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A Spazio Bis dubbi e domande sull’intelligenza artificiale con “Anomalia”

L’intelligenza artificiale e i suoi dubbi con i tanti interrogativi può arrivare al punto di far confondere il confine tra umano e non umano? È quello che si chiedono i giovani protagonisti dell’acuta pièce “Anomalia” scritta e diretta da Matteo Castiglia con la supervisione artistica di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia per il cartellone “Giovani Sguardi”, dedicato alla nuova drammaturgia, della Compagnia Buio in Sala.
Sul palco di Spazio Bis, già sede dei corsi di formazione per le arti dello spettacolo curati dalla Compagnia, all’interno dei locali dell’Istituto Leonardo Da Vinci, Anastasia Cino, Federica Fischetti e Andrea Luvarà hanno messo in discussione in modo molto convincente la loro abilità di stare al mondo quando capiscono che dopo aver “educato” il robot in cui era impiantata l’I.A. al vivere civile non sanno cosa potrebbe accadere, fino al punto di essere sostituiti dalla stessa.
Tutto prende inizio dall’arrivo del giovane ingegnere Elio che porta a casa dalla moglie questa innovazione tecnologica suscitando non poche reazioni, non sempre piacevoli, all’interno della coppia.
La pièce, scelta dopo le selezioni di un bando interno della Compagnia per giovani under 35, dai risvolti in parte giocosi e divertenti, crea tra il numeroso pubblico generoso negli applausi, diversi spunti di riflessione come, ad esempio, se l’uomo potrà essere sostituito dalle stesse sue creature o se rimarrà nonostante lo scorrere dei tempi l’essere supremo.

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