A Giardini Naxos: “Un’altra Iliade” di Salvatore Arena e Massimo Barilla
Prosegue la terza edizione della rassegna Interpretare l’Antico, nel suggestivo Teatro della Nike del Parco Archeologico di Naxos.
Il nuovo appuntamento è in programma mercoledì 6 settembre alle 21:00 l’anteprima dello spettacolo “Un’altra Iliade” (produzione Mana Chuma Teatro ETS), testo e regia Salvatore Arena e Massimo Barilla, con protagonista sulla scena Salvatore Arena e musiche originali di Luigi Polimeni.
“Un’altra Iliade” è una produzione innovativa, con una ricerca drammaturgica condotta in diversi campi artistici che si sovrappongono e si intrecciano: la composizione e gli arrangiamenti musicali realizzati con una tecnica di sound design 9.1 immersivo.
È il ribaltamento del punto di vista di una storia nota a tutti. In quest’opera di Mana Chuma il grande poema epico viene riletto da una prospettiva capovolta, dal punto di vista degli ultimi, di due personaggi marginali che la guerra la subiscono e non la vivono da protagonisti, da eroi.
Allo stesso tempo è uno sguardo universale su tutte le guerre, sulle sopraffazioni, sulle storture che i conflitti continuano a produrre, ieri come oggi. Non a caso anche nell’idea di struttura scenografica ritorna l’idea dei morti in mare perché anche lì c’è una condizione di fuga dalla guerra e dalla povertà.
Il testo si muove su due registri apparentemente molto distanti, la farsa e la tragedia, ma che nello sviluppo drammaturgico trovano una loro sintesi, un loro punto di equilibrio, e si rivelano necessari l’uno all’altro.
“Un’altra Iliade è la nostra posizione rispetto alla guerra, è la possibilità di raccontare cosa pensiamo noi delle guerre ovvero una sconfitta per l’umanità che porta solo morti, feriti, dolore, distruzione. Un’altra Iliade non è solo un storia narrata dal punto di vista degli ultimi, ma è anche un racconto d’amore che attraversa le vicende dei due protagonisti: il troiano Atreo, che ha perso la moglie e il figlio, e che attraverso il racconto cerca di rivivere i pochi momenti di amore che la vita gli ha riservato; dall’altro lato c’è il personaggio greco, Tersite, che invece manifesta il suo bruciante desiderio di ritornare a casa, da lei, dalla donna amata”, dicono i registi e autori del testo Salvatore Arena e Massimo Barilla.
Come quasi tutte le opere di Mana Chuma, la Storia con la S maiuscola si incrocia con le storie degli uomini comuni e, attraverso l’impianto drammaturgico, sono proprio gli ultimi, coloro che in genere non hanno voce, che non contano, che non hanno spazio nella narrazione ufficiale, a essere invece al centro della scena e del racconto.
Non ci sono più né Achei né Troiani, la paura, il dolore, il sangue, gli occhi e le mani si mescolano e non hanno colore, si declinano in atti precisi raccontati dall’interno, come in un lungo piano sequenza, e quello che resta è solo… “polvere nell’aria”.
La rassegna Interpretare l’Antico, dedicata a spettacoli ispirati al Mito, diretta da Gigi Spedale, è organizzata dalla Rete Latitudini, con la collaborazione dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, e del Festival NaxosLegge, diretto da Fulvia Toscano.Parte integrante del più ampio progetto Comunicare l’Antico la rassegna è sostenuta dal contributo di Regione Siciliana ed ERSU Messina, con il patrocinio del Comune di Giardini Naxos e la collaborazione del COSPES e del DAMS dell’Università di Messina.
Il successivo evento in programma è giovedì 7 settembre alle ore 18:30, presso il Teatro Odeon in Taormina, con lo spettacolo “CRONICARIO, performance poetica e musicale con l’autore” di e con Dario Tomasello, al violoncello Francesca Bongiovanni.