Colomba Bianca a Women Food ripartendo nel ricordo di Marisa Leo
Il percorso di Colomba Bianca riparte da «Women in food» e da tutte le iniziative nate in memoria di Marisa Leo – responsabile marketing e comunicazione della cantina siciliana e donna del vino – 39enne originaria di Salemi, uccisa per mano dell’ex compagno il 6 settembre 2023 a Marsala.
È passato poco più di un mese dal femminicidio: giorni in cui tutti i colleghi sono stati sopraffatti dal dolore e dallo sgomento. «Ma adesso c’è voglia di ripartire, seguendo proprio la strada tracciata da Marisa – sottolinea il presidente Dino Taschetta – porteremo avanti idee, progetti, attività ideate e promosse da lei, con quel sorriso che l’ha sempre contraddistinta. Lo dobbiamo a lei e alla sua bambina. E lo faremo con l’etica e i valori che da sempre fanno parte del mondo di Colomba Bianca, ma con un obiettivo in più: tenere sempre acceso il ricordo di Marisa Leo, attraverso un impegno sociale concreto contro la violenza di genere, attraverso la valorizzazione e la centralità delle donne nel mondo del vino, attraverso la sensibilizzazione verso una nuova cultura che ruoterà intorno alla frase-simbolo “La mia essenza non è merce di scambio”».
Ieri pomeriggio, durante la terza edizione di «Women in Food» – evento organizzato da Cook di Corriere della Sera in programma a Urbino il 10 e l’11 ottobre, che ha intitolato a Marisa Leo due borse di studio – a ricordare la donna, la mamma, la professionista è stato il direttore commerciale di Colomba Bianca Giuseppe Gambino. Durante l’evento, che ha aperto la riflessione sul ruolo della donna in questa contemporaneità – dalla maternità al denaro, dalla creatività alla carriera – il messaggio legato alla storia di Marisa ha alzato il livello d’attenzione sull’urgenza di contrastare la violenza legata agli stereotipi di genere, quell’asimmetria di potere che spesso rende diversi i destini delle donne, la discriminazione che nasce da una dimensione sbilanciata, e profondamente strutturale, della società in cui viviamo.
«Oggi sentiamo forte la responsabilità di far accadere ciò che abbiamo pensato e sperato insieme a Marisa Leo – ha sottolineato Gambino – ripartiamo dall’eredità che ci ha lasciato, dai progetti ispirati a valori etici e portati avanti con grandissima energia e determinazione. Ci sentiamo ancora disorientati, ma vogliamo con fermezza dare luce e vita ai progetti concepiti con lei durante il suo brillante percorso di carriera. Il suo amore più grande era il progetto “Cara Terra”, ideato per la tutela del territorio, a cui portare rispetto usando materiali totalmente riciclati, dal vetro al cartone: un omaggio alla sua Salemi, con un pensiero carico d’amore ma anche di speranza per i suoi produttori. Legheremo questa etichetta a una vera e propria campagna educativa volta al miglioramento della condizione umana, partendo proprio dalle scuole. Se tutto ciò accadrà, ridaremo una dignità alla viticoltura siciliana, avremo creato più ricchezza – anche e soprattutto negli animi di tutti noi – avremo portato in salvo tantissime donne ancora a rischio».
Nella foto d’Archivio: Marisa Leo e il presidente Dino Taschetta alla presentazione di Cara Terra