Cinema

XVI edizione di Corti in Cortile: vince Wasted

And the winner is… Wasted. La tanto attesa proclamazione del vincitore della XVI edizione di Corti in Cortile, il Cinema in breve, Festival internazionale di cortometraggi edizione 2024, nel Palazzo della Cultura di Catania è stata pronunciata. Wasted ha vinto il premio come Miglior Cortometraggio, del registaTobia Passigato.

Il Festival, sotto la direzione artistica di Davide Catalano, inserito nella rassegna Catania Summer Fest 2024 e co-organizzato dall’Associazione Visione Arte, dal Comune di Catania e riconosciuto e finanziato dall’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, quest’anno ha avuto anche il patrocinio dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e di Giffoni.

Forte del successo della passata edizione, si è svolto anche quest’anno, nel corso della manifestazione, il Film Market, il primo networking per gli operatori dell’industria del cinema del Sud Italia, un’opportunità reale, per tutti gli operatori dell’industria cinematografica e per gli aspiranti tali, di entrare in contatto con chi lavora in quest’ambito, sia esso la distribuzione, la produzione, il product placement, i finanziamenti pubblici o la scrittura per il cinema. I cortometraggi pervenuti sono stati più di 100 cortometraggi. La ventina prescelta è stata proiettata  nel corso delle serate del 13, 14 e 15 settembre e votati sia dalla giuria popolare degli astanti che da una speciale giuria di qualità.  La manifestazione è stata realizzata sotto la direzione artistica di Davide Catalano e la vice- direzione artistica di Ivana Mette. Le tre serate sono state condotte dall’istrionico Antonello Musmeci, conduttore, doppiatore, vocista e giornalista siciliano.

“Il festival è quasi maggiorenne- ha esordito Davide Catalano–  è stata una bella sfida anno dopo anno, ma ci siamo riusciti. Quest’anno, abbiamo voluto trattare argomenti ancora più seri con l’esperta psico – sessuologa Basile dedicati ai genitori su come gestire i figli dinnanzi a situazioni legate al sesso sui social. Il market che organizziamo ogni anno, mettendo a confronto produttori, distributori, film maker, registi è stato molto proficuo – continua Catalano – inoltre il cinema indipendente,  le criticità, esperienze e progetti futuri. E possiamo vantare grandi nomi quali Stracult live giovedì sera, presenza molto bella con la presenza di Marco Giusti, di Aurora Quattrocchi, di Guia Jelo, di Stefano Raffaele, autore televisivo. Sono stati proiettati dei video che ricordano il cinema in uno scenario molto interessante. La ciliegina sulla torta – commenta il direttore artistico – è stata Aurelio Grimaldi, che riceverà il premio alla carriera. Siamo felici di premiarlo perché lo merita, è un regista eccezionale, che ha trattato argomenti sociali molto interessanti. Corti in cortile è nato proprio in questo luogo. A me piacciono i cortometraggi nei cortili, immaginavo una volta di fare una edizione qui con i vestiti stesi, con le mollette, con i lacci all’antica, ma non l’ho mai fatto. Chissà un giorno. A me personalmente – conclude Catalano – piacciono i cortometraggi che parlano del contesto sociale della nostra Sicilia, che valorizzano la bellezza e il territorio e apprezzo tantissimo quando i registi usano una narrazione delicata per affrontare e rappresentare tematiche difficili”.

Aurelio Grimaldi sabato sul palco ha ricevuto il Premio alla Carriera, ha raccontato gli esordi della sua carriera cinematografica, intervistato da Stefano Raffaele.

“Chi ha la fortuna di fare il regista e lo scrittore non deve aspettarsi di cambiare il mondo, ma di essere un testimone del suo presente. Sono una persona di una certa età, sono nell’ultima fase della mia vita, i registi per fortuna campano molto a lungo, spero ancora di poter raccontare altre storie. Io avevo il sogno di lavorare nelle scuole carcerarie. Per un caso fortuito si liberò un posto, l’ho scelto e da lì sono diventato insegnate, dopo scrissi il libro Mary per sempre e sono entrato nel mondo del cinema dalla porta principale, come dice il mio amico Marco Risi, ho avuto molta fortuna. Io non ho frequentato scuole di cinema. Dopo arriva Ragazzi fuori e Marco Risi mi promuove sceneggiatore di questo film. Vinco anche il Premio Solinas. Nel giro di tre anni mi sono successe una valanga di cose positive”.

La motivazione del Premio alla Carriera ad Aurelio Grimaldi:

Ad Aurelio Grimaldi, uno dei registi più autorevoli e coraggiosi del cinema italiano, ha orientato la sua macchina da presa verso i rioni palermitani e nelle periferie più degradate per parlare di emarginazione e disagio giovanile. Ha parlato di mafia e di storie col filo spinato. Con il Delitto Mattarella ha saputo raccontare meglio di chiunque altro uno degli assassini più eclatanti di quella Palermo in bianco e nero che ha insanguinato il capoluogo siciliano agli inizi degli anni ’80. Grimaldi è un fuori classe, raffinato e sensibile, che usa il cinema come archivio di memoria e cassa di risonanza per circostanziare fatti e avvenimenti che altrimenti sarebbero dispersi dal tempo e dalla memoria.

