Enna, nasce il Museo del Mito
Enna – Sei chicchi di melagrana, solo sei chicchi rosso sangue. Ma bastarono per legare per sempre Persefone ad Ade. Il dio degli Inferi, innamorato della figlia di Demetra, la rapì senza rispetto ma, costretto a restituirla alla madre, le offrì un frutto dell’Oltretomba: la fanciulla rimase legata a lui per sempre. Zeus decise: sei mesi con la madre sulla terra, sei con il marito, regina degli Inferi. L’alternanza delle stagioni, l’abbondanza delle messi, la neve d’inverno, il sole d’estate: il ciclo della vita e della natura nasce da qui. Ed è da qui che parte il percorso immersivo del neonato Museo multimediale del Mito inaugurato ieri a Enna dal sindaco Maurizio Dipietro che ha visto la presenza dell’attrice Iaia Forte con un emozionante recital, al tramonto sull’acropoli della città più alta d’Italia, dedicato al culto della Dea madre, Demetra.
Tra video arte e racconto cinematografico – nel segno della contaminazione tra i generi – il Museo multimediale del mito di Enna è un progetto della start up culturale Sarterìa, curato da Francesca Mezzano, produttore esecutivo, e con interventi creativi di Ligama, lo street artist che ha tradotto in codici visivi quelli che sono segni, simboli e volti del mito provenienti dallo sterminato patrimonio archeologico dell’arte greca, matrice della cultura europea. Spiega la Mezzano: “Questo museo nasce all’interno di un’importante valorizzazione di un’area archeologica che sceglie una narrazione contemporanea e ibrida fra i generi, l’arte contemporanea e il cinema, per restituire un pezzo di città ai cittadini e ai viaggiatori dell’entroterra della Sicilia”.
Ad accogliere i visitatori del Museo del Mito è la voce calda e pastosa di Neri Marcorè: avvolti dalle immagini, dalle musiche e dai colori della natura ci si immerge nella narrazione partecipando alla disperazione di Demetra alla ricerca della sua Persefone. La dea dell’agricoltura – che ridusse la Terra alla siccità fino a quando non le avessero restituito la figlia -, scenderà nell’Ade e poi ritornerà alla luce. Un viaggio tra le stagioni, il tempo, il mistero della Natura e il ciclo della vita. Appena quindi minuti per uno storytelling affascinante con il contributo di grandi professionisti di questa nuova concezione di museo del Terzo Millennio che, con la multimedialità, contamina i generi: le musiche sono di Gianluca Ferrante, i testi della documentarista Vanessa Roghi, il coordinamento multimediale di Gerardo Greco. Mentre la supervisione generale è del produttore cinematografico Giuseppe Saccà, che spiega: “Questa è la prima esperienza della nostra start up Sarterìa, che unisce la nostra due anime: quella di Francesca Mezzano legata all’arte contemporanea e la video arte, e la mia, legata al racconto cinematografico. Siamo convinti che questi due mondi dialogheranno fra loro e che la contaminazione dei generi sarà la chiave del futuro. E’ questa la strada che mi interessa percorrere accanto a quella tradizionale del racconto cinematografico”.
Il Museo multimediale del Mito è destinato a essere per Enna uno spazio di incontro tra cultura, uomo e tecnologia. “E’ il coronamento di un sogno – spiega il Sindaco Maurizio Dipietro – e di un progetto che questa amministrazione ha portato avanti dal suo insediamento: richiama il mito di Demetra e Persefone che identifica Enna come città che nasce nel mito greco, prosegue la sua avventura nella storia tra Euno e Federico II e che oggi vuole rilanciare il suo sviluppo economico attraverso la cultura e il turismo”. Per la serata inaugurale, condivisa in diretta sul grande schermo di Piazza Municipio per consentire a tutta la comunità di partecipare all’evento nonostante le misure anti-covid, il recital di Iaia Forte è stato affiancato dalla muta performance di divinità olimpiche, ninfe, fauni e figure mitologiche interpretate dal cast della Casa del Musical di Marco Savatteri.
MUSEO DEL MITO, informazioni
Il progetto del Museo multimediale del Mito – il cui logo è una spiga stilizzata, ispirata ai culti autoctoni – ha visto il recupero dei Capannicoli, storico edificio interno dell’area archeologica di Enna che comprende la Rocca di Cerere e il Castello di Lombardia. Spazi sconosciuti alla comunità e interamente recuperati con uno scrupoloso restauro filologico. Al suo interno, due grandi ambienti multifunzionali conducono per mano il visitatore attraverso un’esperienza di conoscenza innovativa, quella della realtà virtuale: l’ingresso ospita infatti 4 postazioni per la realtà virtuale, per un’esperienza di mixed reality con cui “visitare” a virtualmente l’intero territorio. I dispositivi Oculus VR prevedono oltre al visore anche un touch motion controller. Chi indossa il visore, potrà condurre un vero “volo d’uccello” sul Castello di Lombardia e la Rocca. Un viaggio emozionante di pochi minuti ad alto tasso adrenalinico, sui precipizi, la natura incontaminata, il paesaggio straordinario che da un lato arriva all’Etna e dall’altro sorride al mare in lontananza. Il totem touch screen farà invece scoprire reperti e testimonianze del mito di Kore, negli altri musei dell’Ennese. A questo punto si è pronti per il cuore pulsante del Museo: un ambiente immersivo, grazie all’importante componente tecnica – sei proiettori a LED, audio spaziale, un’imponente regia – dedicato al mito del ratto di Persefore.
E’ stata preparata anche una versione in inglese (con la voce dell’attore e cantante Victor Vertumni) e una più ridotta per i bambini, che saranno guidati da uno di loro, visto che la voce sarà quella del piccolo Leonardo Greco (8 anni). Tutti coinvolti in un importante progetto sostenibile che diventerà di certo uno dei punti focali del rilancio turistico del territorio. Il Museo multimediale del Mito sarà regolarmente aperto al pubblico da lunedì 5 ottobre con i seguenti orari. Dall’11 ottobre e fino al 31 marzo dalle 9 alle 17; dal 1 aprile e fino al 10 ottobre dalle 10 alle 19. Occorre prenotare la visita scrivendo a museodelmito.enna@gmail.com.
Museo del Mito, comitato consultivo
Un’equipe di professionisti composta da archeologi, architetti, docenti, ricercatori e guide naturalistiche che, a titolo gratuito, hanno contribuito al progetto: Pietro Colletta, Antonio Messina, Antonino Arrigo, Valentina Di Natale, Giuseppe Maria Amato, Flavia Tomasello, Anna Maria Corradini, Maurizio Miccichè, Loredana Paci, Rosalia Olivella Valvo Grimaldi, Serena Raffiotta e Rossella Nicoletti
SARTERIA, notizie
Sarterìa si basa sul lavoro dei quattro soci: Francesca Mezzano, curatrice ed esperta di arte contemporanea che ha curato l’intero progetto con il regista Giuseppe Saccà; Alessandro Vitiello, giornalista e imprenditore, insieme allo stesso Saccà, produttore cinematografico e co-fondatore della Pepito Produzioni, e Salvatore Pecoraro, direttore finanziario della Pepito, reduci entrambi da una trionfale partecipazione al 70° concorso del Festival del Cinema di Berlino con il film “Favolacce”, opera seconda dei fratelli D’Innocenzo, che ha ottenuto l’Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura nonché l’unanime apprezzamento della critica.
La foto è di Antonio Parrinello