Gustibus Alimentari guarda al futuro
Gli obiettivi mirati all’innovazione, all’internazionalizzazione e al rapporto con il territorio premiano l’azienda Gustibus Alimentari, guardata con interesse da investitori come Banca Intesa, pronti a sostenere le imprese siciliane che vogliono continuare a crescere in Italia e all’Estero.
A volerne sapere di più sono stati i vertici di Banca Intesa, Stefano Barrese (Responsabile Banca dei Territori), Pierluigi Monceri (responsabile Direzione Regionale Lazio, Sicilia e Sardegna) e i regional manager Giuseppe Cicero, direttore Sicilia, e Antonino Mangano, Catania, venuti personalmente nei giorni scorsi ad effettuare un sopralluogo negli stabilimenti di Assoro, dove l’azienda è nata cinque anni fa.
Ad illustrare gli obiettivi a breve e medio termine che si prefigge l’azienda, che ha fatto della sostenibilità e della tipicità del prodotto un caposaldo nelle scelte aziendali sin dalla nascita e che proseguirà per tutto il 2021, è stato il presidente Francesco Pecorino. “Nonostante il difficilissimo momento di crisi sanitaria ed economica che la pandemia ha determinato – ha sottolineato – continuiamo a portare avanti strategie competitive che guardano tanto al know how quanto al legame dell’azienda con la Sicilia nel suo processo di valorizzazione delle materie prime locali, con un’ idea di export che punta a far conoscere le peculiarità della regione anche oltre i confini nazionali”.
Sono due i prossimi impegni sul fronte dell’innovazione assunti dall’azienda agroalimentare, le cui basi sono state gettate nell’anno appena concluso con l’ampliamento dello stabilimento che da 20 mila metri quadrati, 7 dei quali a superficie coperta, passerà a 80 mila metri quadrati, con 25 mila metri quadrati di superficie coperta.
Una parte cospicua dell’intera area sarà attrezzata e dedicata per consentire il prima possibile, entro giugno, il lancio di una novità assoluta: la prima linea del “fresco” di salse di pomodorino ciliegino e datterino, prodotti 100% siciliani, destinata al mercato italiano. “Un investimento che garantirà di raddoppiare il fatturato nei prossimi 24 mesi”, assicura Pecorino.
E contestualmente, all’interno dell’azienda si sta già lavorando per far partire il primo impianto in Sicilia per il confezionamento in doypack. Un’idea che ha una doppia valenza, in quanto intercetta da un lato le preferenze dei consumatori stranieri, dall’altro avrà un enorme impatto sul versante della sostenibilità ambientale.
Dal packaging che utilizza esclusivamente il vetro, Gustibus passerà gradualmente al doypack: le prime confezioni riguarderanno un prodotto destinato al canale Horeca per i mercati nazionali ed europei: una linea di sughi di pomodoro ciliegino e datterino, pensati specificatamente per le pizzerie e confezionati in buste da 5 Kg.
Ma l’interesse è crescente anche per il mercato on-line, ai colossi come Amazon o Alibaba, dove l’utilizzo del doypack è condizione imprescindibile anche per il trasporto. Su quest’ultimo punto, Gustibus ha firmato un accordo con Alibaba per aprire una vetrina: si parte con 6 prodotti, per salire presto a 15, con l’obiettivo di gestire una vetrina con una cinquantina di prodotti a marchio.
Gustibus getta le basi, dunque, per poter competere con i colossi della grande distribuzione nazionale. E lo fa con tutte le carte in regola, letteralmente. Non ultime, quelle che hanno permesso di ottenere di recente la certificazione 231, un modello organizzativo che rende le procedure interne più trasparenti, che costituisce, non solo un’occasione di crescita e sviluppo per l’impresa, ma anche un presidio di legalità. Il protocollo infatti, imporrà che tutti i fornitori Gustibus debbano rispondere a precisi requisiti.
Una certificazione che si aggiunge alla IFS International Food Standard; BRC, British Retail Consortium; ISO 22005; UTZ; RSPO; FDA; HACCP.