Cronaca

Lutto nel mondo del giornalismo: è morto Gianni Minà

Il celebre giornalista televisivo Gianni Minà ci lascia all’età di 84 anni dopo una breve malattia cardiaca, l’annuncio della sua morte è stato dato dalla famiglia sui social. “Mi hanno sempre attratto persone capaci di andare controcorrente, anche a costo dell’isolamento, della solitudine. Persone capaci di raccontare storie, di mostrare visioni altre. E inevitabilmente hanno acceso la mia curiosità, perché, come diceva il mio amico Eduardo Galeano, capace di raccontare la storia dell’America Latina attraverso racconti ironici e apparentemente non importanti, fatti di cronaca, ‘il cammino si fa andando’, non sai mai dove queste storie ti possano portare. È il bello della vita, tutto sommato” – così raccontava il grande giornalista Gianni Minà amico di grandi personaggi dello spettacolo e non solo, lo ricordiamo per le memorabili interviste alle leggende dello sport, a Fidel Castro, i Beatles e Gabriel Garcia Marquez. L’amicizia con Troisi e Diego Armando Maradona.
Era un uomo che non seguiva nessun copione, la carriera da giornalista inizia nel 1959 a «Tuttosport», mentre l’anno successivo debuttò in Rai collaborando alla realizzazione dei servizi sportivi sui Giochi Olimpici di Roma (1960). Approdato a «Sprint», rotocalco sportivo diretto da Maurizio Barendson, a partire dal 1965 si occupò di documentari e inchieste per numerosi programmi, tra cui «Tv7», «AZ, un fatto come e perché», «Dribbling», «Odeon. Tutto quanto fa spettacolo» e «Gulliver». Con Renzo Arbore e Maurizio Barendson fondò «L’altra domenica», e nel 1976 venne assunto al «Tg2» diretto da Andrea Barbato. Nel 1981 vinse il «Premio Saint Vincent» in qualità di miglior giornalista televisivo dell’anno. Dopo aver collaborato con Giovanni Minoli a «Mixer», debuttò come conduttore di «Blitz», programma di Raidue di cui fu anche autore, accogliendo ospiti come Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Jane Fonda, Enzo Ferrari e Gabriel Garcia Marquez. Nel 1987 Minà diventa famoso in tutto il mondo per un’intervista di sedici ore con Fidel Castro, il presidente cubano, per un documentario da cui viene tratto un libro: il reportage intitolato Fidel racconta il Che. Moltissimi sono i messaggi di cordoglio arrivati sui social per ricordare il noto giornalista soprattutto nel mondo della politica, per Giuseppe Conte, presidente del M5S, il celebre giornalista è stato «un gigante che ha avuto il coraggio e la tenacia di raccontare sogni e asperità dell’America Latina, dei “dannati della Terra”, sempre al fianco degli ultimi e pronto a dargli voce». «Indiscutibilmente tra i migliori nel suo campo» il commento del presidente del Senato Ignazio La Russa, mentre per il ministro della Difesa Guido Crosetto Minà ha rappresentato «un riferimento della cultura e del giornalismo italiano». «Un grande giornalista italiano che ha saputo raccontare lo sport, e non solo, con grande passione e amore» il ricordo di Daniela Santanchè, ministro del Turismo.

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