Eccellenze

Trenta metri in apnea sotto il ghiaccio: l’impresa è di un atleta paraolimpico siciliano

Trenta metri in apnea sotto il ghiaccio: è siciliano l’atleta paraolimpico che compie l’impresa. Il suo è un record mondiale: con un lastrone di 30 cm sopra la testa a un’altitudine di 2019 metri, Fausto Firreri chiude la sua prova nuotando a 30 metri sotto il ghiaccio che ricopre il lago di Lodi a Chamois in Val D’ Aosta.
Cinquantatreenne istruttore di apnea, brevetto raggiunto con la didattica Apnea Academy fondata dal pluricampione Umberto Pelizzari, sportivo diversamente abile. Nel 1992, in seguito a un incidente stradale Firreri perde una gamba, ma la disabilità non lo ferma e sette anni dopo è campione di nuoto per disabili, conquistando l’oro a Sesto San Giovanni; per due anni consecutivi è arrivato secondo alla Traversata dello Stretto di Messina, la manifestazione internazionale di nuoto tra Messina e Reggio Calabria. La sua attività in acqua ha radici profonde: fin da bambino pratica l’apnea e la pesca subacquea e oggi continua a poca distanza da Mazara del Vallo e il tratto di mare antistante l’antica tonnara di Torretta Granitola, oggi sede del Cnr-Ias.
Firreri è arrivato al Lago di Lod verso le 10:25 di sabato 27 gennaio 2024 dopo essersi dedicato per circa un’ora alla preparazione mentale in una stanza, della stazione della funivia, riscaldata appositamente per questo evento, nel frattempo tutto lo staff di assistenza si è preparato, a seguito poi la vestizione per recarsi successivamente al foro di Start grazie all’uso della sedia 2 per disabili JoB (acronimo di “Jamme ‘o bagno”), dove si è preso ancora qualche minuto di concentrazione per concludere scandendo i 3 minuti alla partenza, prima di immergersi sotto una lastra spessa quasi mezzo metro nelle viscere buie del lago.
“Nonostante seguissi il filo sistemato sott’acqua – ha spiegato – il fatto di non vedere bene mi ha condizionato in tutta l’attività di respirazione e di concentrazione. Nonostante tutto sono soddisfatto del risultato raggiunto. Per me, da sempre abituato al mare, l’ambiente di un lago, e per giunta ghiacciato è stata una novità ma ho affrontato anche questa sfida”.
L’evento è stato possibile anche grazie all’organizzazione e alla competenza dello staff di A.S.D. Project Diver con il coordinatore Giuseppe Corona Trainer HSA e NADD, e di Stefano Corona Assistente Bagnante FISA ed infermiere specializzato in emergenza. In acqua la squadra di Futura Sub Dive Team con FIAS Ivrea ha garantito la sicurezza della prova, impegnandosi nella preparazione del campo di gara, in un ambiente estremo.
«Firreri ha dedicato un’ora alla preparazione mentale – spiega Stefano Moretto, tra gli organizzatori – in una stanza della stazione funiviaria, riscaldata per l’evento. Nel frattempo lo staff di assistenza si è preparato. Dopo la vestizione Firreri è stato accompagnato al foro di partenza con una sedia per disabili».
Dice Marco Gindri di Futura Sub: «Il ghiaccio non era dei migliori perché il clima troppo caldo per la stagione ha creato una patina di acqua sopra, ma la temperatura era l’ideale per chi emerge dal ghiaccio. In questi tre giorni, a Chamois, oltre a Firreri, sono arrivate circa cento persone per immergersi e tra questi 14 apneisti», aggiungere Marco Gindri di Futura Sub.
L’impresa è stata immortalata dai fotografi subacquei pluripremiati Ilaria Mariagiulia Rizzuto e Pietro Formis che hanno supportato e dato assistenza per tutta la parte documentaristica subacquea dell’impresa, rimanendo oltre un’ora sotto la superficie ghiacciata del lago per immortalare i momenti migliori sia durante le prove tecniche che durante il record.
Ad accompagnare nelle vesti di coach, safety e madrina di quest’impresa c’è stata la mitica Mattia Malara, torinese, anche lei da oltre 20 anni istruttrice di apnea adulti e bambini con la didattica Apnea Academy. Già primatista d’immersione in apnea con monopinna conquistando 2 titoli italiani in Assetto Costante e raggiungendo la quota di -64m. Successivamente stabilì i record mondiali di apnea lineare sotto i ghiacci, nel 2004 nel Lago del Vernei (Valle d’Aosta) con la distanza di 65m e successivamente a Cesana (provincia di Torino), nel Lago Nero in concomitanza dei XX Giochi olimpici invernali, noti anche come Torino 2006, percorrendo la distanza di 70 m. Seconda safety insieme a Mattia, anche Elena Appiano, istruttrice di apnea adulti e bambini, didattica Apnea Academy, e componente de “Lapnea” a.s.d. da oltre 10 anni.

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