Catania

Uno contro più di un milione. Cronache di due anni di attivismo civile

E che siamo, Bartolo? Due anni di lotte, due anni di carte, di PEC, di interviste, di volantini, di sudate sotto il sole e di pigghiati di friddu davanti alla Prefettura… e alla fine qualcosa si è mosso. Un miracolo! A dimostrazione che se vuoi qualcosa a Catania, o ti incateni da qualche parte o ti rassegni a subire come nel Medioevo.
Dopo una riunione, pare più animata di una tombolata nda zza Pippa, il sindaco ha deciso di allentare la sua rigidissima e infervorata visione delle ZTL, perché ’sta fissa ecologista era presa ormai tipo febbre a 40. Il popolo? Non pervenuto. Ma che vuoi che contino due anni di proteste, un referendum quasi riuscito e una città che di ’sta ZTL non ne vuole sapere? Avaia.
E poi, ppi dire: mica sono tutti magri e atletici come lui, che può sfrecciare in scooter o prendere la metro con la febbre! Ci sono mamme, nonne, bambini, ciechi, ciclisti col malleolo rotto, atleti coi punti freschi, padri sovrappeso e fidanzatini stanchi, che per mille motivi possono non volere o non potere camminare né a piedi né con la tanto osannata “bricichetta”.
Ora, occorre diffidare del potente, quando ti guarda serioso e paternalista, e ti sorride solo con la bocca dicendo che è tutto per il tuo bene. Perché il finale è che ti ritrovi cornuto e mazziato. Abbiamo già visto: lo stato che ti chiede sacrifici, ti leva metà reddito per i “servizi” e poi, quando hai bisogno di una TAC urgente, ti fa aspettare sei mesi (sempre che nel frattempo non sei schiattato). Lo stato che prima ti esorta a fare le punture “facoltative” e poi ti toglie il lavoro, se non ti va di farle. A megghiu parola è chidda ca nun si dici.
E dovrei credere che questa smania ecologista serve a migliorare la nostra vita? Ma ppi ffauri. Serve a farti schifiare la macchina, finché un giorno per disperazione la butti e ti adegui al programma: “Non avrai nulla e sarai felice”. E intanto loro, quelli che restano, dovranno avere tutto. Però saranno infelici, ’nzunteddi.
Il secondo miracolo, più che un miracolo è stato un parto trigemellare. Dopo due anni di mail, di interviste, di articoli, di incatenamenti, finalmente Catania si è adeguata al CUDE, il pass europeo per disabili. DUE ANNI! Due anni in cui non ho potuto portare mio figlio in centro, due anni in cui una sera, per fargli mangiare pesce, mi sono dovuto inventare un percorso di guerra tra buche, gradini e ostacoli vari. Na faticata ranni. Da stress post-traumatico.
E ora qualcuno mi chiede se ce l’ho con questa amministrazione? Ma no, va tutto benissimo. Ma cu ti rici nenti! Tranne che:

  • Mi montano le pensiline degli autobus proprio nel mezzo del marciapiede, giusto per rendermi la vita più interessante quando spingo il passeggino.
  • Mi “ristrutturano” la piazza sotto casa però mi lasciano gradoni alti 50 cm, che nemmeno per un campione olimpico di corsa a ostacoli.
  • Mi tagliano il 15% delle ore di Asacom a scuola, perché l’istruzione inclusiva è un lusso di troppo.
  • Mi impediscono di portare mio figlio nella parte più bella della città – per due anni interi. Forse ce l’hanno proprio ccu iddu!

Ma alla fine la nostra voce, prima trattata peggio della pubblicità nei gruppi WhatsApp, ha fatto sgruscio. Abbiamo superato il muro di gomma di Palazzo degli Elefanti, che non ci rispondeva. Due anni di battaglie, e ora pare che anche a Catania i disabili potranno circolare nelle ZTL, come nel resto del mondo “normale e civile”.
Leggo che il signor sindaco non è più disposto a tollerare neanche UN MINUTO di parcheggio in doppia fila perché “la giungla di incivili” deve diventare una “comunità normale”. Ah, ma neanche noi vogliamo più aspettare! DUE ANNI sono più di un milione di minuti, caro signor sindaco. E noi disabili e caregiver li abbiamo aspettati.
Quindi? Ora i stutamu ‘sti “varchi sceriffo”, e le annulliamo le multe illegittime ai disabili? O dovremo aspettare un altro milione di minuti incivili?

Dario Consoli* segretario dell’associazione Catania più Attiva
Santo Musumeci** presidente dell’associazione Catania più Attiva

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