Spettacoli

Lopez e Solenghi allo Stabile di Catania: un nostalgico ritorno

La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ha riaperto i battenti a gennaio con Massimo Lopez e Tullio Solenghi impegnati nello spettacolo scritto dagli stessi interpreti insieme a Giorgio Cappozzo:

Dove eravamo rimasti”

In scena la Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio
Produzione: International Music and Arts
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A corollario dell’intervista a Lopez pubblicata sul nostro giornale a firma di Melania Mertoli vorrei aggiungere poche note sullo spettacolo.

“Dove eravamo rimasti – dichiarano Lopez e Solenghi – propone numeri/sketch/brani musicali/contributi video…Il filo conduttore è quello di una chiacchierata tra amici, una famiglia allargata… quei meravigliosi ‘parenti’ seduti giù in platea”.

Attori, cantanti, imitatori, ballerini, e ancora di più, i due artisti, dopo la trovata dell’inalazione di fantomatici “fumi allucinogeni” destinata a far ridere gli spettatori, hanno messo in scena una sorta di riedizione del vecchio avanspettacolo con sketch, canzoni, vecchi e nuovi numeri comicamente ‘surreali’, inseriti nell’ormai collaudata dimensione dello show.

Nello spettacolo, definito nel programma di sala ‘di arti varie’, scritto da Lopez e Solenghi con Giorgio Cappozzo, e con il sottofondo musicale della Jazz Company – una colonna sonora dal vivo – si susseguono la Lectio magistralis di Sgarbi/Lopez, il duetto Mattarella/Solenghi e Papa Francesco/Lopez, e quello tra Maurizio Costanzo/Lopez e Giampiero Mughini/Solenghi. A seguire il dialogo tra Siri/Solenghi e Alexa/Lopez.

Rievocazioni, poi, di Pippo Baudo, Mike Buongiorno, Leopardi (“A Silvia” in dialetti diversi), Dante, Papa Ratzinger, le Sorelle Kessler, Nunzio Filogamo, Cristiano Malgioglio.

E ancora il sapido sketch del dentista e l’ironica rilettura delle favole “Cappuccetto Rosso” e “Biancaneve e i sette nani”, modificate sulla base del cosiddetto odierno moralismo; alcuni pezzi di Sinatra (My Way”, “Send in The Clowns”, “That’s Life”) cantati da Massimo Lopez, un swing degli anni Quaranta (“Conosci mia cugina?”) proposto da Tullio Solenghi e il noto Dizionario dei significati (comicamente “assurdi”).

Non poteva mancare un nostalgico ricordo di Anna Marchesini, memorabile compagna d’arte.

Massimo Lopez, infatti, insieme ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi aveva fondato negli anni Ottanta del Novecento il Trio Marchesini, Lopez, Solenghi, raggiungendo notorietà e grande successo dal 1982 al 1994. Indimenticabile, nel ’90, una mini serie TV de ‘I promessi sposi’, parodia del romanzo di Alessandro Manzoni.

“Un rapporto, quello con Anna – ricorda Lopez – di grande amicizia, di grande affetto; lei ha avuto questo grande senso di protezione del gruppo come una mamma lupa”.

Rimasto ‘orfano’ l’ormai iconico duo formato da Massimo Lopez e Tullio Solenghi, celebrando il loro affiatamento si è voluto, con il supporto dell’ottima cornice jazz, rimettere in gioco con questo lavoro all’insegna della comicità, della musica e della leggerezza.

La risposta del pubblico della ‘prima’, tuttavia, mi è sembrata un po’ tiepida di fronte a questo spettacolo certamente apprezzabile ma forse troppo… nostalgico, come a sottolineare che il carisma non è sempre inossidabile.

Foto di Marco Caselli Nirmal

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