Messina

Tonnellate di arsenico sotto la pioggia durante lo scavo della galleria Sciglio

Una quantità di arsenico, che supera di sette volte la soglia consentita, lasciata sotto la pioggia e non smaltita da Webuild, il consorzio che sta realizzando il tunnel della ferrovia tra Messina e Catania sotto la direzione dei lavori di Rfi. Preoccupati i residenti di Nizza che hanno formato un Comitato e chiedono un dialogo con Ferrovie e Istituzioni.

Per la sua realizzazione, la galleria ha richiesto la perforazione, nell’area ionica, dei monti peloritani, rocce nel nelle quali sono presenti vari metalli, e anche l’arsenico che trova svariate applicazioni ma che è noto come sostanza molto velenosa. Il fatto è che la natura di queste zone era conosciuta già in fase di progettazione ma ad oggi non esiste una soluzione per lo stoccaggio di materiale contaminato.

Il 30 settembre scorso, l’Arpa aveva rilevato una concentrazione di 120 microgrammi nel materiale di risulta accantonato nella zona dei lavori di traforo della galleria Sciglio, a Nizza di Sicilia, mentre, invece, le soglie consentite dalla legge sono di 20 nelle zone a destinazione verde e di 50 nelle zone a destinazione commerciale-industriale.

«Stiamo parlando di 14 mila tonnellate di terre e rocce da scavo con concentrazioni di arsenico superiori ai limiti stabiliti dalle concentrazione soglia di contaminazione lasciate all’aperto per mesi e sparse in tutto il territorio dalle piogge degli ultimi giorni» – si legge nell’esposto presentato in Procura da Giuseppe Lombardo, deputato regionale per Sud Chiama Nord e sindaco di Roccalumera, nel Messinese. «È questo che, a mio avviso –, denuncia Lombardo – ha esposto l’ambiente circostante, comprese le falde acquifere, a un potenziale inquinamento da metallo pesante, quale l’arsenico».

Rassicura gli animi Filippo Palazzo, il commissario straordinario per il nuovo collegamento ferroviario tra Palermo, Catania e Messina: «Siamo stati attenti – ha detto al Tgr Sicilia – non soltanto agli aspetti ambientali ma principalmente a quelli della salute sia dei lavoratori che dei cittadini. Infatti, le analisi effettuate sulla componente aria, acqua e terreno hanno già dato dei primi risultati rassicuranti In aria non vi sono tracce dell’inquinante che potrebbero dare fastidio alla salute umana”.

«Dagli esiti delle indagini il terreno oggetto delle analisi è stato classificato come rifiuto non pericoloso –. dice il presidente Antonino Pulejo – L’indagine condotta su metalli aerodispersi nella galleria ha riscontrato valori inferiori ai limiti previsti per la salute dei lavoratori. Allo stesso modo, per quanto alla salute pubblica, le concentrazioni rinvenute non originano rischi per la salute umana in caso di esposizione da inalazione di polveri. 

I riflettori non si spengono. Si resta vigili a Messina dove Antonio De Luca, deputato M5s all’Ars, ha chiesto urgenti verifiche all’Asp sul deposito di villaggio Unrra che ospita materiale dei vari cantieri di Giampilieri e Fiumefreddo.

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