Fondazione Gesualdo Bufalino, è iniziato il festival culturale “L’ingegnere di Babele”
Sotto il cielo stellato di Comiso, ha preso il via la quarta edizione del festival culturale “L’ingegnere di Babele”, un evento che ogni anno richiama l’attenzione sullo straordinario scrittore Gesualdo Bufalino e la sua opera, organizzato dalla Fondazione Gesualdo Bufalino. Anche quest’anno il festival si prefigge di esplorare i diversi linguaggi creativi e le loro contaminazioni, ispirandosi ai testi dell’autore siciliano ma che ha conquistato la ribalta europea.
Il primo appuntamento del festival, il monologo teatrale “Viaggio in Sicilia”, tratto da “La luce e il lutto” di Bufalino, ha visto protagonista l’attore e regista Alessandro Romano, accompagnato dalle melodie della chitarra e delle percussioni di Andrea Iozzia. Romano ha catturato il pubblico con la sua interpretazione intensa e coinvolgente, evocando la profonda connessione tra il viaggio e la scoperta di sé stessi.
Il presidente della Fondazione, Giuseppe Digiacomo, ha aperto la serata evidenziando gli obiettivi del festival: “In questo contesto culturale la Fondazione continua con il suo duplice progetto di divulgazione e rilettura dell’opera bufaliniana a confronto con altri linguaggi contemporanei. Invitiamo tutti a partecipare ai vari appuntamenti in programma, curati con il supporto del comitato scientifico presieduto dal prof. Nunzio Zago”.
Anche il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, ha sottolineato l’importanza del festival per la comunità: “Questo festival non è solo un tributo a un grande scrittore come Gesualdo Bufalino, ma anche un’opportunità per riscoprire i suoi scritti, il suo linguaggio complesso che ci invita all’attenzione e alla riflessione ma anche le nostre radici culturali stimolando un dialogo creativo che coinvolga tutte le generazioni”.
Tornando allo spettacolo “Viaggio in Sicilia”, l’autore, interprete e regista Alessandro Romano ha parlato del lavoro sviluppato, che parte “La luce e il lutto” ma che unisce anche altri scritti di Bufalino verso un percorso che porta all’analisi anche della propria esistenza, tra memoria e scoperta. “Del resto, come diceva Bufalino – ha evidenziato Romano – capire la Sicilia per un siciliano significa capire se stesso. Ecco che viaggiare s’apparenta alle due più esclusive ed esaltanti esperienze dell’uomo: amare e creare, se poi il luogo da visitare è l’Isola, ombrosa e lucente, gremita di vita e di morte, crogiolo di razze e crocevia di secoli, il viaggio in Sicilia è un esame senza confronto. I testi di Bufalino risultano sempre permeati da un unico comune denominatore: la memoria, il ricordo, il senso della morte. Il viaggio come avventura esistenziale, e una Sicilia fra luce e lutto”. Il festival culturale “L’ingegnere di Babele” proseguirà fino al 7 luglio con una serie di eventi imperdibili. Venerdì 28 giugno, alle ore 19.00, ci sarà un omaggio al maestro fotografo Giuseppe Leone, recentemente scomparso, con una straordinaria mostra dal titolo “Immagini per Cento Sicilie”. La mostra, che si terrà nei locali della Fondazione, esporrà le più belle foto di Leone, documentando la sua collaborazione con Bufalino, culminata nella pubblicazione dell’antologia “Cento Sicilie” nel 1994. L’edizione di quest’anno del festival “L’ingegnere di Babele” si preannuncia quindi come un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della cultura e della letteratura, confermando ancora una volta l’importanza di Comiso come centro di produzione e diffusione culturale. Questa quarta edizione del festival culturale gode del contributo pubblico dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, del Comune di Comiso, della Camera di Commercio del Sud Est e delle sponsorizzazioni della Banca Agricola Popolare di Ragusa e di Agriplast di Vittoria. Tutti gli eventi si svolgeranno a Comiso, presso il loggiato della Fondazione Gesualdo Bufalino, in Piazza delle Erbe 13. L’ingresso agli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti. Info al numero 0932712273 e sul sito web www.fondazionebufalino.it.