Cinema

“Rino Nicolosi, il Presidente dei Siciliani”, la proiezione del docufilm riproposta a Acireale

Rino Nicolosi, il Presidente dei Siciliani: la proiezione del docufilm di Marcello Trovato, riproposta ad Acireale nell’ambito delle iniziative culturali organizzate dal Circolo Universitario di Acireale. La sala stampa intitolata a Vito Finocchiaro, nei locali del palazzo di Città di Acireale, ha accolto, pochi giorni fa, un gremito pubblico per l’evento ad hoc offerto da una realtà socioculturale tra le più impegnate nel territorio etneo.
Nel programma del Circolo prendono un posto speciale le attività culturali, oltre alle proposte di interesse generale già consolidate e che hanno riscosso un alto indice di gradimento.
n una logica di rete e di sistema, basata sui valori culturali o altre espressioni artistiche, che conferiscono all’associazione grande rilievo in qualità di centro permanente di vita sociale, l’iniziativa si inserisce nell’ampia offerta di eventi quali occasioni di aggregazione all’ insegna della promozione culturale.
Assolutamente interessante per il modo semplice, chiaro ed elegante con cui ha trattato l’argomento, è stato l’intervento iniziale del professore Antonino Blanco, presidente del Circolo Universitario di Acireale. Ha introdotto l’incontro il regista Marcello Trovato che per l’occasione ha ricordato l’imminente proiezione del film nella sede dell’Assemblea Regionale Siciliana a Palermo.
Proposto in primo piano con la proiezione della pellicola dedicata, Rino Nicolosi fu presidente della Regione siciliana dal 1985 al 1991. Nicolosi promotore di una politica innovativa, con una rara capacità di gestione e programmazione pragmatica, attuò iniziative che coinvolgevano la Sicilia, in una visione internazionale.
Di questa straordinaria facoltà umana e politica, nella pellicola si fanno portavoce illustri personaggi che ne celebrano l’impegno politico e la personalità:
“Quando sono stato presidente della Regione il riferimento con lui era una costante: aveva inaugurato una pagina nuova”,dichiara il ministro Nello Musumeci.
E il notaio Carlo Zimbone nella pellicola a ricorda la sua lunga lotta antimafia: “Per me è stato un grande onore aver dato una testimonianza diretta del coraggio nel suo impegno, in un periodo, quello precedente le stragi, in cui addirittura si negava l’esistenza del fenomeno a Catania”.
Sullo schermo Fulvio Frisone, testimonial della legge sulle opportunità ai disabili. «Una volta mi disse: “La politica è la scienza dell’impossibile” – ricorda Frisone, testimone della legge sulle opportunità ai disabili.
“Io Nicolosi non l’ho conosciuto, ma vivendo qui da dodici anni ne ho sempre sentito parlare, soprattutto con entusiasmo, ma talvolta anche in maniera critica”, confessa il vescovo Nino Raspanti.
Coinvolti nella pellicola con pregevoli testimonianze, Giovanni Burtone, Pierluigi Castagnetti, il magistrato Sebastiano Ardita, l’avvocato Seby Leonardi, e tanti altri ancora.
Ricordati nella pellicola molti eroi saliti agli altari della gloria, i quali, seppur consapevoli dei rischi personali, hanno ingaggiato una strenua lotta all’ organizzazione mafiosa. Parliamo di Piersanti Mattarella, assassinato da Cosa Nostra nel 1980 durante il suo mandato; Libero Grassi, imprenditore ucciso dalla mafia nel 1991per opposto resistenza ad una richiesta di pizzo; Giovanni Falcone, il magistrato ha perso la vita nella strage di Capaci; Don Giuseppe Puglisi, ucciso dall’organizzazione mafiosa nel giorno del suo 56º compleanno a causa del suo costante impegno evangelico e sociale.
Non poteva mancare un focus dedicato all’ accorato appello di Papa Giovanni Paolo II. Ricordato come l’invettiva contro la mafia, la celebre scomunica ai mafiosi nella Valle dei templi, nel 1993, non è solo la risposta alla volontà stragista di Cosa Nostra, ma un appello alla conversione.
Singolare ed innovativo è il dialogo metaforico tra Mafia e Madre terra. La forza espressiva del linguaggio, volutamente concettuale, dona alla rappresentazione una dimensione profetica.
L’approccio dialogico, su un testo poetico di Marcello Trovato, è magistralmente interpretato dagli attori Rossella Caramma e Agostino Zumbo, rispettivamente la Mafia e la Sicilia. Assente per motivi professionali, Zumbo ha fatto pervenire i saluti tramite un messaggio video registrato.

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