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Arriva un nuovo look per il Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania

Avviati i lavori nella storica sede di Palazzo Paternò Auteri, in via Etnea, in attesa dei fondi ministeriali. Lo ha annunciato Carmelo Galati, presidente dell’Istituzione musicale, dopo una lunga serie di riunioni per definire i passaggi che condurranno alla rinascita del Palazzo, eretto sul finire del XVIII secolo e che è uno dei più belli della città, con elementi in stile eclettico e neogotico.

«Abbiamo avviato una procedura lunga ma improcrastinabile: attingendo a fondi messi a disposizione dal Ministero per circa dieci milioni di euro, e con un intervento del Conservatorio con fondi propri per altri due milioni e mezzo, contiamo di realizzare la rifunzionalizzazione della nostra sede, ospitata nello storico Palazzo Paternò Auteri di via Etnea.»

Lo ha annunciato Carmelo Galati, presidente del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, dopo una lunga serie di riunioni per definire i passaggi che condurranno alla rinascita del Palazzo, uno dei più belli di Catania, con elementi in stile eclettico e neogotico. L’edificio venne eretto sul finire del XVIII secolo per volontà di uno dei produttori di seta più influenti del periodo, il commerciante Michele Auteri. Dal 1826 Palazzo Auteri ospita la più grande e importante seteria d’Italia e appartenne alla famiglia fino al 1841. Ristrutturato nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Carmelo Sciuto Patti, venne definitivamente abbandonato durante la Seconda Guerra mondiale dopo i bombardamenti. Divenuto sede del Collegio delle Suore del Sacro Cuore, venne rilevato nel 1984 dall’Amministrazione comunale di Catania, che l’anno successivo lo destinò a uso esclusivo del Liceo musicale ai fini della trasformazione in Conservatorio statale.

Il Palazzo Paternò Auteri, oggi sede del Conservatorio “Vincenzo Bellini”, è ormai uno dei palazzi storici più visitati di Catania, come avvenuto nel corso delle Giornate FAI di primavera del 2023: moltissime persone sono accorse ad ammirarlo, ammirandolo nel corso delle visite guidate.

Per questa ragione, la governance presieduta da Carmelo Galati ha deciso di avviare le procedure per la riqualificazione della sede. «Grazie al supporto dell’Università di Catania – ha spiegato Galati – abbiamo provveduto a presentare un progetto che consentirà di dare nuova dignità a un edificio che rappresenta un’eccellenza della nostra città. E che, al suo interno, conserva quella perla preziosa che è l’auditorium: uno scrigno meraviglioso.»

Va sottolineato come alcuni dei lavori finanziati con i fondi del Conservatorio siano già stati realizzati, per esempio quelli per l’adeguamento antincendio e quelli che hanno portato, nel dicembre dello scorso anno, alla riapertura dell’ingresso monumentale di via Etnea.

Il presidente Galati ha aggiunto che il Conservatorio ha avuto inoltre «la possibilità di attingere a un ulteriore finanziamento, da parte del Comune, nell’ambito del Patto per Catania, che ci consentirà di adeguare, con una spesa di un milione e mezzo di euro, gli infissi esterni dell’edificio.» Grazie ai fondi del Ministero, inoltre, sarà possibile valorizzare il grande giardino interno del Palazzo Paternò Auteri, che ospita numerosi esemplari monumentali di Ficus magnolioides.

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