Forestale morto, il cordoglio della CONF.E.L.P.
La Segreteria Nazionale della CONF.E.L.P. si unisce al dolore per la tragica morte dell’operaio forestale, autista della Squadra Antincendio Boschivo della Regione Siciliana, Paolo Todaro, 67enne operaio a tempo determinato del Corpo Forestale di Messina, che ha perso la vita, nello svolgimento del dovere, in un tragico incidente precipitando in un dirupo mentre era alla guida dell’autobotte della Squadra AIB in località San Filippo Superiore (Messina).
Paolo era un operaio stagionale, uno dei tanti, dei troppi “precari della forestale”, impegnato nell’espletamento di un lavoro notoriamente duro e difficile, ad alto rischio, quale quello dello spegnimento degli incendi boschivi.
A Lui, alla Sua Famiglia e a Tutti i compagni di lavoro va il Nostro cordoglio, con la speranza che venga fatta presto chiarezza sull’accaduto e sulle dinamiche, convinti che il comparto forestale debba essere oggetto di riforma e di attenzione in quanto incidenti simili non dovrebbero mai accadere.
La CONF.E.L.P. tutta si stringe alla Famiglia Totaro in questo triste momento.
“Paolo Todaro era uno stagionale della Forestale, è morto a 67 anni mentre svolgeva il suo servizio di operaio antincendio nel Messinese. Sull’incidente chiediamo certezze, verità. In attesa di risposte, chiediamo ai soliti noti di risparmiarci il vecchio copione bagnato di lacrime da coccodrillo”. Lo afferma il segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, che aggiunge: “Si ricordino tutti il nome di Paolo Todaro e quello degli altri forestali vittime del dovere, quando tornerà il momento di respingere attacchi ingenerosi e diffamatori ai danni della categoria. E quando finalmente verrà il momento di dare risposte alle giuste richieste di riforma regionale del settore. Continuiamo a sollecitare un percorso normativo fondato sulla stabilizzazione e valorizzazione professionale dei forestali, che preveda pure l’immissione di nuove forze perché le carenze di organico – almeno 300 in meno gli operai nella sola provincia di Messina – e l’età media del comparto tornino a essere compatibili con le pesanti esigenze di questo lavoro, affrontato peraltro in strade interne di cui abbiamo più volte denunciato la pericolosità. Chiediamo, inoltre, la dotazione di risorse e mezzi adeguati a un’attività di fondamentale importanza per la tutela della Sicilia e dei siciliani. Ecco le nostre rivendicazioni, adesso abbiamo una ragione in più per portare avanti questa battaglia!”.