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Edipo Re di Sofocle – 13 settembre

La tragedia, che prende le mosse dalla grave pestilenza che falcidia la popolazione di Tebe durante la reggenza di Edipo, andrà in scena alla Ciminiere il prossimo 13 settembre, alle 21, per la regia di Salvatore Guglielmino.
L’opera evidenzia insomma una tragicità interna all’esistenza umana: la convinzione di avere sotto controllo la propria vita e le conseguenze delle proprie azioni non è altro che un’illusione. La situazione in cui viene a trovarsi Edipo è quindi singolare: la sua intera vita ruota attorno al tentativo di evitare il destino atroce che gli è stato pronosticato. Mette la sua intelligenza a servizio della volontà, ma l’intelligenza non può nulla contro la sorte. La beffa dell’Edipo re è proprio questa: Edipo, credendo di allontanarsi da colpe che non ha ancora commesso, in realtà sta inconsapevolmente adoperandosi per mettere in atto i disegni del destino. colpe che ha commesso al di fuori di ogni consapevolezza.
Malgrado sia dominata da un’inesauribile sete di conoscenza, la vita di Edipo è segnata dall’inganno, dall’errore e dal movimento vano. Per lo spettatore moderno, infatti, ma anche per lo spettatore ateniese, Edipo non è responsabile delle proprie colpe. Oltre l’orrore Edipo è una vittima di quelle divinità a cui nella mitologia greca anche i re devono sottomettersi.
Edipo è disonorato e, peggio, è la causa del sovvertimento della vita dei tebani. Uccidendo il padre e giacendo con la madre, è andato contro le regole di convivenza del nucleo familiare e di quelle della famiglia con la collettività, è diventato un pericolo per l’intera comunità di appartenenza e se ne deve allontanare. Nessuno dei personaggi di Sofocle si fa avanti per contestare il destino che attende Edipo, nemmeno Edipo stesso: non sarebbe possibile, non sarebbe nemmeno immaginabile. L’unica possibilità allora è l’esilio e Sofocle, così come i suoi spettatori, riconoscono l’ingiustizia e l’inevitabilità di questa conclusione ed è in questo riconoscimento che, in ultima analisi, risiede la tragedia.

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