L'Opinione

Appunti per un cristianesimo alternativo

Tutti discutono di problemi religiosi e spirituali. Spesso le discussioni sono molto accese. Il risultato più evidente è uno solo: alcuni hanno una fede tiepida, altri conoscono molto male i dogmi del gruppo religioso di cui fanno parte, altri credono a modo proprio. È quasi certo che tutti questi individui prima o poi esprimeranno delle posizioni di eretici condannati o di gruppi minoritari.

Niente di strano. In fondo, la Bibbia, i testi dei Padri della Chiesa, le tradizioni delle varie Chiese e denominazioni cristiane sono molto variegate ed in contrasto tra loro. Con molto sarcasmo, si potrebbe dire che ogni organizzazione religiosa promuove il proprio brand e cerca di accaparrarsi fedeli e soldi.

In questa sede, con un esperimento mentale, immagineremo i capisaldi di un cristianesimo alternativo, progressista e post-moderno.

Il punto di partenza di una denominazione religiosa è il Canone delle Scritture. Si potrebbe argomentare che il nuovo cristianesimo non debba tenere in conto né l’Antico Testamento né le lettere dei Primi Apostoli (San Paolo, Giacomo, ecc.) né l’Apocalisse perché il vero insegnamento di Cristo si trova solo nei quattro Vangeli (Matteo, Luca, Marco, Giovanni), negli Atti degli Apostoli e in qualche vangelo apocrifo. Si potrebbe rifiutare l’antico Testamento in quanto espressione di una religione violenta e fanatica a causa delle numerose pagine in cui Dio è presentato quasi come un guerriero dalla giustizia vendicatrice. Posizioni simili sono state espresse da Marcione (II secolo).

Fatto questo, vanno enucleati altri capisaldi della dottrina. Uno potrebbe essere l’assoluta inconoscibilità di Dio che non può essere racchiuso in alcuna formula umana né rappresentato in forma umana o animale.

Sul piano cristologico, Gesù sarebbe solo un uomo molto pio che è stato adottato da Dio con il suo battesimo nel Giordano a cui il Logos ha dato una particolare impronta (cristologia bassa e adozionismo). In tal modo, si può procedere al rifiuto di tutta l’impalcatura dogmatica fondata sulla metafisica platonica dei primi Padri della Chiesa e delle decisioni di molti Concili (Nicea, Efeso, Serdica, ecc.).

Sulla delicata questione della teologia delle religioni,Gesù Cristo sarebbe solo una delle manifestazioni del Divino e più precisamente, la manifestazione di Dio per i popoli europei ed occidentali.

Vietando qualsiasi rappresentazione in forma umana e/o animale del divino, si può procedere oltre all’iconoclastia (divieto di uso delle immagini sacre) anche alla forte condanna delle feste patronali e dei fuochi d’artificio che sono tipiche del cattolicesimo.

In merito all’ecclesiologia, si potrebbe argomentare che Gesù Cristo fu condannato a morte dai sacerdoti ebrei che erano una casta chiusa, profondamente falsa e corrotta. In questa prospettiva, Gesù sarebbe il prototipo di vittima di tutte le chiese legate al potere dello stato e dei monarchi. A rigor di logica, la Chiesa di Gesù non avrebbe una struttura monarchica o gerarchica, ma sarebbe gestita dal popolo di Dio attraverso concilii e dal basso (conciliarismo assoluto). In questa chiesa, il suo capo non è il papa infallibile di Roma, ma un individuo sottoposto all’autorità del concilio composto dai rappresentanti delle varie chiese territoriali. Queste ultime dovrebbero essere organizzate su basi collettivistiche con l’abolizione del denaro e della proprietà privata dei beni.

Inoltre, sarebbe possibile sostenere che Gesù non voleva né sacramenti, né messe, né ritualità esteriori (come processioni, via crucis, ecc.), ma solo la pratica della solidarietà, del perdono e della misericordia.

In merito alla dottrina della salvezza, si potrebbe proclamare la naturale bontà dell’essere umano riprendendo Rousseau e un grande valore al libero arbitrio nella ricerca della salvezza: Dio è buono e vuole salvare tutti. La sua azione in tal senso continua anche dopo la morte e resurrezione di Cristo e si concluderà alla fine dei tempi con l’apokathastasis, ossia con la conversione di Giuda, dei demoni e dello stesso Satana (tesi sviluppata da Origene di Alessandria e da molti teologi protestanti). Il Bene è eterno, mentre il Male è contingente. L’azione redentrice di Dio con il tempo cancellerà il Male dal Mondo in modo molto radicale.

Questa ipotetica denominazione cristiana sarebbe ispirata ad un forte pacifismo e all’assoluto rifiuto del militarismo e delle guerre. Per certi versi Gesù Cristo sarebbe un profeta della non-violenza, l’autentico ispiratore di M. K. Gandhi. Applicherebbe una preferenza verso i poveri e gli oppressi dando una maggiore risalto all’ortoprassi (l’aiuto, la solidarietà, la tolleranza, il dialogo) che all’ortodossia (proclamazione di dogmi assoluti, sottomissione all’autorità ecclesiastica, imposizione della conversione).

È possibile istituire una chiesa con queste caratteristiche? Una tale ipotetica chiesa cristiana sarebbe molto attraente e riscuoterebbe molto successo tra i fedeli post-moderni e profondamente influenzati da internet e dalle nuove tecnologie.

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