A Lucia Rubino il Milan Polymer Days
Nuove soluzioni sostenibili al fine di evitare l’utilizzo di isocianati, sostanze tossiche e dannose per l’uomo. Soluzioni che la dott.ssa Lucia Rubino, ex alumni dell’Università di Catania, ha individuato con la tesi di dottorato dal titolo “Isocyanate-free polyurethanes from terpenes: ROP of five-membered cyclic carbamates and cyclic carbonates” che è stata premiata nei giorni scorsi nel corso della quarta edizione del Milan Polymer Days (MIPOL2020), l’evento dedicato all’innovazione nel campo della chimica dei polimeri e dei materiali.
La ricerca della dott.ssa Rubino – attualmente PhD student al Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano sotto la supervisione del prof. Maurizio Galimberti e della dott.ssa Vincenzina Barbera (ex alumni dell’ateneo di Catania, attualmente assistant professor del Politecnico di Milano) – è stata premiata tra le migliori tre nel campo dei polimeri.
Alla base della ricerca della dott.ssa Rubino – che ha conseguito la laurea specialistica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università di Catania nel 2017 con una tesi sperimentale in materia di Chimica Farmaceutica, sotto la supervisione del prof. Agostino Marrazzo – l’utilizzo dei poliuretani che rappresentano un’importante classe di polimeri, con una produzione annuale che ricopre il 5% in massa della produzione mondiale di polimeri.
Proprio la ricerca della dott.ssa Rubino risalta la sintesi di poliuretani green, ovvero come poter preparare poliuretani utilizzando sostanze di origine naturale, sperimentando e adattando nuove strategie di sintesi che non prevedono l’utilizzo di sostanze tossiche come gli isocianati. E in particolar modo il lavoro di ricerca presentato a Milano descrive due strategie alternative alla strada degli isocianati per la preparazione di poliuretani: polimerizzazione (Ring Opening Polymerization, ROP) di carbammati ciclici e carbonati ciclici derivati dal Limonene, sostanza di origine naturale abbondante nella buccia degli agrumi, soprattutto di limoni e arance.
«Il vantaggio di questi polimeri è la loro estesa versatilità: possono essere schiume flessibili, schiume rigide, elastomeri, termoplastici, materiali per isolamento, materiali biomedicali – spiega la dott.ssa Lucia Rubino -. Industrialmente i poliuretani vengono preparati tramite reazione chimica tra polioli e isocianati. Gli isocianati sono sostanze molto tossiche per la salute e per l’ambiente. In particolare gli isocianati più utilizzati a livello industriale sono stati classificati come MCR (mutageni, cancerogeni, reprotossici). Gli impieghi più comuni di queste sostanze risiedono nella produzione di tutte le tipologie di poliuretani, colle, vernici, pesticidi».
«La formazione all’Università di Catania e in particolare durante il periodo di tesi sperimentale con il prof. Agostino Marrazzo, rappresenta un’importante base che mi ha permesso di poter accedere al dottorato al Politecnico di Milano in collaborazione con Pirelli e di mettere in pratica e ampliare le mie conoscenze – aggiunge la dott.ssa Rubino -. Questo dottorato di ricerca e in particolar modo la possibilità di entrare nell’ambiente creativo e innovativo dell’“Innovative and Sustainable Materials group” mi ha dato la possibilità di vedere tante e varie applicazioni di uno stesso linguaggio che è la chimica. Sono molto contenta di aver partecipato al MIPOL2020 e aver vinto il Best Poster Award e di questo ringrazio i docenti Galimberti e Barbera per questo percorso di sperimentazione e innovazione nonché tutto il gruppo di ricerca ISMaterials».
La dott.ssa Rubino, nel 2018, dopo l’abilitazione alla professione di farmacista, ha vinto una borsa di studio triennale per un dottorato di ricerca dal titolo “Step-growth polymers for elastomer nanocomposites” al Politecnico di Milano, in collaborazione con Pirelli tyre spa entrando così a far parte del gruppo di ricerca “Innovative Sustainable Materials (ISMaterials)” del prof. Maurizio Galimberti, docente di chimica generale e di elastomeri del Politecnico di Milano, e della dott.ssa Vincenzina Barbera.