Cultura

Al via la VI edizione del Festival dei Cantastorie

Il “Festival dei cantastorie: accorato canto di Sicilia” a San Gregorio è arrivato alla sua sesta edizione. Il nuovo sindaco, Seby Sgroi ha voluto fortemente che questo importante e consolidato appuntamento venisse onorato.

Venerdì 15 dicembre e sabato 16 dicembre alle ore 18,00, nell’auditorium comunale di via Carlo Alberto, 6, quindi, si alterneranno i cantastorie Carlo Barbera da Nizza di Sicilia (ME), Simona Di Gregorio da Catania, Totò Fundarò da Alcamo (TP), Luigi Di Pino da Riposto (CT). Ospite in entrambe le serate l’aedo dell’Etna, Alfio Patti, direttore artistico dell’evento, accompagnato alla fisarmonica dal M° Carmelo Pezzino. Ingresso libero.

La “due giorni” è organizzata dall’Associazione “Radiusu” di San Gregorio di Catania, patrocinata dal Comune di San Gregorio che ha interamente finanziato l’iniziativa. Tema della VI Edizione il “Rispetto”: ‘U rispettu è misuratu cu’ ni porta n’havi purtatu”.

Chi continua in questa disciplina artistica non si rivolge più al pubblico del passato ma deve comunque narrare il proprio tempo e non importa quale sia la tecnica narrativa, se cuntata e/o cantata. Non possono esimersi, i cantastorie, dal raccontare il proprio tempo fatto soprattutto di mancanza di rispetto: rispetto per i cittadini, rispetto per i lavoratori, rispetto per le donne, rispetto per il personale medico, rispetto per gli insegnanti, rispetto per gli elettori, rispetto per chi non ha niente.

«San Gregorio, anche di fronte a luoghi che si sentivano più deputati a questa vocazione, è diventato il santuario dei Cantastorie – ha commentato Alfio Patti, presidente della “Radiusu” -. La ragione è semplice – ha continuato -, il nostro impegno fatto di umiltà e professionalità, ha dato i suoi risultati. A San Gregorio si portano avanti istanze di rinnovamento con un occhio alla tradizione e l’altro alla modernità. I complimenti anche al sindaco Sgroi che appena insediato ha creduto in questa importante manifestazione garantendone la continuità».

«In nessun altro luogo di Sicilia si tiene un raduno annuale di tale prestigio seguito in tutta la Sicilia come quello di San Gregorio – ha sottolineato ancora Patti -. Oggi più che mai è importante mantenere vivo questo appuntamento che rappresenta la cultura identitaria siciliana, proprio in questa Era in cui assistiamo ad una globalizzazione e omologazione che rischia di fagocitare la millenaria cultura siciliana rappresentata da poeti e cantori. Giorno 6 e 7 dicembre, infatti, si è tenuta una “due giorni” a Brexelles rivolta alla valorizzazione del patrimonio linguistico siciliano e al suo riconoscimento a livello europeo dal titolo “Unveiling Sicily and Islands Challenges: Language and Culture” che ha visto la partecipazione di illustri esperti, autorevoli docenti universitari, accademici, studiosi, artisti, musicisti, giornalisti e rappresentanti della Regione Siciliana, del Parlamento UE e dell’Unesco» ha concluso Patti.

Fra i numerosi artisti che si sono esibiti sul palcoscenico sangregorese vi sono diversi iscritti al Reis (Registro delle eredità immateriali di Sicilia) come patrimoni culturali viventi, fra questi Nonò Salamone, Sara Cappello e lo stesso Alfio Patti.

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