Nuovi equilibri in Sicilia: si tratta di rimpasto?
Il presidente della Regione, Renato Schifani, intervistato dal direttore di Tgs Marco Romano ha tracciato un bilancio dell’attività del suo governo, soddisfatto della crescita dei consensi dopo due anni di legislatura.
Alla luce del risultato elettorale, i nuovi equilibri con gli altri partiti della coalizione cambieranno gli equilibri all’interno del governo o no?
“Gli equilibri non cambieranno alla luce di questo voto, perché ubbidiscono al risultato elettorale del 25 settembre 2022. Questa giunta ha lavorato bene, abbiamo portato a casa dei risultati e continuerà a rispecchiare la volontà degli elettori”.
Ma quanto tempo passeremo a parlare di toto-assessori e quando torneremo a parlare di problemi concreti?
“Mi auguro che la telenovela del rimpasto non ci sia e che prima dell’estate, se ci deve essere il reset della giunta, si realizzi compatibilmente alle esigenze del governo e alla pazienza dei cittadini e del sottoscritto”
Forza Italia trionfa nella competizione all’interno del centrodestra siciliano contro Fratelli d’Italia. La vittoria conferma il partito come polo dei moderati in vista delle Regionali del 2027, con Renato Schifani e i berlusconiani al comando di una galassia centrista ex democristiana. Tuttavia, i meloniani non riescono a ottenere la leadership tanto agognata.
I numeri sorprendono, con Forza Italia che supera le aspettative conquistando il 23,7% in Sicilia, ben oltre la media nazionale. Fratelli d’Italia si ferma invece al 20,1%, mentre la Lega sorprende raggiungendo il 7,4%.
Il centrodestra ottiene la maggioranza necessaria per governare la Regione, mentre il centrosinistra (Pd, grillini, Alleanza Verdi Sinistra e Libertà) si posiziona al 42%, evidenziando difficoltà nell’aggregarsi in una coalizione vincente.
Il Pd fallisce nel tentativo di superare il centrodestra, mentre i grillini si confermano come forza principale del centrosinistra in Sicilia. Tuttavia, il risultato non soddisfa le aspettative, nonostante la presenza di Giuseppe Conte in campagna elettorale.
Inoltre, il crollo di Cateno De Luca e dei renziani indica un’erosione del consenso e dell’appeal delle principali coalizioni in vista delle prossime elezioni. La capacità di aggregare queste anime politiche rimane dunque una sfida aperta per entrambi i schieramenti.