Giudice Livatino: la sua reliquia arriva in Sicilia
Dalla prima solenne Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris, il beato martire della lotta alla mafia, l’iniziativa voluta e programmata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma e organizzata dal Comitato Peregrinatio Beati Rosarii Livatino presieduto dal Primicerio dell’Arciconfraternita, il 27 e 28 gennaio la reliquia del giudice Rosario Livatino (la camicia che indossava impregnata del suo sangue) giungerà in Sicilia.
Rosario Livatino, magistrato e credente, che soleva ripetere: “Quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti ma credibili”, fu assassinato nel 1990 ed è venerato come beato e martire dalla Chiesa Cattolica.
Contestualmente a questa frase, Mons. Renna, che si è dimostrato entusiasta per l’iniziativa, ha così commentato: “È importante pensare ai martiri del nostro tempo poiché non sempre la testimonianza cristiana riguarda il passato, e se prima si moriva perché semplicemente si era cristiani, oggi si viene emarginati o addirittura uccisi perché si vuole essere cristiani”.
A promuovere l’iniziativa l’Ispettoria dei Salesiani di Sicilia in collaborazione con l’arcidiocesi di Catania e Rete Salesiani per il Sociale APS.
L’arcivescovo Luigi Renna ha accolto favorevolmente la proposta del superiore provinciale dei salesiani l’ispettore don Giovanni D’Andrea, coinvolgendo la Pastorale giovanile diocesana, che affiancherà quella salesiana e il Movimento Giovanile Salesiano.
Due giornate ricche di eventi che culmineranno sabato alle ore 15.30, con la Festa degli Oratori dell’Arcidiocesi di Catania. Nell’occasione, Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania, affiderà tutti gli Oratori della Diocesi a Maria Ausiliatrice, a Don Bosco ed al Beato Rosario Livatino. Alla festa, destinata a tutti gli animatori ed educatori dai 16 ai 30 anni, parteciperà anche don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia.
“Le reliquie verranno accolte nei giorni dedicati al triduo in preparazione alla solennità di San Giovanni Bosco, fondatore dei salesiani, gli stessi giorni che precedono la grande festa della patrona di Catania, S. Agata”- ha spiegato D’Andrea .