Alleanza dei Cuochi Slow Food, entra Giuseppe Oriti
Con quest’ultimo ingresso salgono a 44 i cuochi siciliani che fanno parte dell’Alleanza dei Cuochi Slow Food. Il progetto nato nel 2009 in Italia oggi è attivo in oltre 25 paesi. L’idea è quella di promuovere i prodotti e i cibi buoni, puliti e giusti del territorio, rispettare l’ambiente e salvare la biodiversità, attraverso un “patto” tra chi cucina i prodotti e chi li produce. Giuseppe Oriti fa il suo ingresso in Alleanza nella doppia veste di cuoco e produttore che alleva allo stato semibrado i suini neri dei Nebrodi, mettendo al primo posto il benessere animale.
«I cuochi dell’Alleanza – racconta Francesco Motta, Responsabile Regionale Alleanza Slow Food dei Cuochi– devono sposare pienamente la nostra filosofia e rispettare i 3 principi etici: utilizzare rigorosamente prodotti del territorio; valorizzare i piccoli produttori che lavorano in maniera sostenibile e nel rispetto dell’ambiente; evitare lo spreco e vietare l’utilizzo della plastica nella propria attività. Sono molto soddisfatto dell’ingresso di Giuseppe Oriti nell’Alleanza Cuochi perché Il Vecchio Carro sposa in pieno la filosofia Slow Food. Sono stato in agriturismo e ho potuto verificare che i nostri principi etici sono rispettati e Giuseppe Oriti sente in maniera molto forte questo riconoscimento».
«Sono molto orgoglioso di entrare a far parte dell’Alleanza – ha commentato Giuseppe Oriti – perché per noi è irrinunciabile l’utilizzo dei nostri prodotti, degli ortaggi che coltiviamo personalmente, dei salumi e delle carni dei nostri animali e di ingredienti locali e presidi Slow Food. La qualità di un agriturismo parte dalla sua proposta gastronomica e noi siamo certi di offrire ai nostri clienti la massima qualità e genuinità dei prodotti».
L’Agriturismo Il Vecchio Carro di Giuseppe Oritidunque entra a pieno titolo a far parte di questo progetto e tra le prime iniziative promosse non si può che citare “I Nebrodi per la pace”. Un evento di Street Food in collaborazione con Amerigo Salerno, fiduciario della condotta Slow Food Nebrodi, e l’amministrazione comunale orlandina, tenutosi a Capo d’Orlando il 9 e il 10 aprile. Per l’occasione lo chef Giuseppe Oriti ha accolto l’invito e la richiesta di aiuto dello chef Levgen Klopotenko, dell’Alleanza Slow Food Ucraina, che ha lanciato l’iniziativa “Make borscht not War” (una zuppa contro la guerra) con l’idea di raccogliere fondi per il popolo martoriato dalla guerra. E così per due giorni nella cittadina siciliana accanto ai panini con la porchetta di suino nero dei Nebrodi ha tenuto banco anche un piatto tipico ucraino, chiamato borscht (zuppa).
La risposta dei tanti foodlovers non si è fatta attendere, l’iniziativa è riuscita in pieno come ci racconta lo stesso Oriti: «Siamo molto soddisfatti per la riuscita dell’evento, tantissime persone hanno affollato la cittadina e gustato le nostre specialità di suino nero dei Nebrodi e la zuppa. La Comunità ucraina di Capo d’Orlando ci ha ringraziati e noi siamo orgogliosi di aver fatto qualcosa per loro».
Con questo nuovo ingresso la nostra Sicilia potrà raccontare tante altre storie di eccellenza buone, pulite e giuste ma soprattutto gustose.