anche il Baritono Domenico Balzani nei panni di Kiazo, il centurione, il Basso George Andguladze, interprete di Tsangala, anziano del villaggio, del Mezzosoprano Anastasia Boldyreva e del Soprano Eva Corbetta che hanno interpretato rispettivamente Nano, la contadina amica di Maro, e Maro, la bella contadina promessa in sposa a Kiazo per volontà dei genitori.
Una nota di merito va allo scenografo Georgi AleKsi-Meskhishvili, ma anche a David Matchavariani che ha curato le proiezioni e il light designer e a Arcangelo Mazza, Direttore degli allestimenti scenici.
Anche il Foyer del Teatro è stato apprezzato dagli spettatori provenienti da diverse Nazioni i quali non hanno perso l’occasione per immortalare dei suggestivi momenti con delle fotografie, spesso scegliendo come sfondo la statua del compositore catanese Vincenzo Bellini.