“Castagno La Nave”, un tesoro che non sarà più nascosto
Lungo i versanti dell’Etna si intrecciano percorsi naturali che vanno dalla montagna al mare, con paesaggi mozzafiato. Spettacolo nello spettacolo un castagno millenario, uno dei patriarchi d’Europa che c’era già quando è nato Gesù, conosciuto come Castagno Sant’Agata. Indicato sulle mappe come “Castagno La Nave”, dalla gente del luogo è chiamato con affetto “U risbiggha sonnu”, cioè La sveglia, in quanto risvegliava con le fronde più basse quanti a dorso di muli o asini percorrevano la regia trazzera sulla quale esso si trova, già appisolati dal lungo tragitto percorso. Regia trazzera che collegava Catania alla città di Randazzo, regale perché residenza estiva degli Aragonesi all’epoca del Regno di Sicilia.
Pochi amici, con la passione e l’amore per la natura e per le sue bellezze, seduti attorno ad un tavolo hanno un’idea: occorre fare qualcosa per il Castagno Sant’Agata. Dare un giusto valore e riconoscimento a questo monumento arborio, prendersi cura della sua tutela e della sua salute, per la valorizzazione, per il suo esclusivo valore come monumento naturalistico, paesaggistico, storico e scientifico. Albero che sicuramente necessita di una impellente opera di risanamento.
Il 22 novembre 2024 si sono riuniti presso la casa comunale di Mascali in conferenza, invitati a discutere, una serie di enti e di figure professionali in sinergia con l’Ente comune nella stipula di una convenzione per la potatura di risanamento, la messa in sicurezza e la tutela del suddetto castagno. All’invito, rivolto dal vice sindaco di Mascali, Veronica Musumeci, tanti hanno aderito ed erano presenti in sala. Il sindaco di Mascali Luigi Messina, con gli assessori Veronica Musumeci, Paolo Virzì e Angelo Patti. Per la proprietà del castagno il dott. Giovambattista Grassi. Il signor Fulvio Viesi per l’Associazione Tutela Marroni di Castione. In video collegamento il direttore generale della Direzione dell’Economia Montana e delle Foreste dott. Alberto Manzo e Leonardo Vaccaro presidente Associazione Mascali 1928. In presenza: per la Direzione Fitosanitaria Regione Sicilia Acireale il dott. Pino Campo; per il Comando del Corpo Forestale di Giarre, l’Ispettore Maurizio Strano; per la Pro Loco di Puntalazzo, l’Ing. Alfio Casella; il direttore della Banca di Credito Cooperativo di Pachino di Mascali, Francesco Lo Presti; per l’Istituto Scolastico Comprensivo di Mascali il dirigente, prof.ssa Marisa Brancato; per l’Associazione Mascali 1928, l’ing. Pierluigi Bella; in duplice veste, per l’Associazione marEtna e l’Ufficio Tecnico l’arch. Leonardo Di Bella; per l’area tecnica e la protezione civile comunale l’ing. Michele Spina; il signor Alfio Nicolosi ex amministratore del Comune di Sant’Alfio.
I lavori della conferenza sono iniziati con i saluti del sindaco e del vicesindaco per poi proseguire con l’intervento del dr. Alberto Manzo il quale ha esposto per grandi line le direttive che bisogna percorrere per ottenere le autorizzazioni propedeutiche alla valorizzazione del monumento. Il dr. Grassi Bertazzi, proprietario del terreno sul quale insiste il Castagno Sant’Agata, fa dono del suo impegno e della sua piena disponibilità a che si effettuino tutti i lavori che necessitano per recuperare quest’albero monumentale.
Fu il Regno di Sicilia ad emettere, Il 21 agosto 1745, a firma del vicerè Corsini, i primi provvedimenti a tutela dei beni territoriali e ad istituire la prima organizzazione della tutela colturale sopra la città di Mascali per alberi di castagno la di cui smisurata grandezza stupisce, fra questi il Castagno dei Cento Cavalli e l’altro patriarca, il Castagno La Nave. Alberi che apportano celebrità al Regno per la loro rarità, occorre dunque una conservazione diligente. Da allora per il castagno La Nave cala un velo, sembra nascosto e passare nel dimenticatoio.
