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Inizia la rassegna di teatro contemporaneo “Rigenerazioni”

Il 20 e 21 ottobre, alle ore 20,30 nello spazio artistico del Roots, in via Giuseppe Borrello, 73, a Catania va in scena ‘1922’ della compagnia livornese Pilar Ternera.  Questa rappresentazione teatrale apre la rassegna di teatro contemporaneo “Rigenerazioni”, un cartellone formato da 7 spettacoli. Due le locations dove si potrà godere delle performances teatrali: al Roots e al Nuovo Teatro Sipario blu, in via dei Salesiani, 2.

‘1922’ è scritto e diretto da Alessia Cespuglio Nella notte tra il 1 e il 2 agosto 1922 vengono assassinati Pietro e Pilade Gigli nella loro abitazione. Pietro era segretario provinciale del Partito Comunista d’Italia e Pilade un anarchico. Niente tornerà più come prima. È la fine, l’inizio della fine.
A cento anni di distanza leggere un evento come questo, alla luce di tutto quello che succederà dopo, è una grande opportunità non solo politica, ma anche umana.  Livorno viene dichiarata dalle cronache dell’epoca una delle città più sovversive del Paese. Nell’estate del 1922 è una delle poche città con una giunta ancora socialista. Il fascismo si sta affacciando in Italia con tutta la sua violenza. Tutta la vicenda è raccontata da Irma, ormai giovane donna, che al momento dei fatti era poco più che una ragazzina che cercava di leggere un mondo che si stava trasformando davanti ai suoi occhi. La fine della fanciullezza ha coinciso per lei con la fine di un paese libero.

Antonella Caldarella, fondatrice insieme a Steve Cable de La Casa di Creta Teatro Argentum Potabile, sottolinea: “Dopo un’estate intensa che ci ha visto impegnati in diversi spettacoli in tutta Italia, ripartiamo con la nostra rassegna ‘Rigenerazioni’ dove le produzioni originali sono redatte da autori contemporanei. La nostra aspirazione è quella di avvicinare sempre più giovani al teatro, per questo motivo offriamo delle rappresentazioni teatrali non canoniche, ma cerchiamo delle compagnie teatrali che scrivano testi rielaborando il mondo passato, con un occhio attento al presente e una visione del futuro.  In ogni tempo bisogna utilizzare il ritmo e il linguaggio che rispecchia il periodo storico in cui ci troviamo. Il teatro serve a risvegliare le coscienze, a dare una chiave di lettura diversa.  Steve Cable fa da contraltare: “La nostra compagnia offre non solo ai giovani la possibilità di frequentare numerosi laboratori, facendo scoprire loro numerosi percorsi artistici, ma da quest’anno diamo la possibilità ai nostri abbonati di scegliere due attività laboratoriali tra teatro, danza, teatro in inglese, scrittura creativa e musica”.  

Il prossimo appuntamento è il 3 e 4 novembre con lo spettacolo ’Freak show’ della compagnia i Masnadieri di Roma, scritto da Roberto Beato, per la regia di Jacopo Bezzi, in scena Simone Chiacchiarelli e Aron Tewelde, che ha come tema la diversità. Sempre a novembre, il 17 sarà la volta di ‘Madri di guerra’ di e con Antonella Caldarella, affiancata da Maria Riela, una produzione Teatro Argentum Potabile. Storia liberamente ispirata dalla tragica morte della giornalista Maria Grazia Cutuli.   A dicembre, il 9, invece, andrà in scena ‘Qanon Revolution’ della compagnia di Rovereto, Evoè Teatro, scritto da Riccardo Tabilio, regia a cura di Silvio Peroni, con Emanuele Cerra, Alice Conti, Salvatore Cutrì. In scena viene raccontata la teoria cospirazionista diffusa negli Stati Uniti, a partire dall’ottobre 2017, sul sito web 4chan dall’utente anonimo Q, attraverso un linguaggio tra l’epico e il drammatico.  ‘In alto mare’ è lo spettacolo che andrà in scena il 19 e 20 gennaio, prodotto da Nutrimenti terrestri- Castello di Sancio di Messina, la regia è curata da Roberto Zorn Bonaventura, gli attori in scena: Giulia De Luca, Francesco Natoli, Gianfranco Quero e Michelangelo Maria Zanghì. Cosa può succedere in una zattera in alto mare? Si devono compiere delle scelte, ma saranno quelle giuste? Si scoprirà solo andando a vedere la performance teatrale. E ancora, il 23 e 24 febbraio, la compagnia padovana Mare Alto Teatro si esibirà con ‘Groppi d’amore nella scuraglia’ di Tiziano Scarpa, regia a firma di Marco Caldiron, con Silvio Barbiero. Una storia d’amore e ripicche. Infine, il 10, 11, 12 maggio sarà la volta de ‘La loba’ di Antonella Caldarella; un viaggio fatto di storie, un magico rito che fa eco alle origini sacre del teatro.

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