Codacons e Unicodacons: “Cambiamo insieme l’Università”
Codacons e Unicodacons (Osservatorio per la qualità dei servizi accademici), sotto la guida del Segretario Nazionale Francesco Tanasi, lanciano un appello a docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti elettori affinché si uniscano in uno sforzo comune per cambiare e rilanciare l’Università di Catania. Le due organizzazioni, che si sono impegnate a portare avanti un’azione concreta e incisiva, si preparano a svolgere un ruolo attivo nelle elezioni del nuovo Rettore, previste tra pochi mesi.
“L’ormai prossimo appuntamento elettorale – spiegano Codacons e Unicodacons – offre un’occasione fondamentale per imprimere una svolta decisiva a un Ateneo che, negli ultimi anni, ha perso gran parte del prestigio di cui ha goduto in passato nel panorama accademico nazionale e internazionale. È necessario – continuano Codacons e Unicodacons – che l’Università torni a svolgere un ruolo centrale nel territorio, rafforzando i rapporti con le aziende pubbliche e private, collaborando con gli altri Atenei siciliani e nazionali, e riguadagnando quell’autorevolezza che oggi sembra affievolita. Il nuovo Rettore dovrà essere capace di promuovere una visione di alto profilo e restituire entusiasmo e orgoglio alla comunità universitaria, puntando su una governance aperta e partecipativa, su una didattica innovativa e competitiva, sul rilancio della ricerca scientifica e sull’attuazione di politiche concrete per contrastare la migrazione studentesca verso il Nord. L’Ateneo deve tornare ad essere un motore di crescita culturale, economica e sociale per il territorio, bloccando l’emorragia di talenti e risorse economiche che penalizzano le famiglie e impoveriscono l’economia locale. Codacons e Unicodacons sono pronte a valutare attentamente le candidature alla carica di Rettore, promuovendo incontri con i candidati e sostenendo quella candidatura che dimostrerà di avere una visione chiara e ambiziosa per il futuro dell’Università, comprovata dai risultati raggiunti in precedenti incarichi accademici, capace di garantire trasparenza, partecipazione e un reale progetto di rilancio dell’Ateneo. Così da porre fine al diffuso malcontento che viene fortemente espresso da tutte le componenti della comunità universitaria, in particolare in questi giorni dal personale tecnico amministrativo dell’Ateneo, al quale esprimiamo la nostra solidarietà nel duro confronto che lo vede impegnato nella tutela di diritti e spettanze troppo a lungo violati”.