Amanda Pascalis e la musica popolare siciliana negli USA
Tradurre e fare conoscere alle nuove generazioni la vita e la produzione artistica di Rosa Balistreri, è il progetto di fruizione e riscoperta della musica popolare siciliana, proposto dalla studentessa statunitense Amanda Pascalis, una cantautrice nata a New York e cresciuta a Houston.
Figlia di due immigrati, uno di cui è stato espulso dal suo Paese ed è approdato negli Stati Uniti come rifugiato. Oltre all’attività di ricerca Amanda scrive delle canzoni che raccontano la storia della sua famiglia di immigrati negli Stati Uniti e il percorso universale in cerca dell’identità nazionale e regionale. Le sue canzoni sono state presentate al Kennedy Center, al Kerrville Folk Festival e in varie parti del mondo (Italia, Romania, e Norvegia) dove ha cantato come solista e con il suo gruppo. Nel 2021, Amanda Pascali è stata eletta “migliore musicista dell’anno” dal giornale più importante del Texas (Houston Chronicle). Di recente ha inciso un nuovo cd intitolato “La Messaggera” Si esibisce con il marito trentenne Addison Freeman polistrumentista di formazione classica dal Texas centrale, che da adolescente, suonava il violino nei gruppi di musica country, e nei gruppi di balfolk Texano oltre alla viola nell’orchestra della sua scuola. Da vent’anni, suona anche il violoncello in giro per l’America con gruppi come The Riverside (folk), e Sweet Shine and Honey (country/bluegrass).
Ricercatrice indipendente dell’ateneo di Houston, la giovane venticinquenne ha ottenuto una borsa di studio Fullbright, un programma nato nel 1946 con l’obiettivo di finanziare borse di studio e di ricerca e favorire gli scambi culturali tra le diverse parti del mondo.
Approdata in Sicilia pochi giorni fa, si è recata a Licata, dove ha incontrato il professore Francesco Pira, Associato di Sociologia e Delegato del Rettore alla Comunicazione, che in passato, da giovane giornalista intervistò la cantastorie siciliana, e ora chiamato a guida nei luoghi della città che diede i natali alla cantante folk Rosa Balistreri con l’intento di comprenderne la personalità e la storia.
In Sicilia il canto popolare è l’archivio socioculturale di un popolo dominato, tra gli altri, da normanni, greci, arabi e spagnoli. Rosa Balistreri è nota non solo per aver recuperato testi di arcaica memoria, ma soprattutto per averli reinterpretati attualizzandoli al suo ambiente culturale. Per capire Rosa non è possibile tralasciare la sua biografia. I suoi canti non sono che grida di una donna nata in una terra bruciata dal sole che vuole scrollarsi di dosso miseria e dolore.
“Sto imparando ad amare la Sicilia la sua gente davvero accogliente. Ritrovo davvero quello che raccontava Rosa. È bello per me che sono americana poter svelare la grandezza di questa donna cantante”, afferma Amanda Pascali.
Un progetto di affiliazione firmato dall’Università di Messina, dal Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, accolta dal professor Mauro Geraci, Ordinario di Antropologia con la passione per la musica folk:To Sing and Recount, cioè Canta e Cunta in Siciliano, e Canta e Racconta in italiano, è il nome del progetto che vedrà tradotte in inglese testi importanti della musica siciliana , portando oltreoceano la figura di una donna, la quale ha raccontato l’ingiustizia sociali e le sfide personali che ha dovuto sostenere nella società chiusa e discriminatoria a cui apparteneva.
Temi universali e attuali che, nel progetto, diventano spunto di riflessione sulle problematiche inerenti l’immigrazione, il lavoro, le discriminazioni di genere, la povertà.