Cultura

I custodi della lingua siciliana si riuniscono a Bruxelles

I custodi della lingua siciliana si riuniscono a Bruxelles intorno a una tavola rotonda al centro dell’Europa: oltre 150 addetti ai lavori per valorizzare e promuovere il made in Sicily, dai prodotti alle eccellenze, passando per la lingua e la storia della nostra isola. Una due giorni che si svolgerà a Bruxelles il 6 e 7 dicembre per risponde alla necessità di intraprendere un percorso di tutela, valorizzazione e riconoscimento del siciliano quale lingua ufficiale. Indignazione e orgoglio per una lingua in pericolo, a rischio di estinzione, diffusa in tutta l’isola, ma non più parlata correntemente né insegnata nelle scuole. Il siciliano che, dopo il disfacimento del Latino, divenne la prima lingua letteraria italiana (Dante, nel De Vulgari Eloquentia: tutto ciò che gli italiani poeticamente compongono si chiama siciliano; e il Devoto: la Sicilia a partire dal XII secolo, nel periodo delle due grandi monarchie, la normanna e la sveva, ha elaborato la prima lingua letteraria italiana ), e che oggi anche l’UNESCO, ne riconosce lo status di “lingua madre”, ma purtroppo classificandola tra le lingue europee “vulnerabili”. Promotore dell’evento è l’eurodeputato Ignazio Corrao del gruppo al Parlamento europeo dei Greens/EFA, originario di Alcamo, che ha incentrato gran parte della sua attività politica e parlamentare alla tutela della “sicilianità”, anche tramite il tour #Siciliain390tappe che lo ha condotto in viaggio tra i comuni siciliani.
“Un evento unico nel suo genere- spiega Ignazio Corrado- che rappresenterà un momento cruciale per il riconoscimento e la promozione della lingua e della cultura siciliana a livello europeo. Il nostro obiettivo è quello di mettere attorno a un tavolo tutte le molteplici anime che si occupano di patrimonio linguistico siciliano insieme con le istituzioni a tutti i livelli e costruire insieme un piano d’azione, fatto di progetti, finanziamenti e riforme normative. Al termine della due giorni pubblicheremo un vero e proprio manifesto condiviso sulla promozione del patrimonio linguistico siciliano”.
Nella delegazione in Parlamento il Prof Alfonso Campisi, docente della prima cattedra di siciliano al mondo, presso l’università di Manouba di Tunisi, il Prof. Giovanni Ruffino, presidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, con il quale il Prof Angelo Campanella porta avanti un dottorato di ricerca, assieme alla Professoressa Marina Castiglione, ordinario presso l’Università di Palermo, con i progetti che riguardano la stesura e registrazione delle scritture popolari e la toponomastica: DASES (dizionario atlante dei soprannomi etnici in Sicilia) e DATOS (dizionario atlante dei toponomi orali in Sicilia). La kermesse vedrà la partecipazione di illustri esperti, autorevoli docenti universitari e accademici, decisori politici che rappresentano la Regione Siciliana, il Governo e il Parlamento UE, l’Unesco, e poi ancora artisti, musicisti, giornalisti, “influencer” siciliani, poeti e appassionati della società civile. Tra i relatori, alcuni autorevoli esponenti dell’Accademia della Lingua Siciliana: il Coordinatore del Collegio Scientifico dell’Accademia, il prof. Alfonso Campisi (professore di Filologia Romanza e Italiana all’Università “La Manouba” di Tunisi dove ha istituito la prima cattedra al mondo di Lingua e Cultura Siciliana); il prof. Gaetano Cipolla, componente del Collegio Scientifico dell’Accademia (professore emerito di Italiano e Presidente del Dipartimento di Lingue Straniere Moderne della St. John’s University di New York). Alla tavola rotonda prenderanno parte il Presidente dell’Accademia, Fonso Genchi, i membri del Consiglio Direttivo dell’Accademia Rita Elia e Liborio Galbo e i seguenti componenti del Collegio Scientifico dell’Accademia: il prof. Massimo Costa, il prof. Alfonso Gambacurta, il poeta Antonino Magrì, la poetessa Arcangela Rizzo. Presente l’Aedo dell’Etna, il cantore catanese, Alfio Patti, già iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana. Docente di pedagogia e filosofia, il prof. Patti per la salvaguardia e la promozione delle tradizioni siciliane che va ben oltre il tradizionale impegno accademico. Poeta e scrittore, il noto rimatore è socio onorario dell’Associazione Culturale Terre di Aci, con la quale promuove progetti di valorizzazione e d della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano sul territorio. Terre di Aci è una delle realtà più impegnate nella promozione della lingua e cultura siciliana, organizza annualmente, tra le varie attività a sostegno, corsi dedicati, avvalendosi della collaborazione di personalità del calibro di Fondo Genchi, Massimo Costa, Antonio Magrì, Alfonso Campisi e lo stesso Patti.
Il programma
L’articolato programma prevede per la giornata di mercoledì 6 dicembre alle ore 18.30, un incontro dei relatori, al teatro Espace Lumen, Chau de Boondael 36, 1050 ad Ixelles, con artisti che della loro sicilianità hanno fatto un motivo d’orgoglio. Si esibiranno Lello Analfino dei Tinturia, Mario Incudine, Alessio Bondì, Amanda Pascali, Salvo Piparo che dialogheranno con il giornalista Salvo La Rosa. Nel corso dell’evento saranno degustati prodotti e specialità regionali.
Giovedì 7 dicembre, dopo la visita mattutina al Parlamento Europeo, alle ore 14.00 si terrà la tavola rotonda, nella sala ASP 3E2 del Parlamento europeo, dove tutti i partecipanti si confronteranno per dare il via all’evento vero e proprio, che avrà inizio alle ore 15.00 con gli interventi dei relatori, tra i quali il prof. Alfonso Campisi, docente universitario della prima cattedra di siciliano al mondo presso l’Università Manouba di Tunisi, il prof. Giovanni Ruffino, presidente del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, l’Assessore Mimmo Turano, Aurelio La Torre, dirigente della Presidenza del Consiglio e il Docente dell’Università, St. John’s University di New York, Professore emerito Gaetano Cipolla

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