Cultura

Premio Domenico Danzuso, nel Conservatorio una serata d’altissimo livello

Così ha definito il Gala condotto da Marina Cosentino il presidente dell’istituzione musicale, Carmelo Galati, secondo il quale se Catania “si riappropria della memoria e se attiva sinergie tra istituzioni, può diventare una capitale della Cultura”. I nove premiati di quest’anno delle eccellenze di tutte le età. Gli
applausi del pubblico e le borse di studio per gli allievi di Accademia e Conservatorio

CATANIA –  “Una serata d’altissimo livello, a conferma del fatto che Catania, se si riappropria
della memoria e se attiva sinergie tra istituzioni, può diventare una capitale della Cultura”.
Lo ha detto, nell’auditorium del Conservatorio Bellini il presidente Carmelo Galati, a conclusione
del Gala, condotto da Marina Cosentino, per la ventiduesima edizione del Premio Domenico
Danzuso.

La ripresa dell’intera serata

Proprio Galati, con Filippo Donzuso, presidente del Cda della neonata Associazione del Premio,
e con Giuseppe Lazzaro Danzuso, presidente della Giuria, aveva sottolineato l’importanza di fare
squadra per far crescere il territorio, premiandone le eccellenze nel campo dell’arte e della
cultura.
In linea con l’idea di Danzuso, scomparso nel 2000 dopo esser stato per cinquant’anni critico de
La Sicilia noto apprezzato in tutt’Italia, e che secondo Maurizio Scaparro era stato “l’alfiere di una
critica pacata, intelligente, costruttiva, concepita per migliorare e far crescere la comunità”.
Ecco dunque che il primo dei riconoscimenti – realizzati dallo scultore Pierluigi Portale – è stato
consegnato dal direttore del Conservatorio, Epifanio Comis, a Gianni Latino, che dirige
l’Accademia di Belle Arti di Catania ed è tra le maggiori personalità italiane del Graphic Design.
Mentre Domenico Ciancio, condirettore del quotidiano La Sicilia, ha premiato Giuseppe
Dipasquale, già direttore artistico dello Stabile e regista di grandi successi, che ha saputo
dare una nuova visione del teatro siciliano con spettacoli concepiti con Andrea Camilleri. È stata
poi la volta del giovane pianista Alberto Ferro, eccellenza nel campo della musica formatosi a
Catania sotto la guida del maestro Comis, che ha entusiasmato il pubblico eseguendo un brano
di Sergej Rachmaninov dopo aver ricevuto il riconoscimento dalle mani di Anna Rita Fontana,
presidente della Scam. Il premio per la critica è stato consegnato invece dalla consigliera
nazionale dell’Assostampa Monica Adorno ad Aldo Mattina, musicologo e giornalista che per
cinquant’anni ha scritto recensioni per spettacoli di prosa e musica ed è attualmente presidente
della Camerata Polifonica Siciliana.
Consegna virtuale del riconoscimento da Galati a un’autentica signora del Teatro italiano, Anna
Malvica Bolignari, collegata da Roma dove vive dopo aver per quarant’anni lavorato in Sicilia e in
particolare con lo Stabile di Catania. Grandi consensi per l’indimenticata protagonista del Pipino,
esibitasi in un breve monologo tratto da Pirandello. Applausi anche per il maestro Fabrizio Maria
Carminati, direttore d’orchestra e direttore artistico del Teatro Massimo Bellini e che ha saputo,
con il sovrintendente Giovanni Cultrera, riconquistare il pubblico dopo gli anni bui del covid. A
consegnare il riconoscimento è stato Carlo Alberto Tregua che dirige il Quotidiano di Sicilia, da lui
fondato,
Sarah Zappulla Muscarà, dell’Istituto di storia dello spettacolo siciliano, ha poi premiato Gianni
Scuto, regista in Italia e all’estero di spettacoli di prosa, lirici e soprattutto di sperimentazione. E
tra i protagonisti, con il glorioso Teatro Gamma, di un’innovazione nello spettacolo segnata, a
Catania, anche dalla presenza di Julian Beck e Judith Malina del Living Theatre. Il pubblico ha
tributato un applauso anche al ricordo della moglie, Nellina Laganà, protagonista di Attrice che,
diretto dal regista, ha avuto ben cinquecento repliche.