Oggi si fa appello per richiedere l’iscrizione al registro nazionale dei monumenti arborei per il Castagno Sant’Agata, visto che già il Castagno dei Cento Cavalli vi è iscritto. Altresì si richiede una maggiore tutela per la salute e il mantenimento degli stessi alberi, a tal fine è emblematico il gesto dell’apertura del cancello da parte del proprietario. L’arch. Leonardo Di Bella dell’Ufficio Tecnico del Comune di Mascali afferma che ha già avviato la procedura per l’iscrizione del Castagno Sant’Agata nel registro degli alberi monumentali. Molti cittadini sono consapevoli della presenza del Castagno La Nave, esemplare splendido che non ha fasti e leggende, rimasto sempre dignitosamente all’ombra del Castagno dei Cento Cavalli, ma lo percepiscono come una massa di verde dietro un muro a margine della via Taverna. Occorre aprire il forziere per dare luce e lustro al pregio di questo monumento arboreo, attualmente in sofferenza per cui occorre fare subito e fare bene. Pino Campo, intervenendo, fa emergere la necessità e l’urgenza di un intervento “curativo” sul castagno perché già presenta diverse criticità e parti del fusto che sono totalmente prive di vegetazione. L’ing. Casella si è rivolto ai presenti ringraziando tutti per l’impegno di recuperare questo monumento della natura. Come Proloco stanno operando per valorizzare il territorio, fra i cui valori c’è il Castagno La Nave. Tutti i convenuti che hanno preso la parola mettono in risalto che il recupero e la salvaguardia di questo monumento avranno effetti sulla valorizzazione e il buon uso del territorio.
Fulvio Viesi, castanicultore ed esperto curatore da più di un ventennio del Castagno dei Cento cavalli, conferma il valore straordinario di quest’altra antica e preziosa pianta, che rappresenta un punto di riferimento storico e culturale per la comunità. Ha potuto conoscere e apprezzare. Conoscere per valorizzare e conoscere per amare, non per sfruttare ma per fare buon uso di ciò che l’ambiente ci offre è la missione di quanti a vario titolo si occupano della natura sul territorio, da chi amministra a chi condivide i percorsi naturali, fino a chi accompagna a crescere le nuove generazioni. Dichiara anche che il castagno La Nave sarà inserito prossimamente nell’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, consolidando ulteriormente il prestigio della città di Mascali a livello nazionale. Altresì dichiara di mettere a disposizione tutta la sua competenza e professionalità nonchè tutto l’amore che lo contraddistingue per portare allo splendore che merita sua maestà il castagno.
Finiti i lavori della conferenza una delegazione con a capo il proprietario Grassi Bertazzi si reca sul posto a far visita al castagno. Si apre il cancello ed il Viesi inizia una ricognizione della pianta per poter fare una relazione da inviare alle autorità competenti per la richiesta delle dovute autorizzazioni a procedere. Così facendo si passa alla seconda fase: relazione tecnica già inviata in data 9 dicembre 2024 via pec al sindaco di Mascali, da girare alle parti competenti. Il sindaco di Mascali convoca la Giunta Municipale e con la delibera Reg. n°135 del 06 dicembre 2024 dà mandato alla V Area di porre in essere tutti gli adempimenti necessari e consequenziali per l’inoltro al Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana di una proposta per iscrivere il castagno Sant’Agata nell’elenco degli alberi monumentali. Il prossimo passo sarà la firma della convenzione con l’Associazione Tutela Marroni di Castione per la potatura di risanamento. Che la stessa associazione fornirà a titolo gratuito al comune di Mascali e al proprietario del suddetto albero, nel pieno rispetto dei tempi della natura, nel mese di marzo 2025.