Elio Chiarenza e le sue Piante di Pezza
Non c’è rosa senza spine, ma in Sicilia, di contro, nascono variopinti ed originali fichi d’India senza spine, quelli di stoffa prodotti dal dottor Elio Chiarenza, recanti il marchio “Piante di Pezza”, divenuti oramai celebri a livello nazionale e internazionale. Parliamo di un’idea che si è trasformata in oggetto d’arredamento unico nel suo genere, realizzato totalmente a mano, con la perizia dei vecchi artigiani e con una grande dose di gusto e spirito creativo. Chiediamo all’inventore di raccontarci la storia che ha permesso la creazione di un prodotto innovativo e nello stesso tempo tradizionale e il segreto di questo successo.
Ciao Elio, hai scelto come oggetto della tua arte il fico d’India, pianta legata indissolubilmente alla terra in cui sei nato. Ci vuoi raccontare perché e come è nata questa avventura?
La mia avventura inizia tanti anni fa quando in seguito alla mia passione per le piante grasse ed in special modo quelle del genere Opuntia (ne ho più di 20 varietà). Ho pensato di crearne una per il mio ambulatorio e così mi sono messo all’opera usando delle stoffe recuperate a casa. Da questa idea, ho proseguito con altre varietà di stoffe colorate abbinate in maniera diversa, cimentandomi anche con dimensioni diverse. Così facendo, i fichi d’india di pezza sono stati notati, apprezzati e richiesti, in primo luogo da amici e conoscenti che sono stati i miei primi veri “estimatori” ed arrivare ben presto ad una clientela molto più ampia.
Ci vuole tanta cura per realizzare queste piccole opere d’arte: tu sei partito da solo, ma continui da solo?
Sono opere artigianali abbastanza laboriose da realizzare e per ogni pianta ci vogliono diversi giorni di lavoro; le prime le riempivo con della gomma piuma, sempre a più alta densità, poi nel corso degli anni ho modificato la tecnica passando alla schiuma sintetica. Mi avvalgo del lavoro di sarte professioniste che cuciono i tessuti, ma anche di alcune care amiche che mi danno una mano e che ringrazio di cuore.
Si sente dire spesso che la Sicilia non premi le buone idee e le innovazioni. Le tue produzioni sembrano andare in controtendenza, come mai? Bastano le idee, o bisogna saperle vendere in modo giusto?
Ho partecipato a diverse fiere ed eventi che mi hanno dato visibilità ed ho riscosso successo, sia in Italia, sia all’estero, ma devo dire che al giorno d’oggi anche i social aiutano moltissimo a diffondere le idee di mercato, a patto però che esse siano di alto livello ed originali!
Quale futuro immagini per “Piante di Pezza”? Altre idee e altri progetti?
Ci sono ancora molti mercati da conquistare: non sono ancora presente in oriente e in tanti altri paesi del mondo. Al momento mi piace continuare proponendo le stesse forme e lo stesso soggetto, giocando però con tessuti sempre diversi e abbinamenti nuovi.
Grazie mille Elio, ti ringraziamo augurando al tuo “Orto di stoffa” di crescere sempre di più attraverso la cura delle tue mani e la tua creatività originale!