La giuria di esperti

A giudicare i corti di quest’anno, una giuria d’eccezione, costituita  da operatori del settore, docenti, esperti di comunicazione e operatori del comparto cinematografico. Presidente di giuria Cateno Piazza, Presidente di FCS – Coordinamento Festival del Cinema in Sicilia, affiancato da Sabina Murabito, responsabile della Film Commission Comune di Catania, Antonio Chiaramonte, produttore cinematografico della società di produzione Cinemaset, Stefano Raffaele, autore della trasmissione Stracult, Vincenzo Di Silvestro, musicista/violinista/compositore/cantautore, Antonio Mannino, Direttore Artistico di Etna Comics, Marta Limoli, attrice e autrice, Simone Dei Pieri, Direttore Artistico del Catania Book Festival e Patrizia Schiavo, distributore cinematografico estero della società di produzione Cinemaset.

Edizione Corti in Cortile 2024

Novità dell’edizione 2024 è la proposta di numerosi e interessanti eventi collaterali la proiezione dei cortometraggi in concorso, accomunati dal tema dell’inclusività; è stato il caso, ad esempio, dell’incontro e dibattito sui migranti tenutosi  all’Auditorium Concetto Marchesi di Palazzo Platamone. Frutto della collaborazione con Refugees Welcome Italia, organizzazione indipendente che promuove la mobilitazione dei cittadini e delle cittadine per favorire l’inclusione sociale di persone rifugiate e migranti, con la proiezione del cortometraggio Mångata della regista Maja Costa (già vincitore a Corti in Cortile 2023 per la Miglior Regia) e di Boza or die di Alessio Genovese, cui è seguito un dibattito (moderato da Andrea Rabbito – professore ordinario di Cinema, fotografia e televisione presso l’Università degli Studi di Enna “Kore”- e Davide Catalano) alla presenza del Professore Cataldo Salerno – Presidente dell’Università degli Studi di Enna “Kore” -, di Ahmed Osman – Responsabile Attivismo Refugees Welcome Italia ETS -, di Ismail Adams – Attivista RWI/Gruppo territoriale Catania – e della regista Maja Costa. Hanno completato gli interessanti eventi collaterali, infine, la speciale serata Stracult dedicata al cinema siciliano con Guia Jelo, Aurelio Grimaldi, Aurora Quattrocchi e Alfio D’Agata e moderata da Marco Giusti e Stefano Raffaele, lo spettacolo transmediale Rageen vol. I degli Okiees – cui ha partecipato anche Pippo Delbono -, il dibattito, incentrato sulla serie TV Sex Education e l’incontro/talk con Danilo Arena attore tra l’altro di Vanina – Un vicequestore a Catania, Il Cacciatore e Comandante, che per l’occasione ha firmato le copie del suo ultimo lavoro come cantautore, Lettere mai spedite.

I cortometraggi vincitori

Wasted: Miglior Cortometraggio di Tobia Passigato, cui è stata riconosciuta la straordinaria capacità di raccontare con ironia e sana leggerezza il tema dell’inquinamento ambientale, mettendolo in parallelo con la tematica dell’alienazione esistenziale in una messa in scena originale capace di coinvolgere e far riflettere. Al vincitore dell’edizione 2024 di Corti in Cortile, il Cinema in breve è andato un anno di distribuzione su Prime Video e uno stage in una casa di produzione tra quelle aderenti quest’anno alla manifestazione.

Il premio per la Miglior Sceneggiatura è andato a Mercato libero, scritto e diretto da Giuseppe Cacace, per aver messo in scena un racconto di vita reale e per la capacità di intrecciare dialoghi brillanti, credibili, divertenti e dai risvolti inaspettati.

Olga Torrico ha invece vinto il premio per la Miglior Regia con Chello ‘ncuollo, per essere stata capace di creare un contrasto tra le venature neorealiste del racconto e una messa in scena poetica e romantica, raccontando uno scorcio dell’Italia di provincia in una cornice familiare.

Ad aggiudicarsi il premio come Miglior Attore è stato Pino Calabrese, protagonista di Mercato Libero, per aver interpretato in modo brillante e ironico un personaggio che ribalta la propria sorte di vittima di telemarketing in arguto carnefice di operatori, donando una performance leggera, coinvolgente e divertente.

Miglior Attrice Ira Fronten, che in Ignoti ha perfettamente interpretato, muovendosi su molteplici registri emozionali, una donna ingabbiata in una realtà claustrofobica la cui unica via di fuga è l’illusione di un riscatto sociale attraverso la televisione.

Massimiliano Mechelli si è invece aggiudicato il premio per la Migliore Musica e Colonna Sonora per il corto Nostos, grazie alla sua capacità di amplificare attraverso la musica l’emozione e la profondità della storia e delle immagini, arricchendo così l’esperienza dello spettatore.

Il premio per la Miglior Fotografia, infine, è stato attribuito al cortometraggio Ogham di Alan Hopkins, per aver conferito le giuste tonalità fotografiche a sostegno del racconto, riuscendo a dare profondità e pathos all’intero film. Menzione speciale per Cocci, di Agnese Fallongo, corto interpretato magistralmente da Milena Vukotic.

Articoli correlati

Back to top button