Al Santurio di Santa Maria della Vena il Giubileo degli Uomini della Montagna

La giornata giubilare dedicata agli Uomini della Montagna si è tenuta presso la chiesa del santuario di s. Maria della Vena, spettacolare terrazza che dà su tutta la costa jonica. Dedicato a quegli uomini che hanno scelto, per missione, di fare i custodi della bellezza e della magnificenza della natura montana o di aiutare chi ne fruisce. L’evento ha inizio così: in un angolo della piazza pochi stand, uno per la distribuzione delle cartoline commemorative create proprio per ricordare l’evento, accanto lo stand delle Poste Italiane per l’annullo filatelico creato appositamente per questo evento. Un altro stand espone attrezzature che vengono usate per la lavorazione e la coltivazione dei terreni agricoli e boschivi.
La processione ha inizio dalla fonte dell’acqua. In corteo sfilano associazioni, le autorità politiche, militari e istituzionali: i Cavalieri di Malta; gli Araldi di Cristo; il Corpo Forestale; il Servizio per il Territorio di Catania Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca; i Comuni di Sant’Alfio, Mascali e Piedimonte; il Soccorso Alpino; il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza; il Soccorso Montano Etna; il Club Alpino Italiano; l’Associazione Nazionale Alpini; l’Associazione Italiana Guide Ambienti Escursionistici; l’Associazione Enal Caccia; la Fidapa; l’associazione Marrone di Castione.
Inizia la funzione religiosa ufficiata da Sua Eccellenza mons. Antonino Raspanti. All’interno della chiesa si crea un momento di grande spiritualità e sentita partecipazione. Il Vescovo spiega come esiste una terza strada tra il legalismo acido e la mancanza di leggi che diventa violenza: la mano che Dio ci porge dall’angolo in cui siamo ridotti. La Pasqua è rinnovamento, apertura al bene che è bellezza e vita. E agli uomini della montagna augura di trovare la bellezza, la pace e la speranza che vengono da Dio e che la Pasqua ci regala attraverso i sacramenti, soprattutto la Confessione e l’Eucarestia. Durante l’offertorio una bella simbologia delle offerte, con gli uomini delle varie realtà associative e istituzionali che donano attrezzi e materiali che richiamano quanto lega l’uomo alla madre natura e alla montagna. Splendida la musica del Coro “Capizzi” di Bronte, che aiuta i fedeli nella preghiera, visto che chi canta prega due volte. Don Carmelo legge un testo da lui composto in cui parafrasa il Cantico delle creature e Papa Francesco, lodando Dio per la nostra madre Etna, la nostra madre Maria, per il castagno che ci ha lasciato l’immagine della Madonna della Vena, per gli uomini della montagna, per san Gregorio Magno e santa Silvia, che hanno fondato questo luogo fonte di pace e di speranza. Si conclude la celebrazione con il canto dell’Ave Maria e la preghiera del Giubileo.
Terminata la processione eucaristica si va tutti in corteo nel vicino boschetto di santa Silvia dove alla presenza del vescovo vengono svelate ed inaugurate le 15 ceramiche artistiche, al suono della nuova campana inaugurata anch’essa per l’occasione. Dopo ci si sposta presso il viale di ingresso al santuario dove insistono dei polloni di castagno che saranno innestati con marze provenienti dai due monumenti arborei che sono il castagno dei Cento Cavalli e il castagno sant’Agata-La Nave. Dopo aver avuta l’autorizzazione al prelievo delle marze adesso si passa alla certificazione degli innesti. Gli innesti sono eseguiti: quelli del castagno sant’Agata-La Nave a Zufolo e quelli del castagno dei Cento Cavalli a Corona. Gli innesti simbolo di vita e di speranza, per trasmettere alle nuove generazioni la continuità della vita e della storia che ci lega alla natura. Gli innesti confezionati e spiegati con maestria dal maestro castanicultore Fulvio Viesi ci portano a quanto imparato da papa Francesco attraverso la Laudato Si’: a non perdere mai la via per la ricerca della pace con il castagno dei Cento Cavalli portatore di pace e a quella della speranza con il castagno sant’Agata alimento di speranza. La giornata si completa a tavola con un momento conviviale per quanti, dopo aver preso parte alla manifestazione, hanno deciso di restare. Don Carmelo la Rosa, rettore del Santuario saluta tutti con un simpatico sorteggio. Prossimo appuntamento con la Signora della Vena il 31 agosto quando si apriranno i festeggiamenti della Madonna della Montagna.