Catania

Librino festeggia Sant’Agata

Librino festeggia Sant’Agata: su iniziativa del mecenate Antonio Presti (presidente della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte), delle scuole, delle associazioni, e di tutti gli abitanti del quartiere, venerdì 31 Gennaio (dalle 9:00 alle 13:00) si svolgerà una breve processione che passerà per alcuni punti nevralgici di Librino per culminare infine davanti alla scultura della “santuzza” (“NOPAQVIE”), una delle opere della Porta delle Farfalle. La cerimonia sarà impreziosita dalle performance dei bambini dalle scuole del quartiere e dalla presenza della “candelora” dedicata a Luigi Maina, uno degli ultimi cerei che porta il nome di un famoso cerimoniere catanese.

Sant’Agata torna a Librino per il terzo anno di fila: le tappe della processione

Anche quest’anno, per il terzo anno di fila, si rinnova l’appuntamento con la Santa, per consentire a migliaia di studenti, mamme e insegnanti di Librino di volgere lo sguardo alla Martire sorridente e di pregare per il futuro. «Agata rivelerà la sua Bellezza universale attraverso il sorriso – sottolinea il mecenate Antonio Presti – quel sorriso che nella scultura è volutamente rimarcato per segnare un abbraccio forte. La sua protezione, la gioia nell’accogliere gli abitanti al suo cospetto, la purezza del suo cuore e la forza del suo coraggio, si mostreranno a coloro che con amore e devozione riporranno nella Beata Vergine la loro fiducia. Agata amerà ogni giorno Librino col suo sorriso».

Giunta al terzo anno, la celebrazione cambia volto diventando una vera e propria processione che inizierà di fronte alla succursale dell’I.O.S. Musco (Viale Castagnola); si fermerà successivamente davanti la Porta della Bellezza e culminerà infine presso la Porta della Farfalle, davanti “NOPAQVIE”, la scultura ritraente Sant’Agata.

Una manifestazione brulicante di bambini e ragazzi di tutte le età, pronti a celebrare Sant’Agata in modo gioioso, esibendosi con balli e canti davanti la statua della “santuzza”. «Il quartiere di Librino è senz’altro oggetto di errati pregiudizi» ha dichiarato Antonietta Sgroi, vicario dell’I.C. Campanella-Sturzo «tuttavia è innegabile la sua identità di quartiere a “rischio”, dove ci sono pochi punti di riferimento educativi, pochi fari di “Speranza”, latori di valori talmente forti da competere con una subcultura di disvalori. Tra questi fari, un esempio di vita, di fede, di coraggio, di lealtà verso un ideale, continua a fornirlo la figura di Agata, Santa e martire, che, non solo rappresenta un modello morale ineguagliabile, ma, ancora più importante, è un modello accettato dalla totalità degli abitanti che la amano e la venerano ancora oggi. Da anni Antonio Presti continua ad operare a Librino portando arte, bellezza ed educazione; grazie a lui la figura eccezionale di Agata è materialmente e quotidianamente sotto gli occhi degli abitanti del quartiere nella Porta delle Farfalle, e viene continuamente portata all’attenzione di tutti da iniziative lodevoli come questa».

Così anche Librino ha la possibilità di celebrare la “santuzza”: il quartiere, infatti, è tagliato fuori dall’ordinario circuito di Sant’Agata, nonostante i tantissimi devoti lì residenti. «Ringraziamo Antonio per aver permesso a tanti catanesi, in particolar modo a quelli residenti a Librino, di partecipare ai festeggiamenti agatini – aggiunge Francesco Valenti, presidente del VI Municipio di Catania – Agata è la patrona di Catania e la sua festa appartiene a tutti: nessuno ne deve rimanere escluso. Ci auguriamo che questo evento entri stabilmente e a pieno titolo nella programmazione della cerimonia».

