La parola fa uguali: Don Milani e la “sua” scuola
In un suggestivo scorcio del comune di Ispica, nella provincia di Ragusa, nei pressi di Piazza II Ottobre, un pubblico attento e motivato ha occupato tutti i posti a sedere della sala dell’ex Chiesa della Sciabica intitolata al Maestro Francesco Iozzia, e persino in piedi, all’ingresso e in fondo alla sala, ha seguito l’iniziativa intrapresa dalla Caritas parrocchiale finalizzata a rivalutare la figura di Don Milani e le iniziative del cantiere educativo “Volere Volare”. Il Priore di Barbiana è stato ricordato con la magistrale relazione del Prof. Sergio Tanzarella, Ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, nonché profondo conoscitore di Don Milani. Dopo i saluti iniziali, il moderatore, Prof. Giovanni Peligra, ha presentato il relatore e gli ospiti del convegno “La parola fa uguali. Don Milani e la “sua” scuola”, nonché coordinato gli interventi del Sindaco On. Innocenzo Leontini, del Direttore della Caritas della Diocesi di Noto, Fabio Summito e dei Dirigenti Scolastici Prof.ssa Elisa Faraci e Prof. Alberto Moltisanti, rispettivamente degli Istituti Padre Pio da Pietralcina e Leonardo Da Vinci del comune di Ispica. Conclusi gli interventi propedeutici il Prof. Tanzarella ha iniziato a relazionare sulla figura di Don Milani, mentre su uno schermo venivano trasmesse scritte e immagini inerenti agli argomenti trattati. Il relatore ripercorrendo la storia del Priore che da San Donato a Calenzano venne isolato a Sant’Andrea di Barbiana, una chiesetta di montagna, ha fatto emergere l’attualità del pensiero di un sacerdote che si rese conto che la comprensione delle parole rende uguali, permette di elaborare un pensiero critico e fornisce gli strumenti per evitare lo sfruttamento. Non sono mancati nella relazione del Prof. Tanzarella alcune note critiche nei confronti del sistema scolastico italiano, mettendo in discussione la validità delle prove INVALSI, ricordando le maggiori opportunità che vengono offerte agli studenti del Nord Italia. Il relatore, accennando anche a delle esperienze vissute in alcune scuole in cui ha comunicato con alunni e insegnanti, ha commentato le lettere scritte da Don Milani e ha affermato che nella scuola si parla della prima guerra mondiale senza riuscire a interiorizzare adeguatamente la tragicità di quel periodo e, mettendo in evidenza il prezioso lavoro di un insegnante all’interno della sua aula, ha avanzato la proposta di leggere e commentare agli alunni le lettere di Don Milani indirizzate ai giudici e ai cappellani militari, piuttosto che gli scritti di D’annunzio.
“L’intervento del Prof. Sergio Tanzarella -afferma Fabio Summito, Direttore della Caritas della Diocesi di Noto- è stato molto importante, perché ha aperto tanti squarci e spunti di riflessioni. L’incontro che abbiamo proposto -continua- non è stato soltanto un momento celebrativo in cui si è voluto raccontare dal punto di vista intellettuale chi è stato Don Lorenzo Milani, ma la bellezza sta nel fatto che si parla alla vita, si parla alla carne, si parla anche alla Chiesa. È stata l’occasione- conclude- per interrogarci su quale Chiesa vogliamo, sulla posizione che prendiamo nel mondo, se ci lasciamo scomodare dal povero o se invece preferiamo rimanere nelle nostre confort-zone, quindi siamo stati stimolati a delle scelte e a delle prese di posizione forti contro le ingiustizie che ci sono ancora oggi nelle nostre città”.
Alla relazione del Prof. Tanzarella sono seguiti diversi interventi di alcuni insegnanti presenti tra il pubblico, nei quali si sono espressi le congratulazioni e i ringraziamenti nei confronti del relatore e spesso sono state ribadite alcune criticità inerenti alle prove INVALSI. È stata altresì ricordata la teoria della scrittrice Prof.ssa Matrocola relativa al presunto danno causato dal donmilanismo e dal rodarismo, ma anche il bisogno di interventi economici a vantaggio della scuola italiana, facendo notare che il risparmio dovuto alla decisione di un mancato investimento nell’istruzione comporterà maggiori spese a causa dei fenomeni della dispersione scolastica o addirittura dell’abbandono della scuola che favoriscono la criminalità e la formazione di una società insensibile, poco istruita e incompetente.
La seconda parte dell’incontro prevedeva la presentazione del cantiere educativo che opera a Ispica da qualche anno a questa parte e della conseguenziale pubblicazione del libro “Volere Volare”. Dopo le asaurienti risposte del Prof. Tanzarella agli insegnanti, il quale ha espresso chiaramente il suo disaccordo con la Prof.ssa Matrocola, Don Manlio Savarino, parroco della Basilica Santissima Annunziata, ha presentato il progetto relativo al cantiere educativo “Volere Volare , nonché il relativo del libro pubblicato anche grazie al congruo contributo offerto dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa.
“L’iniziativa del cantiere educativo intrapresa a Ispica nel 2021, durante l’emergenza Covid- afferma il Direttore della Diocesi di Noto- ha una rilevanza importante per la comunità di Ispica e per tutta la Diocesi. La figura di Don Lorenzo Milani-continua- che abbiamo celebrato attraverso l’intervento del Prof. Tanzarella dà un significato assolutamente ancora più profondo di questa esperienza, quindi il cantiere educativo non è soltanto un’esperienza di un doposcuola, ma è un luogo, uno spazio, un dispositivo utile a creare e fare germinare le condizioni migliori per la crescita dei piccoli con l’attenzione degli adulti che si prendono cura di loro. Il cantiere educativo-conclude- riprende l’idea di “I care” di Don Milani, in contrasto con il motto fascista “Me ne frego”.
I lavori si sono conclusi con l’intervento di una volontaria del cantiere educativo, la quale ha condiviso con il pubblico le utili e interessanti iniziative intraprese con i bambini.