Cronaca

Acireale, Re Burlone chiude alla grande

Il martedì grasso, con il rogo del re burlone, ha chiuso ufficialmente i festeggiamenti carnevaleschi. Con un bilancio da record, 9 carri in concorso (3 in più dell’edizione precedente), migliaia di spettatori e iniziative di alto livello artistico culturale, il carnevale di Acireale  si conferma la manifestazione più attesa in Sicilia.

“I carri allegorici del 2024 sono un patrimonio per la Città e sono tutti bellissimi, in piazza abbiamo sentito chiaramente lo stupore e l’apprezzamento del pubblico durante le esibizioni. Abbiamo avuto nove carri in concorso, tre in più rispetto allo scorso anno, questo è segnale di crescita e di fiducia degli artigiani nel nostro progetto e li ringraziamo per il loro lavoro e le opere realizzate”, dichiara il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo.

A poche ore dalla conclusione si guarda al futuro della manifestazione con un nuovo progetto che coinvolge i giovani cultori acesi, ai quali è stato affidato un arduo compito: “Il prossimo anno vorremmo averne dieci, ci stiamo provando aiutando i giovani artisti, che devono crescere e devono inserirsi nel circuito. Abbiamo visto ragazzi talentuosi e appassionati protagonisti dei concorsi minori dei carri in miniatura e delle maschere isolate. La volontà dell’Amministrazione è avviare un percorso che coinvolga gli artisti emergenti e gli consenta di realizzare un carro per la prossima edizione. Anche se sarà un’opera fuori concorso, il carro della Città, vogliamo che questi giovanissimi entrino dentro i capannoni della Cittadella e realizzino la loro opera d’arte. Loro sono il futuro del nostro Carnevale”, annuncia il primo cittadino.

Grande la soddisfazione di Nando Ardita, nuovo presidente della Fondazione del Carnevale. Con un focus nel tempo presente, Ardita guarda al futuro e all’ imminente Festa dei fiori: “Non c’è dubbio che il Carnevale di Acireale sia stato un grande successo, sia per la qualità degli eventi che per la partecipazione del pubblico. Le sfilate dei carri allegorici hanno attirato migliaia di visitatori, che hanno potuto ammirare le opere d’arte splendide realizzate dai maestri cartapestai. La Fondazione ha registrato più di 9.500 ingressi ieri e più di 64 mila nel corso della manifestazione, nonostante il maltempo dell’ultimo fine settimana, – precisa il presidente-. Oltre alle sfilate, il Carnevale di Acireale ha offerto spettacoli musicali, cabaret e un finale rosso fuoco che ha illuminato il Palazzo di Città, rendendo la città un palcoscenico a cielo aperto. Il Carnevale di Acireale è una tradizione antica e prestigiosa, che ogni anno si rinnova con creatività e fantasia, regalando emozioni e divertimento a grandi e piccini. Adesso non ci fermiamo, ci dedichiamo alle nostre meravigliose opere infiorate e vi aspettiamo tutti per la grande Festa dei Fiori, che si terrà dal 26 al 28 aprile”.

“Io Capitano” dell’Associazione Culturale Ardizzone è il carro vincitore

Ma qual è l’opera vincitrice del più bel carnevale di Sicilia?  A vincere quest’ anno è uno dei temi sociali più scottanti: l’immigrazione. Il dramma dei popoli migranti è il tema di “Io Capitano” dell’Associazione Culturale Ardizzone, vincitore del Carnevale di Acireale edizione 2024: “L’immigrazione è un fenomeno sociale di portata estremamente rilevante e delicata in tutta le sue sfaccettature. Nel corso degli ultimi trent’anni la maggior parte delle Nazioni del mondo Occidentale hanno dovuto fare i conti con questo processo inesorabile. I problemi principali, ovviamente, sono quelli riguardanti la sistemazione di queste persone che sognano una vita migliore lontano dalla loro terra natia. Una risposta concreta a questo problema purtroppo non è stata data, ma appare chiaro come si cerchi di trovare un equilibrio tra questi processi (soprattutto economici) che sono stati messi in atto negli ultimi anni e che prevedono un mondo aperto, ma che ad oggi non sono riusciti a risolvere il problema potendo affermare con assoluta certezza. L’opera vuole rappresentare la speranza e le aspettative che ognuno di queste persone porta con sé nell’intraprendere il viaggio della loro vita. Nella parte anteriore del carro troviamo un ragazzo di colore con indosso un cappello da marinaio, egli come un vero capitano vuole assumersi la responsabilità delle proprie azioni mettendosi al comando della propria vita (timone), e talvolta anche di quella degli altri in circostanze ingestibili e avverse, scappando dalla guerra, dalla fame e dalla povertà, intraprendendo un viaggio attraverso Mediterraneo con barche di “carta” che simboleggiano l’andamento della vita umana che cerca di mantenersi a galla a ogni costo cercando di navigare verso porti sicuri, per raggiungere quel continente chiamato “Europa” rappresentato da delle Sirene, figure della mitologia greco-romana a cui si attribuisce un canto melodioso e incantatore che attiravano i naviganti dei mari, ma che purtroppo si rivela essere solo un’illusione. L’Europa, con il suo fascino ammaliatore e suadente, incanta queste persone attraverso i loro stessi sogni: chi vuole diventare un calciatore, chi una star della musica o semplicemente chi sogna un lavoro che possa restituirgli la dignità di essere umano. Tante volte questo viaggio non va a buon fine e questi sognatori trovano la morte ancor prima di attraversare il mare nei centri di detenzione in Libia e se riescono a superare questi ostacoli trovano purtroppo la morte in mare, ad un passo dal raggiungere i loro sogni che inevitabilmente si infrangono per sempre. Attraverso quest’opera l’Associazione Ardizzone vuole lanciare un messaggio di ottimismo e di non rassegnazione utilizzando la figura di “Thor”, Dio del tuono e della tempesta. Thor divinità Norrena, mitologia nordica, è la personificazione del fulmine, del tuono e della tempesta, ma simboleggia anche colui che ha il compito di proteggere l’Umanità, attraverso la sua arma, il martello, cerca di distruggere il problema che affligge tutti i migranti, rappresentato dalla figura del Drago marino. Ed infine troviamo l’ancora della speranza a simboleggiare finalmente un ancoraggio verso un porto sicuro per la realizzazione di una nuova vita, che si spera possa essere migliore di quella appena lasciata”, si legge nella scheda tecnica.

