Codacons: un bambino su quattro vive in povertà, urgente un piano nazionale
Il rapporto Unicef sulla povertà minorile – con l’Italia al 34° posto su 39 Paesi nella classifica della povertà monetaria dei bambini nei Paesi ricchi, al 33° posto per la povertà minorile in termini di reddito più recente e al 25° posto circa la variazione della povertà minorile – fotografa una situazione agghiacciante e indegna per un Paese civile, cui bisogna porre rimedio al più presto con un piano straordinario e concentrato sui diritti dell’infanzia. Proprio per questo il Codacons ha chiesto un incontro urgente alla premier Giorgia Meloni e al Ministro per le Politiche giovanili Andrea Abodi.
Le politiche di contrasto alla povertà infantile e all’esclusione sociale, fenomeni in Italia tradizionalmente diffusi, non bastano a contenere l’emergenza. La situazione nel nostro Paese richiede soluzioni ad hoc: una risposta a livello nazionale, tempestiva ed efficace, un piano di intervento adottato dal Governo e concentrato sulle aree critiche del rapporto Unicef (su tutte, reddito e abitazione), esteso a tutto il Paese con particolare riguardo per il Sud.
Per Francesco Tanasi professore dell’Università San Raffaele “I dati parlano chiaro, non è possibile accettare infatti che più di 1 bambino su 4 viva in condizioni di povertà: adesso è determinante implementare politiche sociali che proteggano i bambini vulnerabili e le loro famiglie. Per questo è urgente cun decreto anti-povertà minorile con misure ad hoc per contrastare il fenomeno e sostenere i nuclei in difficoltà”, conclude Tanasi