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Presentazione del libro “Mutate or die” di Rote Zora – 19 settembre

Il gruppo Mutoid Waste Company nasce nella Londra thatcheriana dall’incontro di artisti, attivisti e meccanici per creare sculture ad alto contenuto distopico, recuperando materiale di scarto. Con le loro performance hanno anticipato e influenzato la cultura rave e molte delle pratiche sociali che si sono opposte al grande business delle multinazionali dell’intrattenimento. Fin dall’inizio hanno scelto di vivere in comunità all’interno di edifici e capannoni dismessi o costruendo villaggi a impatto zero nelle zone abbandonate, come Mutonia a Santarcangelo di Romagna, convertendo camion, bus e furgoni in case sempre in movimento.
Nel loro trentennale cammino sui terreni fertili dell’underground hanno raggiunto ogni angolo del mondo, gettando i semi del suffisso oide per sottolineare il concetto di mutazione al quadrato, un’originale utopia che non tollera alcuna separazione tra vita e arte e che ha come simbolo il riutilizzo creativo del rifiuto, in alternativa ai banali modelli della società dei consumi. Mutate or die ripercorre le principali tappe del loro viaggio attraverso una moltitudine di testimonianze orali, un racconto dettagliato della loro storia alla ricerca di un immaginario ribelle ed ecosostenibile. Un vero e proprio antidoto a un futuro postapocalittico che sembra destinato a generare nuove diseguaglianze e ingiustizie e che perciò necessita di essere cambiato nel qui e ora del presente.

Rote Zora (Elisa Fosforino) è laureata in Storia e critica dell’arte, appassionata di body suspension, controculture, situazionismo e anarcofemminismo.

Per adeguamento alle normative anti-covid è necessaria la prenotazione via email all’indirizzo gammazitainfo@gmail.com (nel testo specificare nome e cognome, luogo e data di nascita, numero di partecipanti – solo per i congiunti – e riferimento telefonico).
Per garantire il rispetto delle norme vigenti preghiamo tutti i partecipanti di venire muniti dei dispositivi di sicurezza individuale e di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale.

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