L'Opinione

Le vacanze non sono per tutti

Le vacanze le sogniamo tutto l’anno e le alimentiamo con i nostri desideri, le custodiamo nella nostra intimità come sogni segreti per poi farle esplodere in tutta la loro lucentezza sotto il sole forte e accecante dei mesi estivi.
Ma le vacanze non sono per tutti!
Stritolati da bollette sempre più esose, attoniti restiamo a fissare per decine di minuti i numeri scritti in nero, li scorriamo dall’alto verso il basso e poi di nuovo dal basso verso l’alto tentando di capire che cosa è andato storto nei nostri sforzi per ridurre i consumi e sentendoci addosso la gioia maligna della mano che li ha come impressi a fuoco sul foglio bianco per ricordarci che il nostro unico obbligo è pagare.
Quel foglio, esile e sottile, ha la straordinaria capacità di mandare in frantumi ogni nostro desiderio, lo polverizza in infiniti granelli di polvere che giacciono inermi attorno a noi.
Così le nostre tanto agognate vacanze finiscono per diventare un miraggio che abbiamo intravisto per qualche attimo, e alla fine continuiamo a vagare nel deserto della nostra solitudine di cittadini vessati.
Ma la nostra allegra peregrinazione non finisce qui, perché quando qualcuno di noi, come un alpinista arrivato in cima dopo mille peripezie, riesce a toccare la vetta e sente di essere prossimo a trasformare il miraggio in una vacanza reale e concreta, ecco che nel momento in cui crede di esserci riuscito, si imbatte nella minacciosa e assurda baraonda dei costi da sostenere che, come un mostro vorace, divora ogni nostra speranza.
La contentezza si tramuta in sconforto di fronte a richieste così esose da scoraggiare anche il più agguerrito vacanziero. Che sia un albergo, un bed and breakfast o un agriturismo, i prezzi stabiliti ci colpiscono in faccia come un pugno ben assestato.
E noi vacanzieri sconfitti, annichiliti dallo sconcerto, ci arrendiamo schiacciati dalla consapevolezza della pressione incalzante dell’inflazione e di una guerra presa a pretesto per ogni tipo di aumento, e cediamo al nostro insensato destino di mancati turisti.
Guardiamo il nostro conto corrente e, a nostro malincuore, ci rendiamo conto che siamo solo degli anonimi portafogli nelle mani di un sistema economico che si è ingigantito a dismisura fino a perdere ogni contatto con la nostra dimensione umana.
Affranti, per consolarci pensiamo che l’unica possibilità che ci rimane è andare al mare e rilassarci sotto al sole.
Ma, non ci vorrà molto, per capire che anche questa scelta sarà economicamente difficile da sostenere. Entrare in un lido con la semplicità di un tempo, oramai è fuori moda. Si viene bloccati all’ingresso e investiti da una quantità esorbitante di proposte che nemmeno il più attento dei vacanzieri sarebbe in grado di ricordare. Ombrellone in prima fila o dietro, sdraio semplice o lettino con parasole e cuscini morbidi, accesso solo al mare o anche in piscina e si potrebbe continuare ancora per un bel po’.
Confusi scegliamo quella che ci sembra più azzeccata senza capire che la soluzione scelta ne implica altre e che alla fine veniamo intrappolati ancora una volta in un vortice di spese esagerate solo per aver voluto, una mattina d’estate, trascorrere una giornata rilassante al mare.
E quando finalmente riusciamo a sdraiarci sfiniti su un lettino che sembra avercela con noi mentre lottiamo con la testiera che si alza e si abbassa indipendentemente dal nostro volere come se fosse dotata di vita propria, nell’esatto istante in cui socchiudiamo gli occhi veniamo folgorati dalla luce della verità rivelata: noi comuni mortali, infaticabili lavoratori d’inverno, non possiamo più andare in vacanza!
E allora inizia a ronzarci in testa una sola e unica domanda:
Ma quand’è che le nostre vacanze si sono trasformate in un vero e proprio incubo?
Eppure figure politiche autorevoli, in questi mesi estivi non hanno fatto altro che sostenere, con la loro solita spudoratezza, che le ferie sono un diritto di tutti, sancito dall’articolo 36 della nostra Costituzione.
Un diritto umano che si dovrebbe considerare fondamentale in quanto riconosce che ogni individuo ha il diritto a un adeguato equilibrio tra lavoro e vita personale
Per questo le vacanze sono nostre e niente e nessuno deve togliercele!
Questo lo so io e lo sapete voi, mentre sembra proprio che i nostri smemorati uomini di governo se ne siano dimenticati mentre si sollazzano indolenti sotto il sole d’estate sui ponti dei loro lussuosi yacht.

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