Grande entusiasmo, poi, per l’esibizione di Teatro di figura di mastro Alfredo Guglielmino,
ideatore 25 anni fa a Catania, dopo la formazione a Milano, del progetto Cartura: oggetti d’arte
realizzati con carta e materiali di scarto. Tra questi, irresistibili marionette per spettacoli che
hanno conquistato l’Europa e il mondo, a cominciare dalla Cina. A consegnargli il
riconoscimento è stata la presidente dell’Accademia di Catania, Lina Scalisi, che ha sottolineato
anche la valenza ecologica dell’attività di Guglielmino.
Il Gran finale ha avuto al centro Angelo Tosto, il dimenticato : poiché in passato aveva ritirato il
premio per alcuni colleghi, tutti erano convinti l’avesse ricevuto. Si è riparato all’errore
facendolo diventare il centesimo premiato della manifestazione nata ventidue anni fa da un’idea
del compianto Tony Maugeri. Per il pubblico del Premio Danzuso Tosto ha recitato un brano del
Cyrano.
Spazio ai giovani, infine, con due borse di studio. La prima, del Lions Club Catania Host, è stata
consegnata dal presidente Maurizio Nicolosi a Rosario Orazio Caccamo, studente del Corso di
Cinema dell’Accademia di Catania, accompagnato dal docente Giampiero Vincenzo. La seconda
borsa di studio, novità 2024, a cura del Soroptimist Catania e della Cappellani, è stata
annunciata dalla presidente del club, Silvia Emmi, e sarà assegnata a uno studente meritevole del
Conservatorio segnalato dal Consiglio Accademico.
In chiusura sul palco i ringraziamenti a partner e collaboratori del Premio: Pucci Giuffrida
produttore sull’Etna dei pluripremiati vini Al-Cantara; Carmelo Schilirò, impegnato a Bronte con
l’Azienda Agricola Musa in un progetto di turismo rurale pensato per i disabili e le loro famiglie.
Con la segretaria Vittoria Napoli, sono stati ringraziati il Comune di Catania e Vision Sicily, che
curato la ripresa video della serata, già sul web.
Marina Cosentino, impeccabile e briosa, ha poi ringraziato Caterina Andò e Andrea Bruno,
preziosi collaboratori della manifestazione, ed elencato tutti gli enti promotori del Premio
Domenico Danzuso, ossia Accademia di Belle Arti di Catania, Associazione della Stampa,
Conservatorio Vincenzo Bellini, Fondazione Marilù Tregua, Istituto siciliano di storia dello
spettacolo, La Sicilia, Lions Club Catania Host, Lyceum Club, Scam, Soroptimist, Teatro
Brancati, Teatro della Città, Teatro Massimo Bellini e Teatro Stabile di Catania.

Le foto sono di Marzio Pardo

L’ALBO D’ORO
Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e
della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, alla gloriosa famiglia
teatrale Ferro-Carrara. E poi interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele
Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi al
compianto Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi
interpreti della nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Pippo Pattavina, da Tuccio
Musumeci a Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto
Idonea e Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad
Alessandra Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a
Elaine Bonsangue. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare
personalità che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio,
Donatella Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David
Coco. E poi scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, coreografi
come Silvana Lo Giudice, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria
Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, e ancora la Scuola di Giocoleria di Gammazita e il
NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori, cantanti
diversamente abili. E tecnici come il decano dei light designer Franco Buzzanca Nomi
altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi, Giovanni

Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria Sangiorgio e
Giuseppe Guarrera, ma anche Nino Lombardo e Pippo Russo. E poi il violoncellista
Wladimir Pavlov, il violinista Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli, il contrabassista
Nicola Malagugini e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti i tenori Fabio Armiliato e
Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta,
Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi le soprano Donata
D’Annunzio Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano,
Serena Daolio e Daniela Schillaci e le mezzosoprano José Maria Lo Monaco e Sonia
Fortunato. Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura
come il musicologo Domenico De Meo, i critici Maricla Boggio, Giorgio Gualerzi, Italo
Moscati, Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi, gli operatori culturali Peppino
Ortoleva e Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. E Nerina Chiarenza,
pittrice di carretti siciliani.
 


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