Cultura

Terzo weekend del festival “Le Vie dei Tesori”

Andar per studi d’artista, conosciuti e inediti. E immergersi in quel mondo fantastico che è LUDUM, che oggi apre le porte della nuova sede a Catania e (soltanto) domani e domenica – 19 e 20 ottobre –  accoglierà i visitatori delle Vie dei Tesori: un museo della scienza che pare un cubo di Rubik a incastri, ad ogni faccia si cambia a colpi degli esperimenti più strani; un vero castello delle meraviglie per grandi e piccini, uno spazio di nuova generazione, dove le leggi della fisica e della matematica sono applicate alla vita di tutti i giorni. Siamo al terzo weekend del festival a Catania, e ci si immergerà nei tanti luoghi e esperienze che aprono le porte: partendo dagli studi d’artista, appunto, che sono una delle caratteristiche di questa edizione. Il percorso  per una volta va dalla cinta al centro storico, partendo dalla casa-museo del surrealista Jean Calogero a Aci Castello, cristallizzata al momento della morte del pittore vent’anni fa: il cavalletto accanto al letto, una tela a metà, il camice abbandonato. La visita è condotta dalla figlia che racconterà la storia del pittore, l’adozione di Parigi come seconda patria, il successo dei suoi quadri che piacquero tanto a Liz Taylor, Bing Crosby, Gregory Peck, Judy Garland e tanti altri. Sempre fuori Catania, a San Giovanni La Punta, meritano un passaggio le installazioni della Fondazione La Verde La Malfa; mentre arrivando in città una visita va fatta all’Atelier Lo Studio dove cinque artisti condividono spazio e idee, a San Giovanni La Punta. Un’altra esperienza da segnare in agenda è una sortita alla Società storica catanese – che già è un bel luogo da visitare, domenica dalle 16 alle 18, sarà una sorpresa anche per gli stessi catanesi – dove tre personaggi faranno rivivere Ettore Majorana, il fisico scomparso nel nulla nel marzo del 1938. Si incontreranno la madre del fisico, Dorina Corso che non si stancò mai di aspettarlo; il Nobel Enrico Fermi, e un vulcanico Leonardo Sciascia che cercherà di far luce su questa oscura sparizione.

 Le Vie dei Tesori conta il terzo e ultimo a Marsala, RagusaScicli, Noto, Carini e Sciacca, mentre Catania e Palermo continueranno fino al 3 novembre. Il festival è stato confermato nel calendario biennale degli eventi di grande richiamo turistico della Regione siciliana. Con Unicredit come main sponsor e l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) che collabora alla formazione degli studenti. Con Terre dei Tesori si può andare per cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.

LE VIE DEI TESORI A CATANIA. Il resto del programma è sempre straordinario. Tempo permettendo si entrerà di giorno e di notte sia nell’anfiteatro “nero” che sul camminamento di San Nicolò L’Arena; ci si perderà tra 290 mila volumi, incunaboli, codici miniati ed erbari secchi delle biblioteche Ursino Recupero; si scopriranno gli attrezzi da lavoro del secolo scorso al Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di un privato, Arturo Panascia; e la collezione di antiquariato e “piccole cose di buon gusto”, strumenti musicali (aerofoni, cordofoni, elettrofoni, idiofoni), cartoline illustrate al femminile, 135 orologi meccanici e antiche sveglie alla Fondazione Kalos. Altro giro, altra collezione privata: stavolta si tratta di finimenti e di carrozze del MUSCA, l’ex Istituto per l’Incremento ippico. Le chiese: solo sabato si visitanoSanta Maria di Gesù che è uno scrigno di preziose opere d’arte del Antonello Gagini e di Antonello da Saliba); la cripta del martire cristiano Sant’Euplio e l’ex Borsa Valori degli anni ’30, oggi Camera di Commercio. Nel weekend apertele Terme dell’Indirizzo e le Terme della Rotonda; poi Palazzo degli Elefanti; l’Istituto Ardizzone Gioeni con il suo chiostro neogotico; il fossato di castello Ursino, il fascino bizantino della Cappella Bonajuto e il nuovo allestimento multimediale del Museo Vincenzo Bellini. Andar per antiche residenze: partendo dall’amatissimo Palazzo Scuderi Libertini, poi palazzo Asmundo di Gisira divenuto albergo di charme, Palazzo della Cultura restaurato; e c’è l’ex industria delle calzature EGA, 850 metri quadrati, su tre livelli in stile Decò, che nasconde 105 gradini e un passaggio segreto verso il teatro Dusmet e la chiesa bombardata e recuperata, del complesso San Filippo Neri. Sali e trovi Terrazza Agata, da dove si abbraccia una porzione di città.

Tra le ESPERIENZE, si andrà a far visita a mastro Alfredo Guglielmino che alla bottega Cartura ha creato un Cartour di impalpabili delicatezze di carta. Sull’Etna (sempre tempo permettendo) si sale per raggiungere Gjmàla, l’allevamento di dromedari (e tante altre bestie rare); l’azienda agricola Due Palmenti di Pedara dove vi inviteranno a un déjeuner sur l’herbe tra gli aromi.

Alla vicina ACIREALE  si deve dedicare la domenica, quando apriranno (dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30) la biblioteca Zelantea con il suo patrimonio di 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; il Museo del Carnevale dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri; il Museo sull’Opra, vi spiegheranno che proprio i pupi di Acireale sono diversi sia dai catanesi (più alti) che dalle palermitani (più bassi); e Palazzo Martino Fiorini, tra affreschi e antichi cimeli di famiglia, con la terrazza che domina tetti e campanili. Per appassionati ma non solo, il complesso termale e le fornaci del sito archeologico di Santa Venera al Pozzo.

Curiosità, foto, le schede per approfondire ogni luogo o esperienza e i coupon da acquistare: tutto sul sito www.leviedeitesori.com.

PER PARTECIPARE a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro per un singolo ingresso. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile; per le passeggiate, un coupon da 8 euro. Consigliata la prenotazione su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail un codice QR da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampato. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando  la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi possono scrivere a info@leviedeitesori.it.

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