La letteratura mondiale
Il filosofo greco Democrito diceva che il saggio è cosmopolita ossia “cittadino del mondo”. Sulla base di questa sua intuizione i filosofi – quasi sempre – ritengono di essere un’unica comunità transnazionale e globale. Spesso anche gli artisti hanno espresso il medesimo pensiero. Affine a queste due visioni dei filosofi e degli artisti è l’idea di repubblica delle lettere, con cui si vuole affermare che anche gli scrittori, i drammaturghi e i poeti fanno parte di una comunità politica del sapere.
Usualmente la letteratura, però, è sempre collegata ad una lingua nazionale o al massimo ad una lingua franca come il greco o il latino. Mentre la filosofia e l’arte tendono ad essere universali e globali, la letteratura spesso viene percepita come l’espressione di una lingua e di una cultura particolare. La repubblica delle lettere tende a superare questi particolarismi.
Solo con Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) si comincia a parlare in modo molto più preciso di “letteratura mondiale” o Welt-literatur. Nel pensiero di questo grande scrittore, filosofo e scienziato questo concetto assume un valore e un’importanza particolare perché tutta la sua produzione letteraria è profondamente influenzata da autori non tedeschi. Goethe ammirava profondamente Dante e Manzoni. Ha scritto un’opera su Torquato Tasso. Compì un lungo viaggio in Italia. Quando giunse in Sicilia, visitò Palermo, Segesta, Agrigento e Catania. Salì anche sull’Etna. Era anche un profondo conoscitore della cultura greca e romana. Ammirava Shakespeare, la letteratura inglese e la letteratura francese. Provava grande interesse per la letteratura russa. Goethe riteneva che tutti i popoli esprimessero una comune aspirazione alla poesia. Sosteneva, altresì che, nelle differenti lingue ed epoche, ogni popolo partecipa con la propria letteratura a qualcosa di comune e che caratterizza tutta l’Umanità. Questo deposito condiviso può essere definito come letteratura mondiale.
Le idee di Goethe hanno notevolmente influenzato numerosi studiosi europei e americani che soprattutto nell’ultima parte del XIX secolo e a più riprese durante tutto il XX secolo hanno riflettuto sull’esistenza della letteratura mondiale. Nei primi anni Trenta del XX secolo, in Unione Sovietica è stato fondato l’Istituto Gorki per la letteratura mondiale strettamente connesso con l’Accademia delle Scienze. L’Istituto è attivo ancor oggi, anche dopo la fine dell’Unione Sovietica.
Presso l’Università di Harvard esiste un Institute for the World Literature. L’università di Leeds ha un suo Centre for World Literatures. Un discreto numero di studiosi pubblica saggi, articoli, manuali sulla letteratura mondiale. Esiste anche una collana intitolata Landmarks of the World Literature che raccoglie Dante, Chaucer, Puskin, Beckett, Goethe e molti altri. Talvolta sono pubblicati voluminosi tomi che sono l’antologia di passi o di intere opere della letteratura mondiale. Alcune case editrici pubblicano dei dizionari e delle enciclopedie in cui sono catalogati o le principali opere o gli autori “mondiali”.
L’UNESCO ha elaborato un catalogo delle opere più rappresentative dell’Umanità e ha finanziato le loro traduzioni in varie lingue. Questa organizzazione internazionale è stata determinante, ad esempio, per la riscoperta e la diffusione delle opere di Jan Amos Komensky detto Comenio, uno dei fondatori della pedagogia moderna. A partire dagli anni Sessanta del XX secolo c’è stata una rinascita degli studi su questo pedagogista, filosofo e riformatore.
La letteratura mondiale si fonda sull’idea che ci sono alcune opere comuni a tutta l’umanità o per la loro antichità o per il loro valore artistico (i poemi omerici, la Bibbia, i Veda, l’Inno al Sole di Akhenaton, l’Edda, il poema di Gilgamesh, le tragedie e le commedie greche e latine, Confucio, le Avesta, ecc.). Inoltre, alcuni studiosi tengono a sottolineare come alcune opere letterarie più recenti abbiano travalicato i confini nazionali e siano state lette e ammirate anche in tempi e luoghi molto lontani da quelli di partenza (la Divina Commedia di Dante, le tragedie e le commedie di Shakespeare, i romanzi di Tolstoj e Dostoevskij, il Don Chisciotte di Cervantes, El cid, i romanzi di Goethe, L’inno alla gioia di Schiller). Certe opere non sono il patrimonio esclusivo del loro autore o della cultura o della lingua in cui furono scritte, ma qualcosa di comune anche ad altre comunità. Infine, un’ulteriore argomentazione a sostegno della letteratura mondiale viene dal fenomeno della globalizzazione e da internet. Alcuni autori contemporanei (da Salman Rushdie a Paulo Coelho, a Gabriel Garcia Marquez) vengono diffusi rapidamente in più stati o a livello globale grazie alla rete internet.
Ci sono effettivamente delle opere letterarie che nessun cittadino del mondo vede come patrimonio di una sola lingua o cultura particolare, ma come un patrimonio collettivo. In questo modo, il lettore italiano che ha letto Ugo Foscolo non considera la produzione di Goethe come qualcosa di straniero o di germanico. Qualcosa di simile accade a chi legge la Divina Commedia in altri stati europei. La profondità di certe pagine dell’ortodosso Dostoevskij sono lette e ammirate con infinita devozione anche da cattolici e protestanti. I libri di M. K. Gandhi o le poesie di Rabindranath Tagore che provengono dall’India e dall’Oriente sono patrimonio comune anche dei lettori che vivono in Occidente.
Il concetto di Letteratura mondiale è estremamente importante sia dal punto di vista culturale sia anche in una prospettiva di carattere pedagogico. Può essere considerato uno dei tasselli di un nuovo umanesimo globale, la rete comune su cui edificare una nuova pedagogia e permettere a tutti di essere consapevoli cittadini del mondo. Tale approccio non è esente da limiti e difetti, ma ha sicuramente una sua importanza se viene posto in opposizione all’esclusivismo e all’intolleranza culturale. La negazione assoluta della Letteratura mondiale è nei roghi di libri e delle biblioteche che sia nei secoli passati e purtroppo ancora oggi sono praticati in tutto il mondo. La nuova prospettiva aperta dalla Letteratura mondiale è, in conclusione, un terreno aperto di riflessione critica, culturale, sociale e cosmopolitica.
Institute for World Literature (https://iwl.fas.harvard.edu/)
Istituto Gorki per la Letteratura Mondiale (https://imli.ru/)
Centre for World Literatures (https://ahc.leeds.ac.uk/centre-world-literatures-0)