Cultura

Premio Domenico Danzuso, stasera il Gala della ventiduesima edizione

La serata condotto da Marina Cosentino per consegnare, nell’auditorium del Conservatorio di Catania, i riconoscimenti ai nove vincitori della ventiduesima edizione, ossia il direttore d’orchestra Fabrizio
Maria Carminati, il regista Giuseppe Dipasquale, il pianista Alberto Ferro, il regista di spettacoli
di marionette Alfredo Guglielmino, Gianni Latino tra le maggiori personalità italiane del Graphic
Design, Anna Malvica cantattrice e signora del teatro italiano, Aldo Mattina musicologo e

critico teatrale, il regista Gianni Scuto e l’attore e autore Angelo Tosto. Le borse di studio del
Lions per uno studente dell’Accademia e del Soroptimist e della Cappellani per un allievo del
Conservatorio

Stasera alle 20 nel corso di un Gala condotto da Marina Cosentino nell’auditorium del Conservatorio di Catania, sarà ricordato Micio Danzuso, scomparso nel dicembre del 2000 dopo esser stato per cinquant’anni critico degli spettacoli di prosa e lirica sul quotidiano La Sicilia e su riviste come Dramma, Sipario, Prima Fila, Hystrio.
Nel corso della serata saranno infatti consegnati i riconoscimenti di quest’edizione, la
ventiduesima, del Premio Domenico Danzuso che andranno a nove prestigiose personalità
del mondo dello spettacolo e della cultura, cui nomi sono stati resi noti qualche giorno fa nel
corso di una conferenza stampa: Fabrizio Maria Carminati, Giuseppe Dipasquale, Alberto
Ferro, Alfredo Guglielmino, Gianni Latino, Anna Malvica, Aldo Mattina, Gianni Scuto e
Angelo Tosto.
Danzuso, noto e stimato nel mondo teatrale italiano, aveva avuto la fortuna di vivere in una
Sicilia patria di grandi letterati e in una Catania ricca di straordinari attori, da Giovanni Grasso
e Angelo Musco a Turi Ferro. Una città con un glorioso teatro lirico, il Massimo Bellini, e lo
Stabile “Mediterraneo” di Mario Giusti e tante altre sale ricche di fermenti culturali: il Teatro
Club di Nando Greco, il Gamma, il Piccolo di Gianni Salvo e il Delle Arti di Gilberto Idonea,
oltre al Gruppo Teatro Maria Campagna di Nuccio Caudullo. Era stato “l’alfiere di una critica
pacata, intelligente, costruttiva, concepita per migliorare e far crescere la comunità” aveva
scritto di lui il compianto Maurizio Scaparro, per anni presidente della giuria del Premio
Danzuso.
I PREMIATI
Andiamo dunque a conoscere meglio i premiati: Fabrizio Maria Carminati, direttore
d’orchestra notissimo e stimato sia in Italia che a livello internazionale, dal 2018 direttore
artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania, Giuseppe Dipasquale, drammaturgo e
regista di prosa, già direttore dello Stabile etneo e di altre prestigiose istituzioni, che ha
saputo dare, con Andrea Camilleri, una nuova visione del teatro siciliano, Alberto Ferro
concertista, tra i maggiori talenti pianistici emersi negli ultimi anni e vincitore dei più
prestigiosi concorsi nazionali e internazionali, Alfredo Guglielmino grande esponente con
i suoi spettacoli di marionette di quel Teatro di Figura con cui ha conquistato l’Italia,
l’Europa e anche la Cina, in una fortunatissima tournee, Gianni Latino tra le maggiori
personalità italiane del Graphic Design, materia da lui insegnata in quell’Accademia di
Belle Arti di Catania della quale è direttore, e che è anche presidente della Conferenza
Nazionale dei Direttori d’Accademie.
In remoto il premio sarà consegnato ad Anna Malvica autentica signora del teatro
italiano, erede di una stirpe d’attori, cantattrice protagonista dei musical di Tony

Cucchiara a cominciare dal Pipino. Per ragioni logistiche, infatti, il riconoscimento sarà
consegnato “in remoto” grazie a un videocollegamento.
Gli ultimi tre premi andranno poi ad Aldo Mattina – musicologo, già docente del
Conservatorio, e da quasi mezzo secolo svolge la propria attività giornalistica al servizio
del mondo siciliano della Cultura come critico teatrale e musicale, e Gianni Scuto –
protagonista, con il Teatro Gamma, dell’innovazione nello spettacolo nella Catania degli
anni Settanta-Ottanta e che ha poi diretto in Italia e all’estero spettacoli di prosa, lirici e
soprattutto di sperimentazione. E infine Angelo Tosto: parliamo di un attore e cantante tra
i più apprezzati, interprete di innumerevoli ruoli, che ricordiamo negli ultimi anni
protagonista de La concessione del Telefono e de I racconti della peste per lo Stabile
di Catania e che è molto quotato anche come regista e autore.
Oltre ai riconoscimenti, saranno inoltre consegnate due borse di studio: quella del Lions
Catania Host premierà un allievo dell’Accademia di Belle Arti, e quella del Soroptimist
Catania e di Cappellani uno studente del Conservatorio.

