Musica

Vivaldi bagaglio musicale della cultura europea

Una delle pagine più coinvolgenti e conosciute del musicista veneziano Antonio Vivaldi (1678-1741) è il Gloria RV 589 per soli, coro, tromba, oboe, archi e basso continuo. Questa composizione musicale ci riconnette ad elevati valori morali e spirituali; il suo ascolto origina un anelito di trascendenza che sovrintende credenti e miscredenti, gnostici ed agnostici, devoti ed atei, i fedeli praticanti e gli indifferenti ai sacri riti. Su tutti il Gloria RV 589 di Vivaldi produce una particolare intensità emotiva, soprattutto se il brano è eseguito dal vivo da musicisti che sanno trasmettere emozioni con profonda partecipazione.
Tali qualità hanno contrassegnato due corali polifoniche – “Laudate Dominum” di Bagheria diretta dal m° Salvatore Di Blasi e “Maria SS.ma Immacolata” di Dagala del Re diretta dal m° Cristina Cantarella- che sabato 4 gennaio nella chiesa “Madonna della Consolazione” di Catania (via Milo), hanno eseguito il Gloria RV 589 con l’orchestra “Bequadro” di Bagheria. Soprani Susanna La Figura, Anna Giulia Anselmo, Erika di Piazza; mezzosoprano Antonella Leotta. Direttore il m° Salvatore Di Blasi. Rapimento estatico raggiunto in chi li ha ascoltati. Applausi. Consensi anche per gli altri due cori – “Unicavuci” di Catania, diretto dal m° Simona Di Gregorio e “Maristella” di Ragalna, diretto dal m° Lorenzo di Guardo – esibitisi nel concerto “Christmas inside: il canto di Natale nel mondo”.
L’organo a canne, restaurato di recente per accompagnare con la musica le celebrazioni liturgiche della parrocchia, ha fatto risuonare con le sue note il messaggio evangelico. “Venite adoriamo, venite adoriamo il Signore. La luce del mondo brilla in una grotta: la fede ci guida a Betlemme” dice il canto natalizio “Adeste Fideles” che, eseguito in chiesa dal maestro Di Blasi, ha introdotto l’auditorio in una dimensione di vera, autentica spiritualità, distantissima dall’insensibilità verso decoro ed armonia rivelati dalla “Marcia della pace”, manifestazione organizzata dall’arcidiocesi di Catania, nello stesso pomeriggio di sabato 4 gennaio in via Etnea.

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