Cultura

Terzo weekend delle Vie dei Tesori a Catania e Acireale

C’è ancora tempo per scoprire Catania, e segnare in agenda che ci saranno sorprese nei prossimi weekend. Nel frattempo, perché non raggiungere l’antico Bastione degli Infetti per assistere alla visita storica teatralizzata che racchiude due secoli di storia della città? Oppure raggiungere i due luoghi più amati del festival, Palazzo Scuderi Libertini dove ogni velluto pare fatto dagli angeli; e il camminamento di San Nicolò l’Arena, in cima a 141 gradini: da quassù la vista spazia dall’Etna alle coste di Siracusa. E ancora: ritornano questo weekend le Terme dell’Indirizzo, parte del parco archeologico greco-romano, e la cripta paleocristiana di Sant’Euplio; si visitano la Società Storica Catanese, la Camera di Commercio, la chiesa della SS. Trinità che è quasi sempre chiusa; lo splendido Palazzo degli Elefanti, la casa-museo del ‘900 voluta da Carmelo e Ileana Mendola. Oppure perché non salire a Linguaglossa dove Elvira Tomarchio vi spiegherà che la ricetta del Bacio emigrata all’Alhambra è nata proprio qui. E visto che sull’Etna si è già, ecco ritornare il giardino roccioso e l’orto verticale del Parco Paternò del Toscano, a sant’Agata Li Battiati. Fuori porta, eccovi tra erbe aromatiche, asinelle simpatiche, aristocratici dromedari, e tanto altro, fino ad Acireale che, oltre al Museo del tesoro di San Sebastiano (reliquiari, ex voto, paramenti e un dipinto di Matteo Desiderato praticamente sconosciuto), mostrerà solo questo weekend, il Seminario Vescovile, che da casa privata degli Scudero Figueroa divenne collegio e poi luogo di studi teologici: è un vero tesoro nascosti, tra aule lontane, minerali e animali impagliati, l’antica biblioteca e la cappella “rossa”. E un epidiascopio, un apparecchio da proiezioni di inizio ‘900.

Insomma, sarà un terzo weekend delle Vie dei Tesori colmo di scoperte.E di riscoperte, visto che uno dei luoghi più amati dal pubblico (sono stati oltre seimila nei primi due weekend), è proprio il Museo dedicato a Vincenzo Bellini che tra spartiti, manoscritti, strumenti e una raccolta di autografi, propone anche una parte multimediale sulla vita e le opere del compositore. Ma anche castello Ursino e la cappella Bonajuto continuano ad attrarre parecchio. Senza dimenticare EGA, il calzaturificio trasformato in laboratorio artigianale, sormontato dalla terrazza Agata, una vera esperienza visto che da quassù si domina Catania; c’è anche una mostra dedicata alla patrona della città, con opere delle artiste Rashka Safari e Vishka. Solo domenica si potrà raggiungere l’Etna Urban Vinery di Vignagrande, luogo che era abbandonato ed è rinato grazie ad otto cugini, che lo difendono a spada tratta dai tentativi di cementificazione.

In questo terzo weekend dei cinque previsti, in collaborazione con UniCredit come main sponsor e Poste Italiane, si può anche scegliere Acireale, dove è stato costruito un fitto programma di percorsi tra le chiese e il Museo del carnevale; ma anche un rinfresco elegante nelle stanze private di palazzo Fiorini; un giro in barca a vela da Acitrezza; l’orto sensoriale della Batia dell’Arcangelo Gabriele (con la spremuta di melograno appena colto)e, per i più piccoli, un laboratorio con gli archeologi di Stoà Sicula per sentirsi un pochino Indiana Jones. Ma la vera scoperta sarà la Matrice di tutte le Aci, la Basilica che fu spodestata dalla cattedrale di Acireale, ma è ancora bellissima e inedita

Tra le chiese, la barocca San Francesco di Paola,  costruita anche grazie al lavoro forzato dei carcerati; la delicata e “femminile” chiesa settecentesca di San Raffaele progettata per un collegio domenicano. Domenica, si aggiungono la biblioteca Zelantea con i suoi 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; la chiesa di San Benedetto con le rifiniture in oro sulle pareti e sul soffitto, e l’austera Santa Maria Maddalena che nel pomeriggio si visiterà per l’ultima volta alla luce delle candele. Tra le esperienze,  si visiterà palazzo Martino Fiorini, una meraviglia di affreschi e antichi cimeli di famiglia, fino alla terrazza che domina tetti e campanili.

Da non dimenticare il progetto satellite Terre dei Tesori che apre cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.  Info, curiosità, schede e coupon sul sito www.leviedeitesori.com sia per Catania e Acireale, che per Palermo, Carini, Ragusa, Scicli, Noto e Sciacca.

Nella foto: il Seminario vescovile di Acireale

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