Torna il Maranzano World Fest
Dal 30 giugno al 2 luglio torna a Catania, nel Palazzo della Cultura (Palazzo Platamone), il Maranzano World Fest, l’evento che ogni anno inaugura l’estate dei festival in Sicilia. Un festival internazionale e locale dedicato agli strumenti traduzione in Sicilia e nel mondo. Il marranzano come metafora per tutto ciò che pur appartenendo al patrimonio musicale nostrano, collega il nostro folklore con altre culture e tradizioni. Il festival favorisce la riscoperta e la valorizzazione delle arti performative (musica, danza e canto) tradizionali promovendo la Sicilia come terra di musica, un luogo al centro del Mediterraneo in cui coltivare la cultura della tolleranza e della collaborazione. Strumenti vetusti diventano il tramite tra culture diverse e distanti, tra le antiche tradizione e le innovative sperimentazioni del mondo moderno.
Cos’è il MWF
Il MWF si tiene a Catania dal 2005 ed è finalizzato alla promozione e alla diffusione del patrimonio immateriale della musica popolare tradizionale siciliana, attraverso l’incontro con altre tradizioni musicali del mondo. In Sicilia il marranzano è un simbolo identitario della cultura musicale tradizionale, eppure questo strumento è conosciuto e utilizzato in tutto il mondo. Il marranzano di entra così metafora di quello scambio interculturale che sottende il festival. MWF è stato fondato e diretto dal musicista ed etnomusicologo Luca Recupero, curato dal MoMu Mondo di Musica, e dal 2015 è prodotto dall’Associazione Musicale Etnea (AME), prestigiosa istituzione musicale fondata a Catania nel 1973. L’Università di Catania è da sempre un partner importante, ospitando negli anni la maggior parte degli eventi del festival nei bellissimi locali del Monastero Benedettino di San Nicola nel centro storico di Catania. Ogni edizione di MWF ha un tema di fondo e comprende una vasta gamma di attività tra cui incontri accademici e seminari, insieme a laboratori pratici e masterclass, strumenti musicali e mostre multimediali, un mercato per strumenti musicali artigianali e naturalmente concerti con grandi artisti locali e nazionali e ospiti internazionali.
Ospiti delle edizioni precedenti
Tra gli artisti ospitati negli anni ricordiamo: Tran Quang Hai (Vietnam/Francia), Aron Szilagyi (Ungheria), Glen Velez (USA), Bijan Chemirani (Iran), Djalu Gurruwiwi (Australia), Nadishana (Russia/Germania ), Leo Tadagawa (Giappone), Lucy Wright (Inghilterra), Neptune Chapotin (USA/Goa), Nico Trompe (Cile), Karim Alishahi (Iran), Said Benmsafer (Marocco), Jali Diabate, Ady Thioune, Mbar Ndiaye, Abdou Diop (Senegal), Rupa Kansa Banik (India), Ivan Alexeev, Spiridon Shishigin, Kim Borisov (Repubblica di Sakha, Russia), Gorken Sen (Turchia), Sainkho Namtchylak (Tuva, Russia), Wang Li (Cina), Makovyia (Ucraina) ), Lo Còr de La Plana (Francia), Oumou Sangarè (Mali), Tapa Sudana (Bali), Neney Santos (Brasile), Kalbeliya Gypsyes of Rajasthan (India), Romarabeat (Italia/Romania/Maghreb),insieme ad artisti provenienti da diverse regioni d’Italia come Actores Alidos, Andrea Pisu, Paolo Angeli (Sardegna), Canzoniere Grecanico Salentino, Zimbarìa (Puglia), Damadakà, Eugenio Bennato, (Campania), e molti importanti e rinomati musicisti e gruppi folk siciliani tra cui Fabio Tricomi, Roberto Bolelli, Sostene Puglisi, Maura Guerrera, Giancarlo Parisi, Lassatilabballari, Ipercussonici, Matilde Politi, Simona Di Gregorio, Etta Scollo, Alfio Antico, Rita Botto, Mario Incudine, Eleonora Bordonaro, i Casentuli, i Lautari.Matilde Politi, Simona Di Gregorio, Etta Scollo, Alfio Antico, Rita Botto, Mario Incudine, Eleonora Bordonaro, i Casentuli, i Lautari.Matilde Politi, Simona Di Gregorio, Etta Scollo, Alfio Antico, Rita Botto, Mario Incudine, Eleonora Bordonaro, i Casentuli, i Lautari.
