La sposa fantasma
Quando si muore si lascia per sempre questo mondo?
Che cosa c’è dall’altra parte?
E’ possibile ritornare?
Queste sono alcune delle domande che l’uomo si è sempre posto nell’illusione di poter ingannare la morte con la speranza di una vita ultraterrena.
Domande senza soluzione, che invece trovano una risposta nella tradizione popolare siciliana che, narrando storie di case infestate e di fantasmi, conferma una radicata credenza nell’esistenza di una vita dopo la morte fisica.
Sono tante le storie tramandate ma ce ne è una che circola da tempo nei racconti sussurrati dei nostri nonni poco prima di addormentarsi.
Una storia che fa venire i brividi perché non racconta solo di una presenza ma anche della sua reincarnazione.
Si narra che a Catania di notte, un tempo lontano, si aggirava il fantasma di una certa Margherita La Lumia che viene ancora oggi ricordata come la “sposa fantasma”.
Una notte, Francesco Stramondo, un giovane catanese dedito a trascorrere le sue serate nei locali della città, mentre rientrava a casa, dopo essersi divertito con gli amici al “Caffè Concerto”, sobbalzò all’interno della sua carrozza.
Il vetturino aveva bloccato di colpo i cavalli e aveva arrestato la loro corsa.
Francesco incuriosito si sporse fuori per chiedere spiegazioni, ma fu colpito dalla vista di una giovane fanciulla. Era vestita di bianco e gli tendeva una mano per chiedergli un passaggio.
Folgorato dalla sua bellezza, non si chiese che cosa ci facesse una ragazza in piena notte in quella stradina semibuia, ma scese immediatamente e la raggiunse per aiutarla.
Pioveva a dirotto e lei tremava per il freddo.
Non appena la raggiunse ammirò il suo viso angelico, contornato da lunghi capelli biondi e illuminato da due grandi occhi verdi.
Immediatamente si tolse il mantello e la avvolse in modo da proteggerla e riscaldarla.
Poi le offrì la sua carrozza per riportarla a casa.
La giovane accettò e gli disse che abitava in via Crociferi.
Lungo il tragitto rimasero l’uno accanto all’altro senza parlare, ognuno chiuso nel proprio turbinio di emozioni, ma quando giunsero davanti al portone, Francesco ebbe il coraggio di chiederle il suo nome.
Lei lo guardò intensamente con i suoi grandi occhi verdi e, dopo qualche attimo di silenzio, gli rivelò di chiamarsi Margherita.
Lui, totalmente affascinato dalla sua presenza e dalla dolcezza della sua voce, la fissò con dedizione fino a che entrambi, si resero conto di essere attratti l’uno dall’altro.
Soggiogati da una imperiosa passione amorosa, si avvicinarono e si baciarono appassionatamente a lungo.
Il tempo sembrò fermarsi, ma poi dovettero separarsi e ritornare ognuno a casa propria.
Però Francesco, non riuscendo a dimenticarla, non appena si fece giorno, immediatamente ritornò in via Crociferi, davanti il palazzo della donna misteriosa che lo aveva fatto innamorare perdutamente.
Con la scusa di dover riprendere il mantello, bussò con decisione.
Ma con sua grande delusione non gli aprì Margherita, ma il padre di lei, il barone La Lumia.
Questi lo fece entrare e, una volta accomodati, ascoltò, con attenzione, le parole del giovane e del suo incontro con la figlia.
Dopo un lungo momento di silenzio, alzò gli occhi su di lui e gli rivelò che sua figlia era morta due anni prima.
Francesco protestò incredulo e si rifiutò di credergli pensando che il padre si opponesse al loro amore.
Il barone per confermare le sue parole, condusse Francesco in cimitero davanti alla tomba di Margherita su cui Francesco vide il suo mantello poggiato e accanto una fotografia che ritraeva Margherita in abito da sposa.
Francesco ritornò a casa distrutto dal dolore e, per diversi anni, visse rinchiuso in casa non riuscendo a sopportare di non poter più rivedere la sua amata.
Solo molto tempo dopo si sposò ed ebbe delle figlie.
Ma l’ultima era di una bellezza straordinariamente somigliante a Margherita con gli stessi capelli biondi e occhi verdi.
Parenti e amici nel vederla così simile, impressionati, cominciarono a credere che la ragazza fosse proprio la reincarnazione della defunta.
Margherita, in forza della potenza del loro amore, era ritornata in carne e ossa nelle sembianze della figlia, pur di poter stare accanto all’uomo che aveva amato solo per una notte.