LE ISTITUZIONI CHE SOSTENGONO IL PREMIO
Il Premio è nato l’anno dopo la scomparsa del critico da un’idea del compianto Tony
Maugeri, presidente di quella Scam oggi guidata da Anna Rita Fontana, e la
manifestazione è cresciuta grazie anche all’apporto della moglie di Domenico Danzuso,
Lina Polizzi, ma soprattutto grazie a una serie di istituzioni culturali che lo hanno
sostenuto. Queste, pubblicamente ringraziate durante la conferenza stampa da
Giuseppe Lazzaro Danzuso e Vittoria Napoli, rispettivamente presidente e segretaria
della giuria del Premio, sono tutte etnee: Scam e Lions Catania Host, che organizzarono
le prime edizioni, e poi Accademia di Belle Arti, Associazione della Stampa,
Conservatorio Vincenzo Bellini, Fondazione Marilù Tregua, Istituto siciliano di storia
dello spettacolo, La Sicilia, Soroptimist, e i teatri Brancati, della Città, Massimo
Bellini e Stabile. E oltre agli enti promotori, sono stati ringraziati il Comune di Catania,
che da anni concede al Premio Danzuso il proprio patrocinio, e l’Azienda agricola Musa
e i vini Al Qantarah per il loro sostegno.
L’ALBO D’ORO
Nell’albo d’oro del Premio Danzuso, tanti personaggi-simbolo del mondo dello spettacolo e
della cultura, da Pippo Baudo ad Andrea Camilleri, a Roberto Andò, alla gloriosa famiglia
teatrale Ferro-Carrara. E poi interpreti prestigiosi della prosa e del cinema, da Gabriele
Lavia a Mariano Rigillo, da Pino Micol a Vincenzo Pirrotta, da Luca Lazzareschi al
compianto Sebastiano Lo Monaco, da Lucia Poli ad Anna Foglietta. E ancora i grandi
interpreti della nostra tradizione teatrale, da Leo Gullotta a Pippo Pattavina, da Tuccio
Musumeci a Marcello Perracchio, da Romano Bernardi e Alessandra Cacialli a Gilberto
Idonea e Nellina Laganà, da Mimmo Mignemi a Fulvio D’Angelo, da Guia Ielo ad
Alessandra Costanzo, da Graziana Maniscalco ad Egle Doria, da Gianpaolo Romania a
Elaine Bonsangue. E ancora da Gino Astorina a Barbara Giordano, senza contare
personalità che hanno segnato e segnano anche il cinema e la tv, come Luigi Lo Cascio,
Donatella Finocchiaro, Barbara Tabita, Giovanni Calcagno, Manuela Ventura e David
Coco. E poi scenografi come Roberto Laganà, Angela Gallaro e Antonino Viola, coreografi
come Silvana Lo Giudice, danzatori come Roberto Zappalà, premiato con la moglie Maria

Inguscio, pupari come i Fratelli Napoli, e ancora la Scuola di Giocoleria di Gammazita e il
NeonTeatro, meravigliosa compagnia che si avvale anche di autori, attori, cantanti
diversamente abili. E tecnici come il decano dei light designer Franco Buzzanca Nomi
altisonanti anche in campo musicale, per esempio i pianisti Francesco Nicolosi, Giovanni
Cultrera, Epifanio Comis, Ketty Teriaca, Giulia Gangi, Giuseppina Maria Sangiorgio e
Giuseppe Guarrera, ma anche Nino Lombardo e Pippo Russo. E poi il violoncellista
Wladimir Pavlov, il violinista Vito Imperato, il flautista Giovanni Roselli, il contrabassista
Nicola Malagugini e la Junior Orchestra TVB. Tra i cantanti i tenori Fabio Armiliato e
Danilo Formaggia, i bassi Simone Alaimo e Carlo Colombara, i baritoni Corrado Cappotta,
Francesco Verna, Omar Montanari e Graziano D’Urso. E poi le soprano Donata
D’Annunzio Lombardi, Micaela Carosi, Emilia Falcaru, Clara Polito, Laura Giordano,
Serena Daolio e Daniela Schillaci e le mezzosoprano José Maria Lo Monaco e Sonia
Fortunato. Lustro al premio hanno dato poi personaggi del mondo della cultura
come il musicologo Domenico De Meo, i critici Maricla Boggio, Giorgio Gualerzi, Italo
Moscati, Emilia Costantini, Totò Rizzo, Carmelita Celi, gli operatori culturali Peppino
Ortoleva e Virgilio Piccari e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. E Nerina Chiarenza,
pittrice di carretti siciliani.

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