L’edizione 2023
Tra i fili conduttori dell’edizione 2023 ci sarà la storia della produzione liutaria Catanese, come spunto per una edizione dedicata ai cordofoni che spazia comunque tra almeno 3 continenti diversi.La XIV edizione, infatti, parte dalla storia, gloriosa ma pressoché sconosciuta, della liuteria tradizionale catanese, per intrecciare nuovamente un flusso di intangibili legami che possono collegare Catania e la Sicilia con il resto del mondo, con la complicità di straordinari strumenti musicali “pizzicati”. Una edizione che parte dalla storia, gloriosa ma pressoché sconosciuta, della liuteria tradizionale catanese, per intrecciare nuovamente un flusso di intangibili legami che possono collegare Catania e la Sicilia con il resto del mondo, con la complicità di straordinari strumenti musicali “pizzicati”.La mostra “Catania Liutaia”, inaugurata il 1° giugno all’Università di Catania, nel cuore del centro storico etneo, ci permetterà di immergerci nella storia quasi dimenticata della liuteria catanese, grazie ad una esposizione di pregiati strumenti ma anche di immagini, cataloghi documenti, e con la ricostruzione di una bottega artigiana che ospiterà, come PRELUDIO del festival, incontri con liutai e musicisti tradizionali. I concerti e i laboratori in programma dal 30 giugno al 2 luglio al Palazzo della Cultura, permetteranno di inserire questa storia nel contesto più ampio dei liuti a pizzico nel Mediterraneo e oltre, grazie al confronto con strumenti come l’oud arabo, il tar e il setar del Medio Oriente, la kora e il kamele ‘ngoni dell’Africa Occidentale, senza dimenticare le tradizioni chitarristiche di altre regioni italiane e del mondo, come la chitarra battente calabrese e il violão brasiliano. L’incontro con culture musicali di altri popoli ci permetterà di riscoprire in una nuova luce anche le nostre tradizioni legate a chitarra, mandola e mandolino, che un tempo partivano a migliaia da Catania per raggiungere tutto il resto del mondo. Tra tamburi battenti alla chitarra a cornice, dal Maranzano suonato con la looper ai canti popolari siciliani, si potrà assistere a mostre, conferenze, laboratori didattici, proiezioni e concerti in un ricco cartellone di eventi.
Programma, ospiti e date
30 giugno, Corde dal mondo: I Casentuli (Sicilia), Jali Diabate & Dario Chillemi (Senegal/Sicilia), Francesco Loccisano e Andrea Piccioni (Calabria/Lazio), Roberto Taufic (Honduras/Brasile), Manola Micalizzi & Banda Maluca feat. Sambazita (Sicilia); Special Guest: Mario Venuti (Sicilia).
1 luglio, Donna, Musica, Libertà: Spartenza – Maura Guerrera e Malik Ziad (Italia/Algeria), Perija(Macedonia del Nord), Oumou Sangare (Mali).
2 luglio Marranzanite: Fabio Tricomi (Sicilia), Faisal Taher (Palestina), Byon Kay (Giappone), Zoord (Ungheria).
Il MWF gode del sostegno di Europa Creativa grazie al progetto TREMOLO_forte della collaborazione di un network europeo con partner in Ungheria, Serbia, Francia e Belgio. Per la prima volta il festival, nel 2023, sarà gemellato con la Giornata Mondiale del Rifugiato grazie alla collaborazione del Consorzio Il Nodo.