XXVIII Concorso Carri in Miniatura

 Il futuro del carnevale, passa attraverso il duro lavoro dei giovani cartapestai che hanno partecipato al concorso “Carri in miniatura”, allestito dalla Fondazione Carnevale di Acireale, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dei nuovi talenti nella lavorazione della cartapesta.  “Pura energia” di Santi Aurora e Floriana Privitera è l’opera vincitrice del XXVIII Concorso Carri in Miniatura: “Con questa realizzazione, affrontiamo la tematica delle energie naturali, green, ma soprattutto inesauribili, quali il sole, il vento, l’acqua… gli studi contemporanei, parlano di una terra troppo sfruttata nelle sue risorse, essa, appare stanca ed esausta, come un vecchio millenario che desidera soltanto il meritato riposo e il tempo di rigenerarsi, invece che subire un incessante accanimento per consumarla in modo insensato. La grande forza degli elementi naturali deve diventare sempre più la maggiore risorsa di “pura energia” e il mondo ne sente un disperato bisogno”.

Maschere isolate

Dal 2016, all’interno delle manifestazioni del Carnevale di Acireale, la Fondazione Carnevale di Acireale ha aperto le porte ad un ulteriore ed importante sfilata/concorso, che si aggiunge a quella dei carri in cartapesta e delle macchine infiorate, che ha come protagoniste le cosiddette maschere isolate. Il concorso, apprezzatissimo dalla città, è stato considerato sin dalla sua prima edizione l’anima motrice di tutte le rappresentazioni carnevalesche, in quanto ha dato voce e spazio ai giovanissimi talenti ancora in erba ma che grazie all’esperienza acquisita sul campo, rappresenteranno domani i protagonisti delle sfilate maggiori. Anche in questo caso i temi trattati sono tra i più vari: dalla satira politica a quelli riguardanti i fatti di cronaca maggiormente in rilievo. Già esempi concreti della crescita di questo concorso, hanno visto i 5 partecipanti al concorso delle maschere isolate del 2016 diventare 8 nel 2017 ed 11 nel 2018, ed i vincitori delle due scorse edizioni apprezzati ed invitati ad altre manifestazioni carnevalesche nella regione Siciliana o addirittura già protagonisti nel 2018 della sfilata dei carri in cartapesta della categoria B. La bravura e maestria dei giovani carristi è stata apprezzata ed incoraggiata da tutti ed in particolar modo dalla giuria delle precedenti edizioni del carnevale che ha visto concretizzarsi, in maniera lungimirante, in questi giovani artisti un tassello fondamentale per il grande futuro del carnevale di Acireale.

È dedicata a Frida Kahlo la maschera isolata vincitrice. ‘Viva la vida!” di Gianluca Drago: “Frida Kahlo, donna emancipata e rivoluzionaria che attraverso la pittura ha espresso l’essenza della sua vita. Un’anima talmente forte da riuscire a vivere superando le tragiche ostilità del fato. L’esistenza di Frida sembra essere una battaglia disperata contro la morte, ma è soprattutto la vita di una persona capace di trasformare il dolore in arte, le difficoltà in voglia di vivere. Otto giorni prima di morire, l’artista scrisse sul suo ultimo dipinto: “viva la vida”. Un estremo omaggio alla vita, la forza interiore di una donna che non si è mai arresa. L’artista ci insegna come il coraggio di confrontarsi con ciò che ci fa soffrire possa donarci nuove possibilità mai immaginate prima. Nella maschera isolata intitolata “viva la vida” Frida viene rappresentata come se prendesse vita da uno dei suoi autoritratti. Ovviamente viene riprodotta anche la sua passione per la natura e gli animali, presente in maniera prepotente nelle sue opere. Immancabili le accese tonalità messicane utilizzate dalla pittrice, che ha riempito la sua vita di colori ed è infatti così che ha trasformato il dolore in colore. Viva la vida è il suo lascito, l’ultimo messaggio per sé stessa e per chi ancora vive: la vita malgrado tutto merita di essere vissuta. E allora… viva la vida!”.

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