“I Mafiusi” di Francesca Ferro
Rappresentare la mafia sul palcoscenico tornando indietro nel tempo, quando ancora il fenomeno mafioso era poco conosciuto, nella Palermo delle grandi prigioni. A riadattare la commedia “I mafiusi de la Vicaria” scritta nel 1863 in lingua siciliana da Giuseppe Rizzotto, attore teatrale e commediografo palermitano, la regista Francesca Ferro, che nella sua commedia “I Mafiusi” porta in scena uno spaccato della realtà mafiosa di 150 anni fa.
La commedia, al teatro Angelo Musco da giovedì 27 aprile, avrà come protagonista Rosario Minardi con Francesco Maria Attardi, Mario Opinato, Adriana Aiello, Pasquale Platania, Fabio Costanzo, Alfio Belfiore, Francesco Macaluso e con Salvo Saitta ed è prodotta dall’associazione culturale ABC.
“I mafiusi de la Vicaria” è un testo purtroppo sempre attuale, che evidenzia l’intreccio della mafia con le istituzioni. La messa in scena fu la prima denuncia al grande pubblico della mentalità mafiosa nella sua accezione negativa. Fino a quel momento – spiega Francesca Ferro – la mafia era considerata come qualcosa di positivo. Il mafioso dava alla gente quelle risposte che le istituzioni non riuscivano a dare, era una sorta un Robin Hood con un fascino particolare. Un fascino che purtroppo ancora oggi, in alcuni casi, continua ad essere esercitato. Anche nelle opere moderne – continua la regista – c’è sempre il rischio di rendere i personaggi mafiosi un po’ troppo accattivanti, quasi positivi. In questo caso, nella mia messa in scena ho cercato invece di sottolineare la crudezza, il lato oscuro di un mondo che già dall’Ottocento si stava trasformando, assumendo dinamiche terrificanti, violente, di prevaricazione. Ho voluto sottolineare ancora di più quello che Rizzotto aveva scritto. Anche il finale non lascia spazio a dubbi interpretativi”.
A 150 anni di distanza dalla stesura della commedia di Rizzotto, pur essendo cambiate le abitudini e i costumi, il linguaggio è rimasto immutato, con i gesti che si reiterano di generazione in generazione, che altro non sono che frasi in codice. E’ un linguaggio strano quello della mafia, “anche pronto ad adattarsi alla società che cambia – conclude Francesca Ferro – una forma di comunicazione che è bene imparare a conoscere per saper scegliere da che parte stare”.
Nove le repliche in programma: giovedì 27 aprile (ore 19), venerdì 28 aprile (ore 21), sabato 29 aprile (ore 17, 30 e ore 21), domenica 30 aprile (ore 18) e poi venerdì 5 maggio (ore 21), sabato 6 maggio (ore 17,30 e ore 21), domenica 7 maggio (ore 18).
Per informazioni sullo spettacolo: tel. 095 538188 – 333 7781632 – 345 3993368. Orario botteghino presso Teatro ABC: da martedì a sabato 16:00/20:00, giovedì anche 10:00/13:00. Costo del biglietto: 20 euro. Biglietti online su www.ilteatro.botteghinoweb.com.