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Aba Catania, Tonel si racconta agli allievi

All’appassionata presentazione delle sue stesse opere da parte di Tonel è seguito una fitta serie di interventi e domande altrettanto carichi di emozione e curiosità da parte di allievi e docenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, istituzione che ha ospitato ieri l’incontro con l’artista cubano nell’aula magna della sede di via Franchetti.

Antonio Eligio Fernández, artista visivo, scrittore, critico d’arte e curatore, ha 63 anni, vive a Vancouver, in Canada, dove insegna disegno e pittura nella locale università, le sue opere fanno parte di alcune tra le più importanti collezioni internazionali e alcune sono attualmente in mostra nella Galleria Massimo Ligreggi di Catania nella personale dal titolo “Between the moon and a golf ball” a cura di Giacomo Zaza.

Dopo il saluto della prodirettore Ambra Stazzone, che ha sottolineato come Aba Catania “sia sempre pronta ad accogliere proposte culturali, nate in sinergia con realtà del settore, che abbiano una conseguente ricaduta sulla didattica e sul territorio”, hanno preso la parola Gianluca Lombardo e Marcella Barone, docenti del corso di Nuovi Linguaggi della Pittura che ha promosso l’incontro.

“Abbiamo voluto sottolineare – hanno spiegato i due docenti – l’importanza del partecipare direttamente all’opera di un artista anche ascoltando quel che racconta con la sua viva voce”. E hanno parlato del rapporto che sta nascendo tra l’Accademia e in particolare il corso di Nuovi Linguaggi e la Galleria Massimo Ligreggi.

“L’obiettivo – ha detto il gallerista – è sì quello di organizzare incontri con gli artisti che espongono in Galleria per consentire agli allievi un approccio diretto ai metodi di ricerca impiegati, strumenti essenziali alla costruzione di un percorso di apprendimento. Ma pensiamo anche, in prospettiva, a eventi espositivi con opere degli stessi studenti dell’Aba, per esempio con cadenza annuale”.

Poi è cominciata la videoproiezione di una selezione di opere incentrate sul corpo, sull’autoritratto, sulla geografia simbolica, sulla relazione uomo-collettività, sulla memoria.

E in particolare, come ha sottolineato Tonel – quel che diceva, in inglese, veniva tradotto simultaneamente, da Giuliana Arcidiacono, docente di Inglese per la comunicazione artistica dell’Aba -, sulla relazione conflittuale tra ideologia filosovietica e Occidente.

E anche, come ha sottolineato Gianluca Lombardo, “sulla storia politica e culturale di Cuba, sui miti e/o la conseguente smitizzazione che la storia ha compiuto sui personaggi più rappresentativi dell’ideologia politica cubana”.

Gli allievi – e anche diversi docenti dell’Aba – hanno seguito con interesse la proiezione di opere con numerosi elementi simbolico-lessicali, mappe geografiche di Cuba, statuette votive, cartoline turistiche, prodotti di massa. Che insieme ai ritratti, da Lenin a Gramsci, hanno illustrato, in maniera leggera e profonda al tempo stesso, la maniera in cui Tonel e l’intera Cuba hanno vissuto la lunga stagione della Guerra Fredda.

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