Le maestranze acesi nella ricostruzione della città ad opera della famiglia Amico
Le maestranze acesi nella ricostruzione della città ad opera della famiglia Amico, al centro di una conferenza stampa in programma il 23 febbraio nei locali della Sala Stampa Vito Finocchiaro del Palazzo di Città di Acireale. A promuovere l’incontro dal titolo “L’architettura del ‘700: mastri, ingegneri, architetti per le terre di Aci”, è la ricostituita SiciliAntica, sede di Acireale. La prestigiosa istituzione svolge un’importante funzione di ricerca, conoscenza, valorizzazione e promozione culturale nel territorio acese.
La città jonica in seguito al terremoto che nel 1693 sconvolse tutta la Sicilia sud-orientale, subì ingenti danni sia in termini urbanistici, con i due terzi di edifici crollati, che in termini di perdite umane, con ben 793 vittime. Il processo di ricostruzione coinvolse il ceto nobiliare e quello imprenditoriale, che si avvalsero della collaborazione con la famiglia di architetti Amico e del pennello di Paolo Vasta.
“La conferenza rappresenta il secondo evento organizzato dal ricostituito gruppo di SiciliAntica, sede di Acireale e Comuni delle Aci, dopo la mostra collettiva sul barocco acese, svoltasi dal 2 al 13 gennaio 2024 presso Palazzo di città, sala Zelantea. È in linea con quanto rappresentato nella collettiva stessa. Quantunque approfondisca le importanti opere architettoniche realizzate nel corso del settecento dai rappresentanti della famiglia Amico, che hanno avuto un ruolo rilevante come tecnici, nel processo di rinnovamento e trasformazione delle architetture e della struttura urbanistica territoriale nel corso del XVIII secolo, dopo il tremendo terremoto del gennaio 1693. Il capostipite degli Amico, è mastro Antonino, le cui orme professionali vengono seguite da Paolo Amico che nel 1752 riceve la patente di ingegnere della Regia Corte. Paolo Amico ha svolto un’attività molto intensa e quasi pervasiva in tutti i cantieri che ricostruiscono edifici e chiese di un certo rilievo. Paolo Amico sarà affiancato dal nipote Antonio Scalia e poi dal figlio Antonino, che copriranno rispettivamente le cariche di Architetto e di Machinarius della Città. Si tratta di uno studio originale svolto dall’insigne professore Eugenio Magnano di San Lio, professore associato presso la S.D.S. di Architettura dell’Università di Catania, con sede a Siracusa. L’augurio è che lo studio approfondito dal professore Magnano di San Lio possa dare luogo, al più presto, ad una meritata pubblicazione”, dichiara Silvana Cardì, Presidente della Sede di Acireale SiciliAntica e Comuni delle Aci.