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Arte e Passione: Nicola Pucci, l’Artista che abbraccia il mondo

Nicola Pucci, talentuoso artista nato a Palermo il 28 maggio 1966, ha tracciato un percorso artistico straordinario che abbraccia il mondo della pittura e dell’illustrazione pubblicitaria. Dopo aver ottenuto la maturità classica, il suo viaggio artistico lo ha portato a Roma, dove ha intrapreso un corso quadriennale di illustrazione pubblicitaria presso l’Istituto Europeo del Design (IED). Le prime pennellate della sua carriera lo hanno visto a Vipiteno, dove ha contribuito a creare copertine iconiche per i celebri quaderni Pigna. Tuttavia, il richiamo della pittura si è rivelato irresistibile per Pucci che, tornato nella capitale, si è dedicato a tempo pieno a mettere a frutto il suo talento. In questo cruciale periodo della sua formazione artistica, ha trovato ispirazione e incoraggiamento nello studio del maestro Bruno Caruso, che ha persino scritto un elogio in vista della sua prima mostra, tenutasi a Palermo nel 1994. Da quel momento in avanti, l’arte di Nicola Pucci ha attraversato confini nazionali ed è stata ammirata in Italia, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Corea del Sud. Le sue opere hanno attirato l’attenzione di illustri figure del mondo artistico, tra cui Larry Gagosian e Carlo Bilotti, rinomato collezionista d’arte, che hanno fatto tesoro delle sue creazioni. Le mostre personali di Pucci hanno illuminato prestigiosi musei, tra cui il Museo Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto, il Museo Carlo Bilotti nell’Aranciera di Villa Borghese a Roma e la Fondazione Mudima a Milano. Le opere di Pucci sono diventate parte integrante di importanti collezioni permanenti, sia pubbliche che private, in Italia e all’estero, trovando dimora in istituzioni come il Museo Carlo Bilotti a Roma, la Collezione Fendi, la raccolta di Larry Gagosian, il MAC a Gibellina, la Fondazione Sgarbi Cavallini a Ferrara e la Fondazione Donà dalle Rose a Venezia. Oltre alla sua straordinaria produzione artistica, Nicola Pucci ha contribuito all’universo editoriale realizzando affascinanti copertine per rinomate case editrici, tra cui Sellerio. Attualmente, l’arte di Nicola Pucci continua a brillare in tutto il mondo, con rappresentanze presso la prestigiosa Galleria Ca’ d’Oro a New York, la Duson Gallery a Seoul e, in Italia, presso la Von Buren Gallery a Roma e la MLC a Palermo. Incontriamo Nicola per scoprire qualcosa in più sulla carriera e i suoi progetti

Ciao Nicola, tu sei nato a Palermo, ma hai vissuto tanto tempo fuori dalla Sicilia. Quanta sicilianità ti porti dietro, sia nel tuo modo di essere, ma soprattutto nella tua arte?

Ciao Davide, innanzitutto grazie per la tua domanda. Penso che la mia terra di origine, la Sicilia, e in particolare la città di Palermo, abbiano lasciato un’impronta indelebile su di me, sia nel mio modo di essere che nella mia arte. Questi luoghi sono straordinari per la loro ricca storia, la bellezza naturale e la geografia unica, e sono una continua fonte di ispirazione. Le contraddizioni e i contrasti che caratterizzano la Sicilia e Palermo in particolare, esprimono perfettamente il concetto di surrealtà, e ritengo che abbiano avuto un ruolo determinante nel plasmare la mia visione artistica.

La tua carriera artistica è stata segnata dalla transizione dall’illustrazione pubblicitaria alla pittura. Come ha influenzato questa variazione il tuo stile e la tua visione artistica nel corso degli anni?

Sì, la mia carriera ha visto una transizione tra illustrazione e pittura, influenzando il mio stile e la visione artistica con l’attenzione costante per la narrazione visiva. Ma la mia formazione di illustratore la porto sempre con me! Non riesco infatti a fare a meno di rappresentare qualcosa nel cui interno stia succedendo qualcosa…!

Il tuo maestro, Bruno Caruso, ha svolto un ruolo significativo nella tua formazione artistica. Vuoi condividere con noi un momento o un consiglio chiave che hai ricevuto da lui e che ha influenzato la tua carriera?

Bruno è stato un grandissimo Artista, e un caro amico. Il suggerimento più prezioso è stato il suo incoraggiamento a credere sempre in me stesso. Questo prezioso consiglio ha avuto un impatto duraturo sulla mia carriera, spingendomi ad affidarmi alle mie capacità e a perseguire con passione il mio percorso artistico.

Le tue opere hanno viaggiato in molte nazioni, ottenendo riconoscimenti in Italia, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Corea del Sud. Come hai gestito l’adattamento della tua arte a contesti culturali così diversi e quale impatto ha avuto tutto ciò sulla tua creatività?

Sì, ho partecipato a diverse mostre all’estero, e la prima impressione che mi colpisce è quanto l’arte venga vissuta in modo più intenso fuori dall’Italia. Direi che in alcuni paesi diventa quasi un bisogno primario. Provare questa connessione con persone provenienti da ogni parte del mondo mi riempie di gioia. Mi sento parte di una natura unica!

Le tue opere sono state acquisite da note istituzioni come il museo Carlo Bilotti, entrate nella raccolta Larry Gagosian, nella collezione Fendi, ecc. Qual è il messaggio o l’emozione che speri di comunicare attraverso la tua arte e che pensi abbia risuonato particolarmente nelle corde di dei collezionisti?

Non rifletto mai sul messaggio che desidero trasmettere attraverso la mia pittura, né mi chiedo se effettivamente debba veicolare un messaggio… Per me, dipingere rappresenta l’ingresso in un flusso di razionalità ed emotività spirituale, in cui spero che quest’ultima prevalga costantemente. Diversamente dai tempi iniziali della mia carriera, oggi mi pongo meno interrogativi e spesso trovo le risposte in coloro che osservano e collezionano le mie opere.

Attualmente sei rappresentato da gallerie d’arte in tutto il mondo, tra cui la Galleria Ca’ d’Oro a New York e la Duson Gallery a Seoul. In quale modo questa presenza globale ha influenzato la tua produzione artistica e la tua prospettiva come artista?

Collaborare con gallerie in diverse parti del mondo mi ha offerto l’opportunità di approfondire la mia conoscenza di questi luoghi, delle loro persone e della loro bellezza naturale. Questa esperienza rappresenta per me una fonte inesauribile di arricchimento e motivazione per continuare a progredire.

Vorresti condividere con noi un progetto o un’opera recente su cui stai lavorando e che ti entusiasma particolarmente? Cosa ti ispira maggiormente in questo momento della tua carriera?

L’opera a cui sono emotivamente più legato è spesso quella su cui sto lavorando, ovvero l’ultima. Attualmente mi sto appassionando al rame, utilizzandolo come supporto su cui dipingere. Mi affascina la sua capacità di riflettere la luce in modo soffuso e caldo, creando una superficie che suggerisce maggiore intimità. Sto sperimentando questo materiale e spero che mi porti a ottenere dei bei risultati. Per il resto, non riesco a fare a meno di includere gli animali che amo e di catturare il movimento e l’energia della pittura stessa. Ricreare una realtà con nuovi codici in cui tutto può accadere è il motivo principale per cui dipingo.

Grazie per averci dato l’opportunità di condividere la tua straordinaria storia e visione artistica. A presto e  Ad Maiora Semper!

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