Mappature digitali dei beni culturali: Archeoclub esporta il modello jonico
“Un supporto agile ed efficace per la promozione turistica e culturale”. Così Ketty Tamà, vice presidente di Archeoclub Area Jonica ha sintetizzato sabato scorso il progetto che dal 2019 l’associazione porta avanti per la mappatura e digitalizzazione, con audioguide in QR, dei beni culturali del comprensorio Jonico. Lo ha fatto nel contesto più prestigioso del settore archeologico, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (Salerno). All’interno dello stand di Archeoclub d’Italia, è stata infatti ospitata la conferenza “Mappatura e audioguide digitali per valorizzare i piccoli borghi: l’esempio di Archeoclub Area Jonica Messina”, introdotta da Filippo Brianni e curata da Ketty Tamà, rispettivamente presidente e vice presidente di Archeoclub Area Jonica Messina.
Brianni ha evidenziato le potenzialità delle audioguide digitali che consentono con un telefonino di inquadrare un QrCode leggendo o ascoltando la storia, le caratteristiche e persino i profili poetici e le curiosità di un sito, anche in più lingue o attraverso la condivisione di altri contenuti multimediali. “Ciò è particolarmente importante nei borghi dove i cosiddetti beni culturali minori, che minori non sono affatto, possono essere così pubblicizzati in maniera adeguata e con costi sostenibili”.
La Tamà ha sottolineato il lavoro di “ricerca bibliografica, selezione fonti, produzione testi e files, costante implementazione, inserimento in una piattaforma agile” che deve stare alla base di una buona mappatura. “Nel nostro comprensorio abbiamo già interessato 57 beni culturali”, tutti attraverso la piattaforma izi.travel, distribuiti in otto borghi (S. Alessio Siculo, Roccafiorita, Antillo, Gallodoro, S. Pietro di Casalvecchio, Scifì di Forza d’Agrò, Mongiuffi Melia e Limina), utilizzando anche caratteristiche diverse (a Limina, per esempio, sono state riprodotte le poesie di Giuseppe Cavarra in ciascun quartiere, lette dai liminesi; ad Antillo le voci delle audioguide sono quelle dei ragazzi della scuola). Ha anche indicato come la digitalizzazione può assumere varie funzioni culturali, dalla “diffusione di bellezza e poesia” come a Limina, al “dovere civico contro l’oblio” come a Scifì, passando per “la sussidiarietà con le istituzioni”, come è avvenuto a S. Alessio, Gallodoro e Mongiuffi Melia, all’interazione tra generazioni come nel caso di Antillo.
Presente all’evento di Paestum anche Concetto Orlando, sindaco del più piccolo borgo del Meridione, Roccafiorita, il quale ha avuto modo di portare la testimonianza del suo piccolo borgo, grazie anche all’addetto stampa di Archeoclub d’Italia, Giuseppe Ragosta.