La Scultura di Sant’Agata (NOPAQVIE”) e La Devozione delle Mamme, le due opere della Porta delle Farfalle dedicate alla “santuzza”

Una Sant’Agata che sorride, quella realizzata da Alberto Criscione e dall’architetto Antonio Privitera, incastonata all’interno di una finestra che ricorda quella del duomo di Catania: «Le finestre rappresentano una cornice oltre la quale tutto può accadere. Fuori o dentro possono esserci paesaggi, storie, riferimenti, speranze. Il particolare architettonico del Duomo di Catania è allora trasposto e riproposto come segno di vicinanza e appartenenza, come nostro vissuto, da un lato, e come immagine e speranza in ciò che può accadere dall’altro» Così l’arch. Privitera spiega la genesi, la trasposizione, l’idea di “NOPAQVIE” (la scultura ritraente Sant’Agata), che poi lo scultore ha plasmato con la ceramica, realizzando un’opera di oltre 4 metri che ripropone anche i gioielli come dono da parte della comunità. «Antonio Presti è un visionario – commenta Criscione – ha tantissime idee per valorizzare luoghi dimenticati della Sicilia, e con Sant’Agata è riuscito ad aprire, attraverso l’Arte, una finestra sulla Fede». «La santuzza, quando attraversa la città col suo fercolo – continua Presti – ha un sorriso enigmatico, un sorriso chiuso che i fedeli cercano di decifrare durante la processione. Agata invece a Librino, e solo a Librino, non lascia dubbi, e con la sua espressione gioiosa e sorridente benedirà tutto l’anno la sua gente».

Accanto a “NOPAQVIE” si staglia invece “La Devozione delle Mamme”, pensata dallo stesso Privitera e realizzata dalle mamme del quartiere di Librino. Duecento “minnuzze” realizzate in terracotta che creano due grandi seni, «dove sono incisi tutti i pensieri devozionali dedicati all’Amata – conclude Presti – in un mondo travagliato dalla crisi morale, dalla depressione economica, dilaniato dall’aggressività e diviso dall’individualismo, l’abbraccio del Cuore da parte delle mamme diventa quella lotta costante contro la debolezza umana, rimarcando la perseveranza fedele del cammino verso Cristo. Anche nella sua dimensione fisica il seno è uno spazio tra un solco, una rientranza pronta ad accoglierci e a proteggerci. Questo è il Grande grembo che abbiamo voluto donare a Librino: un omaggio spontaneo alla Santa da parte della sua comunità, ancorata nell’Amore per Agata. Un sorriso che oltrepasserà i confini del quartiere, irradiando di gioia tutta la città di Catania».

La candelora Luigi Maina” arriva a Librino

Inaugurata nel 2024, “Luigi Maina” è l’ultima candelora che è entrata a pieno titolo nelle celebrazioni agatine. Il “commendatore” Maina è stato per anni il cerimoniere della Festa di Sant’Agata, ruolo che ha svolto dal 1983 fin dopo la pensione, ed è scomparso nel 2020 in piena emergenza pandemica. Per ricordare la passione che impiegava nel suo ruolo, e la sua capacità di tessere le relazioni e gli accordi necessari che sottendono la festa della “santuzza”, gli è stato dedicato il quindicesimo cereo.

Le scuole e le associazioni partecipanti

Grazie alle scuole: I.C. Campanella Sturzo, I.C. Cardinale Dusmet – Andrea Doria, I.C. Rita Atria, I.C. San Giorgio, I.C. Vitaliano Brancati, I.O.S. Angelo Musco, I.O.S. Pestalozzi, Istituto Mary Poppins, Fondazione Cirino La Rosa.

Le associazioni: Boxing Team Catania Ring, C’era Domani Librino – Polo educativo Villa Fazio, CSVE Librino, H due O sport & Animazione ASD, Musica insieme a Librino, Associazione Culturale Primavera, Oratorio Giovanni Paolo II, Talita Kum, Scuola di danza Terzicore, ASDC Dietro le Quinte, Gruppo Scout Catania 3 – San Giorgio, Associazione culturale Terreforti. 

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